Il diario del 2022: i momenti chiave dell’anno dei videogiochi, mese per mese

Cos'è successo nel 2022 nel mondo dei videogiochi? Vediamo il nostro diario, che riepiloga mese per mese i fatti più importanti.

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a cura di Stefania Sperandio

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La fine dell'anno è da sempre tempo di bilanci e, per riuscire a farli correttamente, è importante guardarsi indietro ricordando quello che è successo in questo 2022. Così, come facemmo lo scorso anno, abbiamo deciso di realizzare il diario del 2022 dei videogiochi, in cui ripercorriamo mese per mese gli eventi più importanti che hanno scandito l'incedere dell'industria.

Le novità sono state tante: dalle acquisizioni effettive o in corso alle uscite di videogiochi che hanno fatto segnare record di premi o di vendite, passando per annunci già molto attesi e per un problema, quello delle scorte delle nuove console, ancora non del tutto sopito.

Ripercorriamo ogni cosa nel nostro diario, perché sono tutti motivi per cui i videogiocatori ricorderanno il 2022.

Il diario del 2022 nei videogiochi: i fatti dell'anno

Gennaio: l'acquisizione di Activision Blizzard e quella di Bungie

Il 2022 si è aperto proseguendo sulla scia delle grandi acquisizioni viste l'anno precedente: Microsoft ha comunicato di aver trovato l'accordo per l'acquisizione del gigante Activision Blizzard sulla base di $69 miliardi – una cifra imponente che segnerebbe un record. L'acquisto dovrà essere poi finalizzato con tutte le procedure del caso e sappiamo che, anche in virtù dell'intervento della FTC, attende ancora la formalizzazione definitiva.

Nel frattempo, nello stesso mese Sony Interactive Entertainment ha confermato di aver raggiunto l'accordo per l'acquisizione di Bungie per la cifra di $3,6 miliardi. Il team, tra gli altri, è autore della saga Destiny – che, assicura Sony, rimarrà però multipiattaforma.

Gennaio è anche il mese dei giochi rinfrescati da PlayStation su nuove piattaforme: God of War sbarca su PC, mentre Uncharted: Legacy of Thieves esordisce su PS5. In mezzo a tutto questo, a farsi notare è Leggende Pokémon Arceus, che riscuote i favori della nostra recensione.

  • Gioco del mese: Leggende Pokémon Arceus


Febbraio: uscite di top dell'anno a profusione

Febbraio è stato un mese così fitto di uscite, che hanno incluso anche alcuni tra i migliori videogiochi in assoluto del 2022, che è spaventoso riguardare al suo calendario. Il mese è cominciato l'8 febbraio con Sifu (per chi ama il genere, il 4 febbraio ci fu anche Dying Light 2), è andato avanti il 15 febbraio con la versione next-gen di Cyberpunk 2077, il 18 febbraio con lo splendido Horizon: Forbidden West (lo trovate su Amazon a un ottimo prezzo), il 24 febbraio con l'interessantissimo Martha is Dead.

Infine, il 25 febbraio è stata la volta di Elden Ring, che da quel momento in poi ha letteralmente monopolizzato la conversazione videoludica del resto dell'anno, diventando unità di misura per il GOTY e portando a casa i due premi più importanti ai The Game Awards (Gioco dell'Anno e Miglior Direction). Un'opera magna per FromSoftware, che nel passaggio all'open world non perde la sua magia.

Nello stesso giorno debutta anche Grid Legends, nuova scorribanda ad alta velocità firmata Electronic Arts. E, da non dimenticare, il mese è anche quello del lancio ufficiale di Steam Deck, il computer portatile che somiglia a una console che farà parlare parecchio di sé per tutto il resto del 2022.

  • Gioco del mese: Elden Ring


Marzo: l'E3 era un bravo ragazzo, salutava sempre

Anche marzo, dal punto di vista delle uscite, non ha scherzato: abbiamo visto arrivare in una breve raffica giochi estremamente riusciti come Triangle Strategy e il delizioso Tunic, giochi di grande interesse come Gran Turismo 7 e anche cocenti passi falsi come Babylon's Fall. Il mese fu anche quello del lancio di Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin e delle sue curiose esagerazioni, dell'azione sopra le righe di Tiny Tina's Wonderlands e degli affascinanti Ghostwire TokyoKirby e la Terra Perduta.

Sommate questi nomi a quelli di febbraio (e stiamo citando solo i principali, tra cui dovrebbe figurare anche Syberia: The World Before) per rendervi conto che nel giro di un mese l'industria dei videogiochi ha cercato di recuperare tutte le uscite slittate e saltate in aria per via della pandemia, con un tempismo che permettesse alle compagnie giapponesi di farle entrare nell'anno fiscale in chiusura. Una mossa non sempre saggia per le vendite del day-one, come sappiamo.

Nel frattempo, anche le grandi manovre proseguono: Sony si muove per acquisire Haven Studio, il team di Jade Raymond dopo l'addio a Google Stadia. Sappiamo che l'acquisizione verrà poi formalizzata e che la dirigente, nella sua nuova realtà, non ebbe esattamente parole al miele per il suo passato in Google.

È sempre in coda a questo mese che l'ESA conferma che non ci sarà nessun E3 2022 a giugno, né digitale né di persona. Ed è sempre in questo mese che viene confermato il nuovo PlayStation Plus strutturato su tre livelli, che sarà lanciato poi nell'estate.

  • Gioco del mese: Triangle Strategy


Aprile: improvvisamente, rallentare

Dopo un periodo di febbraio-marzo come quello appena visto, nessuno si è sorpreso troppo quando aprile è stato praticamente un mese di nulla mischiato con niente, seppur con qualche uscita di rilievo da appuntare.

Abbiamo visto, ad esempio, il debutto di LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker, il ritorno di Chrono Cross e il lancio di Nintendo Switch Sports – ma il peso specifico, va da sé, non raggiunge affatto quello dei mesi precedenti.

È ad aprile, comunque, che Crystal Dynamics (prossima a ben altre notizie, lo vedremo) conferma di essere al lavoro su un nuovo Tomb Raider con Unreal Engine 5.

Questo è stato anche il mese in cui abbiamo messo le mani per la prima volta su The A500 Mini, console per nostalgici che punta dritta al loro cuore, ed è quello del debutto della stramba Playdate, la simpatica console a manovella.

  • Gioco del mese: LEGO Star Wars: La Saga degli Skywalker


Maggio: addio FIFA, arriva EA Sports FC

Maggio è un mese di grandi manovre. Prima di tutto, perché dopo che la notizia era nell'aria da un po', Electronic Arts ufficializza che FIFA 23 (lo trovate su Amazon) sarà il suo ultimo FIFA, perché dopo quasi trent'anni termina l'idillio con la federazione calcistica e dal prossimo anno ci sarà EA Sports FC. Quanto alla FIFA, dovrà decidere autonomamente a chi altri affidare i suoi videogame e su quali piattaforme.

Il mese però è anche quello della notizia che non ti aspetti: dopo aver ritenuto sotto le aspettative le performance dei suoi franchise occidentali, il gigante Square Enix svende Crystal DynamicsEidos MontrealSquare Enix Montreal con tutte le loro IP – come Tomb RaiderDeus ExThief e Legacy of Kain – al colosso Embracer Group. L'acquisto sarà formalizzato ad agosto, per la cifra di $300 milioni complessivi. Lara Croft e Adam Jensen passano così di mano, con Square intenzionata a concentrarsi sulle sue produzioni orientali.

Nel frattempo, le uscite continuano a procedere senza troppi botti: arrivano giochi come Dolmen, come Trek to Yomi e Salt and Sacrifice. Ci sono produzioni positive ma nessuna che spicchi come un'eccellenza sulle altre. Il 2022 imbocca la via dell'equilibrio discreto, mentre in Italia è il delirio per la questione delle sale LAN.

  • Gioco del mese:  Salt and Sacrifice


Giugno: un'altra estate senza E3

Dopo averlo preannunciato pochi mesi prima, l'ESA ci fa vivere un altro anno senza E3. E, a questo punto, il carrozzone della tradizionale fiera sembra veramente fuori dal tempo. Ne approfitta subito Geoff Keighley, che fa tornare la sua Summer Game Fest con tanti eventi disseminati lungo l'estate e una conferenza principale a cui però leakano davvero di tutto – compreso l'annuncio sul finale di The Last of Us - Part I, pubblicato anzitempo per sbaglio perfino da Sony stessa.

Nel frattempo, nell'appuntamento con Xbox scopriamo che Hideo Kojima sta collaborando con Microsoft – è la prima volta, per il game director – a un progetto misterioso reso possibile dalle tecnologie della compagnia di Redmond. Per il 25esimo anniversario di Final Fantasy VII, poi, Square Enix conferma i futuri piani in tema, da Rebirth al ritorno di Crisis Core. Ormai, Final Fantasy VII è un franchise-nel-franchise.

È un mese di transizione, con alcune uscite interessanti: da Mario Strikers al debutto mobile di Diablo Immortal, passando per TMNT: Shredder's Revenge e per Fire Emblem Warriors: Three Hopes – l'anno mette un po' di carburante ma senza la convinzione dei primi mesi. E Sony, intanto, lancia anche in Italia il nuovo PlayStation Plus.

  • Gioco del mese: Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge


Luglio: il mese felino e il ritorno di Xenoblade

La calma continua a regnare piuttosto sovrana, nel mondo dei videogiochi, anche nel mese di luglio. Mentre le nuove console continuano a essere difficili da trovare, per promuovere il nuovo PlayStation Plus ecco che Sony propone praticamente un unicum: un gioco incluso dal day-one. Quel gioco è Stray e sappiamo che farà parlare di sé per i mesi a venire, grazie alla sua atmosfera e a un simpatico protagonista gatto che colpirà dritto nel cuore gli appassionati.

Il mese è anche quello di As Dusk Falls, l'avventura narrativa di casa Xbox, ed è quello di Xenoblade Chronicles 3 – senza timore di smentita, una delle migliori uscite di questo 2022.

A luglio assistiamo anche a un nuovo showcase annuale del publisher Annapurna Interactive, che dopo il successo di Stray alza il velo su diverse altre produzioni in cantiere da tenere d'occhio.

  • Gioco del mese: Xenoblade Chronicles 3


Agosto: PS5 aumenta il suo prezzo

Mentre già di per sé la console non si trova, con la crisi economica e il contesto globale Sony decide di aumentare il prezzo di listino di PS5, quasi due anni dopo la sua uscita, in alcuni mercati. L'Europa, e quindi l'Italia, fanno parte di quelli colpiti da questa manovra, che porta la Standard da 499 euro a 549 euro e la Digital da 399 a 449 euro. La community non reagisce troppo entusiasticamente alla cosa, mentre Xbox e Nintendo si affrettano a dire di non avere, per ora, in piano aumenti dei prezzi dei loro hardware.

Nel mese di agosto, Embracer Group firma le carte definitive per le sue acquisizioni da Square Enix e, dato che avanzava un po' di liquidità, si porta a casa anche Tripwire InteractiveLimited Run Games. Non solo: ottiene anche la licenza per realizzare prodotti dedicati al mondo della Terra di Mezzo.

La Gamescom si tiene a Colonia, ma come ormai sta diventando consuetudine per le grandi fiere di settore – con una comunicazione sempre più frammentata nel corso dell'anno, per evitare accavallamenti che non vanno d'accordo con il tentativo di far diventare virale il proprio annuncio – a livello di grandi novità non importa più di tanto a nessuno. Le maggiori si concentrano nella Opening Night Live di Geoff Keighley, dove vediamo in azione Dead Island 2 e scopriamo la data di lancio imminente di Return to Monkey Island. La affianca anche il Future Games Show in formato Gamescom, con tantissimi giochi che si vedono pochissimo, come al solito.

Agosto è poi il mese del debutto sottotono di Saints Row e di quello dell'ambizioso Thymesia. Con loro, arriva sul mercato l'interessante Two Point CampusMarvel's Spider-Man sbarca finalmente su PC ed esordisce anche il delizioso e demoniaco Cult of the Lamb.

  • Gioco del mese: Cult of the Lamb


Settembre: Stadia chi?

Dopo aver, solo poche settimane prima, rassicurato tutti a mezzo social, Google fa Google – ossia, purtroppo, l'opposto di quanto di solito assicura – e conferma l'intenzione di chiudere Google Stadia. La piattaforma, lanciata nel 2019, aveva già abbandonato l'idea di giochi first-party, facendo da supporto per le terze parti, ma anche quel tipo di supporto terminerà a gennaio 2023. È un grande flop per chi aveva creduto nell'idea del gigante di Mountain View che, seppur arrivato in anticipo sui tempi rispetto al cloud gaming, non è mai riuscito a convincere pienamente con la sua proposta ludica, passando dalla comunicazione quasi sfrontata dagli esordi a degli Stadia Connect timidi, fino al silenzio dell'ultimo periodo.

È sempre settembre quando c'è un enorme leak di video dal prossimo GTA, presumibilmente GTA 6, che vengono confermati anche dal giornalista Jason Schreier. I materiali vengono rimossi dal web e sarebbero stati ottenuti con una clamorosa falla di sicurezza di Rockstar Games.

Nello stesso mese, Ubisoft svela i piani futuri per Assassin's Creed, tra cui il ritorno alle origini con Assassin's Creed Mirage e un nuovo episodio principale ambientato nel Giappone Feudale.

Nel frattempo, i videogiocatori mettono le mani su Return to Monkey Island, apprezzato ritorno della saga di avventure di Ron Gilbert, e su The Last of Us - Part I.  Nintendo lancia l'ambizioso Splatoon 3 – trovate anche la nostra enciclopedia del gioco, a proposito – ed esordisce, tra gli altri, anche Valkyrie Elysium. Infine, si chiude l'idillio tra Electronic Arts e la FIFA, con la pubblicazione di FIFA 23.

A settembre, Logitech svela la sua Logitech G Cloud, console pensate per giocare in cloud con servizi come Game Pass, che però non è ancora disponibile in Italia.

  • Gioco del mese: The Last of Us - Part I


Ottobre: bentornato, Silent Hill

Il mese di ottobre è quello in cui, dopo tantissimo parlare, il ritorno della saga di Silent Hill diventa ufficiale, con lo streaming Silent Hill Transmission dove vengono confermati progetti completamente inediti e un remake di Silent Hill 2. Ci sono anche piani cross-mediali, come un nuovo film, che sembrano far sperare bene per il futuro videoludico di Konami.

Nel corso del mese, Sony conferma anche che il suo Dualsense Edge esordirà a gennaio, a un prezzo non esattamente per tutti i palati. Nello stesso mese, vengono confermati i lavori in corso su un remake del primo The Witcher, per cui però ci sarà da aspettare. Ci sono in realtà tante altre novità sugli Strighi, con CD Projekt che conferma l'arrivo di una futura nuova trilogia.

Nel frattempo, le uscite dell'anno ricominciano a scuotersi un po': assistiamo al debutto di Scorn, a quello di A Plague Tale: Requiem, a quelli di Gotham Knights, di Victoria 3 e di Mario + Rabbids: Sparks of Hope, ma anche di Bayonetta 3. Ci sono anche appuntamenti che non riescono a imporsi come avrebbero voluto – pensiamo a Dragon Ball: The Breakers, ma anche il fatto che Star Ocean: The Divine Force sia passato praticamente in sordina, non riuscendo a riportare la saga ai vecchi fasti.

Sul fronte degli adattamenti, invece, c'è un enorme colpo di scena, perché Henry Cavill non sarà più Geralt nella serie Netflix dedicata a The Witcher, abbandonando così il suo ruolo dopo la Stagione 3. A sostituirlo troveremo Liam Hemsworth. Alla fine del mese, purtroppo, apprendiamo infine della prematura scomparsa di Ryan Karazija: l'artista aveva quarant'anni e, come frontman del progetto Low Roar, ha lasciato un segno indelebile in Death Stranding.

  • Gioco del mese: Bayonetta 3


Novembre: il momento del Ragnarok

Novembre è tradizionalmente un mese di accelerata, per via del Black Friday e dell'arrivo delle festività natalizie: tutti i publisher vogliono avere i loro giochi già pronti in rampa di lancio per quel momento e il 2022 non ha fatto eccezione. Il mese è stato quello dell'atteso God of War: Ragnarok, che non ha deluso le aspettative – ma non solo il suo.

È il mese del debutto dell'interessantissimo Pentiment, che pone i riflettori su come i servizi in abbonamento possano consentire di sperimentare anche con le produzioni first party, non dovendosi poi preoccupare di trovare loro un mercato per l'acquisto singolo da parte dell'utente.

A far parlare di sé è ovviamente anche Pokémon Scarlatto e Violetto: il binomio Pokémon tenta la via dell'open world, riuscendo in modo divertente in alcune cose e fallendo malamente in altre – su tutte, un comparto tecnico davvero difficile da digerire, per quanto migliorato a piccolissimi passi rispetto al nostro primordio approccio con la recensione. Il gioco genera discussioni di ogni tipo tra gli allenatori Pokémon di tutto il mondo, ma segna un record assoluto impressionante con il suo successo commerciale.

Nel frattempo, torna anche il porcospino più famoso dei videogiochi, con Sonic Frontiers che divide il pubblico e la critica tra chi apprezza il suo approccio e chi lo addita per i problemi tecnici e le sue idee. Intanto, il debuttante Marvel Snap diventa un gioco-evento e riscuote un mostruoso successo di pubblico e di incassi.

A novembre apprendiamo della scomparsa dell'amato Kevin Conroy: il doppiatore, che aveva solo sessantasei anni, sarà ricordato il prossimo anno anche da Suicide Squad: Kill the Justice League, dove sarà Batman per un'ultima volta.

  • Gioco del mese: God of War: Ragnarok


Dicembre: tra i The Game Awards e la FTC

Dicembre è un mese movimentato. Lo è perché, come sempre, ospita i The Game Awards, che incoronano God of War: Ragnarok con tantissimi premi ma assegnano a Elden Ring il GOTY e la miglior direction. Il palcoscenico di Geoff Keighley è però teatro anche di interessanti presentazioni: c'è il prossimo progetto di Ken Levine, Judas, ad esempio. E c'è il primo teaser trailer di DS2, il nuovo videogioco di Hideo Kojima che si direbbe un seguito non convenzionale per Death Stranding. C'è anche la data di lancio dell'atteso Final Fantasy XVI, che si accomoda a giugno 2023.

Mentre tutto questo succede, la Federal Trade Commission decide di intervenire ufficialmente nell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft, mettendosi di traverso con il dichiarato intento di impedirla, perché non la ritiene salutare per il mercato e l'industria videoludica. La risposta di Microsoft, per quanto composta, sembra preannunciare una battaglia legale tra giganti.

In mezzo a tutto questo, il leggendario John Carmack decide di lasciare Meta (la fu Facebook), mentre la serie HBO di The Last of Us scalda i motori con nuovi trailer che preparano i fan al lancio di gennaio. Dal canto suo, Xbox fa a suo modo un dietrofront e annuncia l'aumento del prezzo dei giochi. Immutato, almeno per il momento, quello delle console.

Sul fronte delle uscite, invece, The Callisto Protocol è il più atteso del mese e genera più di una discussione tra chi sperava in un Dead Space sotto un falso nome, chi è genuinamente soddisfatto da quanto proposto e chi altrettanto genuinamente gelido. Si comporta bene anche Marvel's Midnight Suns, mentre il ritorno di Crisis Core: Final Fantasy VII - Reunion sicuramente scalda il cuore degli amanti della saga di Square Enix.

A completare il pacchetto di dicembre, oltre a Need for Speed: Unbound, anche l'esordio next-gen di The Witcher 3: Wild Hunt e le stramberie di High On Life, dal day-one su Game Pass.

  • Gioco del mese: The Callisto Protocol

Il tema del 2022: cambi di fronte

Ci sono diverse parole chiave, per il 2022 dei videogiochi. La prima è rinvii. Senza stare qui a farne un elenco completo (basti citare The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom oppure Hogwarts Legacy, però), l'anno ha visto molti giochi attesi per questi dodici mesi venire rinviate al prossimo. Poco male, se questo permette agli sviluppatori di lavorare più serenamente e ai giochi di arrivare sul mercato in condizioni migliori. Rimane, però, la sensazione di una confusione di fondo post-pandemica nella gestione del lavoro, che speriamo possa ritrovare quanto prima la dovuta serenità.

Un'altra parola chiave fondamentale è acquisizioni. Che sia per produrre altri videogiochi, per potenziare la propria presenza cross-mediale o per consolidare partnership già in essere, il 2022 ha portato avanti il filone lanciato dalla mega acquisizione di ZeniMax Media – con l'acquisizione di Activision Blizzard che è diventato un campo di battaglia ideologico in cui Sony e Microsoft si auto-sminuiscono di fronte alle autorità competenti, come a dire che sono piccine e potrebbero essere fagocitate dall'altra in qualsiasi momento.

Una battaglia a colpi di dichiarazioni nero su bianco che stride con la narrazione di un'industria pacificamente avvezza alla sorellanza vista nei tempi recenti, soprattutto nelle interazioni social tra le diverse parti coinvolte.

Altra parola chiave dell'anno è, infine, quella del cambio di fronte. Quest'anno, e ne parlammo in un articolo dedicato, abbiamo assistito a tantissime parole rimangiate. Google Stadia che non chiude ma poi chiude; Babylon's Fall che sarà supportato in nome di chi lo ha comprato a prezzo pieno e che viene abbandonato per strada perché non c'è niente da salvare; PS5 che aumenta il prezzo dopo due anni e Xbox che conferma l'aumento del prezzo dei giochi poco dopo. La sensazione che regna è quella di dichiarazioni scritte a matita in un bigliettino impilato in mezzo a molti altri sulla propria scrivania.

La speranza è che il 2023 sia più stabile, in tutti i sensi: nel calendario delle uscite, straordinariamente sbilanciato quest'anno, nella disponibilità delle console che dovrebbero finalmente lasciarsi indietro le sorelle maggiori, ponendo fine alla cross-gen. Ma anche nelle idee da portare avanti, perché videogiocare è uno sfizio che ha un costo non indifferente e non vogliamo più vedere upgrade gratuiti che diventano a pagamento e tornano gratuiti dopo le polemiche, o giochi always-online di cui si promette il supporto solo per poterli vendere a prezzo pieno e poi farli diventare in un anno costosi sottobicchieri.