Bayonetta 3 è il nuovo Scalebound? Abituatevi all’idea

Bayonetta 3 è ancora avvolto totalmente nel mistero, e dopo quattro anni il dubbio che possa essere un nuovo Scalebound c'è.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Sono anni che aspettiamo informazioni riguardo Bayonetta 3 per Nintendo Switch, e neanche il Direct dell’E3 2021 è stata l’occasione per sapere qualcosa di più della nuova (e ultima?) avventura della strega di PlatinumGames. Un’azienda che, per altro, sta dimostrando di non essere esattamente al massimo della forma, ma ne parliamo.

Quello di cui bisogna parlare, a questo punto in maniera seria, è lo scaricabarile che sta facendo lo sviluppatore nipponico con Nintendo, e viceversa, sullo stato dei lavori del titolo. Ricordiamolo per chi avesse perso la trafila: Bayonetta 3 è stato rivelato durante i The Game Awards del 2017.

Nell’anno di uscita di Nintendo Switch, PlatinumGames mostrò un teaser di 53 secondi sulla nuova avventura di Cereza, ed è tutto quello che sappiamo da allora. Non c’è stata nessun’altra comunicazione, informazione o fuga di notizie di qualche tipo. Niente sulla trama, sul gameplay, nessun artwork o immagine teaser di qualche tipo.

Il proverbiale silenzio assordante che, a questo punto, non può non far tornare in mente lo spettro di Scalebound, progetto ambizioso balzato agli onori della cronaca per la decisione di Microsoft di terminarlo. La differenza è che, all’epoca, di Scalebound vedemmo almeno qualcosa. Ma la casa di Redmond decise che non era abbastanza per Xbox One e chiuse i rubinetti. Un caso che segna ancora oggi i giocatori Xbox, e comprensibilmente vista la tempestività del tutto, e su cui si è discusso molto con uno strascico che ci portiamo ancora dietro.

Ma ve lo ricordate ancora Bayonetta 3?

Da quell’occasione si pensava che PlatinumGames non avesse più niente da dire. Effettivamente un po’ di silenzio c’è stato almeno fino all’arrivo di Nier: Automata e Astral Chain, che hanno interrotto una serie non proprio scintillante di titoli dal 2014 di Bayonetta 2 fino al 2019 dell’esclusiva Nintendo Switch.

Sembrava che Platinum si fosse rimessa in carreggiata, talmente tanto che io stesso ero molto fiducioso di questa nuova vita dello sviluppatore nipponico come vi raccontai tempo fa. Poi c’è stato il Kickstarter non troppo trasparente del ritorno di The Wonderful 101: Remastered, e una serie di altri annunci di tanti titoli in sviluppo che, però, sono rimasti nell’ombra per tanto tempo.

Durante l’E3 2021 abbiamo rivisto Babylon’s Fall tra i tanti e, diciamolo con tranquillità, non è minimamente all’altezza di ciò che ci aspettiamo da uno studio come questo. Tralasciando l’aspetto grafico che è sì molto deludente ed estremamente datato, è proprio il gameplay ad essere inaccettabile. Vedere PlatinumGames che scimmiotta Genshin Impact (con tanto di formula game as a service a corredo) e il suo button smashing confusionario a schermo non ci rende di certo sereni.

Astral Chain è stato in buona sostanza l’ultimo guizzo di qualità dello studio che, ad oggi, sembra un po’ nei guai. L’impressione è che si stia occupando di troppe cose tutte insieme, e il peggioramento di Babylon’s Fall dal lancio ad oggi ne è una prova.

Quindi Bayonetta 3 è il nuovo Scalebound? Proviamo a risponderci ripercorrendo le notizie sul titolo degli ultimi anni, con i link a tutte le notizie originali in caso vogliate approfondire.

Il 2018 in cui quasi ci abbiamo creduto

Iniziamo dal 10 gennaio 2018: PlatinumGames necessita di nuovo personale. Probabilmente inizia la produzione di Bayonetta 3 e serve forza lavoro.

A marzo la doppiatrice della protagonista, Hellena Taylor, dice di non essere stata ancora convocata, ma è abbastanza probabile che il titolo fosse ancora in uno stato iniziale dello sviluppo.

Ad aprile abbiamo Atsushi Inaba e Hideki Kamiya che parlano di Bayonetta 3. Durante un intervento al Reboot Developer 2018 i due dichiarano di sapere cosa i fan vogliono, ma nessuna informazione reale.

A maggio e settembre del 2018 il dinamico duo di Platinum torna a parlare del progetto, in entrambi i casi rassicurando i fan sulla progressione costante del lavoro.

Per la precisione a maggio la dichiarazione è la seguente:

“(Lo sviluppo) sta progredendo costantemente. È difficile da dire, ma continua. Questa volta, il processo di lavorazione è leggermente diverso. Non possiamo dire molto, ma ci sono molte sorprese in serbo. Cose al di fuori delle aspettative. Ora però guardate davanti a voi.”

Quel “ora però guardate davanti a voi” sembra, col senno di poi, una chiara volontà di distogliere l’attenzione da un progetto che, forse, già all’epoca sapevano sarebbe andato per le lunghe, o avrebbe avuto problemi.

I due, interrogati di nuovo a settembre sulla vicenda, durante il Bitsummit Roadshow: Tokyo, rispondono:

“È bello potervi dire che tutto sta andando molto, molto bene. Siamo tutti molto eccitati riguardo a quello che stiamo facendo su quel gioco”

Chiudiamo il 2018 con generiche rassicurazioni senza sapere niente su trama, gameplay, neanche l’estetica del personaggio, nulla di nulla. Potremmo dire che ancora Bayonetta 3 di fatto non esisteva nel 2018? Probabile.

Il 2019 in cui, dai, deve uscire per forza

Arriviamo al 14 febbraio 2019 dove, durante il Nintendo Direct, Yoshiaki Koizumi di Nintendo presentò Astral Chain, con un brevissimo cenno a Bayonetta 3:

“Parlando di PlatinumGames, sono sicuro che siete curiosi su Bayonetta 3. State certi che gli sviluppatori stanno lavorando duramente e spero aspetterete con ansia di saperne di più”

Di nuovo, rassicurazioni generiche senza nessun tipo di novità. Ma esattamente il giorno dopo, Bill Trinen di Nintendo si lancia addirittura in una speculazione sull’uscita: “forse arriverà un po’ prima di quanto pensa la gente”.

Nell’aprile del 2019, Nintendo mette il titolo come TBA nel corso della presentazione dei rendiconti fiscali, mentre PlatinumGames qualche settimana dopo ci fa sapere che Bayonetta 3 sta avendo un processo di design diverso dal solito, come già detto nel 2018. Cosa significa esattamente, però, non è dato saperlo.

Poco dopo, il 14 maggio, Hideki Kamiya piazza addirittura un appuntamento da Twitter per delle novità nella settimana successiva. Esatto: non c’è mai stato.

A giugno, poco prima dell’E3, Inaba continua a dire che lo sviluppo sta procedendo regolarmente, e il titolo salta di nuovo l’appuntamento con la fiera di Los Angeles, Inaba torna a dire che il gioco sarà strepitoso e che ci stanno lavorando. A luglio Nintendo piazza ancora come TBA la produzione, e a fine anno arriva il solito “ci stiamo lavorando” da parte di Kamiya.

Dopo due anni dall’annuncio, Bayonetta 3 è ancora un mistero totale.

Il 2020 che.. a posto così, non c'è problema

Entriamo nel 2020, annus horribilis, dove l’attesa per Bayonetta 3 diventa insostenibile da parte dei fan e della stampa, e abbiamo una serie di aggiornamenti relativamente frequenti.

A gennaio e febbraio, in tre occasioni in totale, PlatinumGames continua a rassicurare tutti che i lavori stanno procedendo bene. Il 23 febbraio Hideki Kamiya si esprime addirittura sul teaser trailer, definendolo pieno di riferimenti nascosti. A questo punto un chiaro tentativo di tenere buono il pubblico dei videogiocatori.

Ancora rassicurazioni a marzo e poi a maggio, dove in quest’ultimo caso Kamiya perde un po’ la calma come è solito fare nelle sue dichiarazioni e sui suoi profili social. Arrivati a questo punto una parte dei fan inizia a pensare che Bayonetta 3 sia stato cancellato, e durante un’intervista a Video Games Chronicle il director dichiara:

“Sono felice che ci sia ancora tanta attesa per il titolo, ma una cosa che vorrei affrontare è la tendenza che sto vedendo ultimamente, ossia le persone che stanno iniziando a chiedere se il gioco è stato cancellato. Voglio che voi ragazzi prendiate tutte le preoccupazioni che avete e le buttiate immediatamente fuori dalla finestra, visto che siamo ancora al lavoro e [Bayonetta 3] non è stato per nulla cancellato.”

Il resto dello scorso anno non offre nessun altro aggiornamento reale. Ad agosto Kamiya rassicura che, nonostante lo smart working, i lavori stanno procedendo bene. Ma a fine anno, e stavolta lo capiamo, il director sbrocca nuovamente usando un vecchio commento copiato per rispondere a nuove richieste di aggiornamento.

Terzo anno dal reveal e, seppure comprensibile visto il periodo, ancora niente di niente da Bayonetta 3.

Eh però, adesso, nel 2021... no? Dai, sì

Dunque, nel 2021 ci ritroviamo con un carico di attesa sempre più imponente, ma dall’altra parte il dubbio sempre più forte che, effettivamente, Bayonetta 3 possa non esistere o essere in uno stadio ancora preliminare, o genericamente avere avuto problemi nel processo di sviluppo.

A gennaio di quest’anno, sempre il solito leggiadro Hideki Kamiya spiega:

“Capisco che i fan stiano diventando matti! Alla luce di ciò, il mio suggerimento è che magari dovremmo tutti fare un reset e dimenticarci di Bayonetta 3. Così, quando qualcosa finalmente succederà, sarà una bella sorpresa, no?”

Che, al di là della goliardia e della ormai celebre spregiudicatezza del director di PlatinumGames, suggerire di fare finta che il titolo esista non è esattamente qualcosa che si dovrebbe dire se le cose stanno andando bene, no? Cosa che, invece, è stata fatta fino a questo momento.

Da questo momento in poi iniziano una serie di scaricabarili potentissimi, partiti con Nintendo negli anni precedenti, e continuati con PlatinumGames che in, maniera sibillina tramite i suoi esponenti, lascia intendere che deve essere proprio la Casa di Kyoto a decidere quando e come annunciare novità su Bayonetta 3. Come a voler intendere che lo sviluppo sia ad un buon punto, e che spetterebbe solo al publisher deciderne la comunicazione.

Arriviamo a giugno 2021 quindi, con un altro Nintendo Direct losangelino in cui il titolo non si presenta. Un altro E3 senza Bayonetta 3 e un’altra schiera di fan che, preoccupati dallo stato di salute del progetto, assediano Kamiya su Twitter. Il quale, dopo aver definito “fottuti idioti” quelli che dicono che il titolo sia stato cancellato, risponde così:

“Capisco perché la gente dica ‘Sbrigati e rilascia informazioni’ o ‘Mostraci qualcosa’. Commenti avventati come ‘Lo sviluppo si è fermato?’ o ‘Immagino che sia stato posticipato’, ecc. Non sono altro che fastidiosi sprechi di tempo.”

Poco dopo si pronuncia anche Nintendo, finalmente, aggiornando la situazione riguardo il titolo. Bill Trinen (quello del 2019 e del “arriva prima del previsto") ha aggiunto dei dettagli importanti alle dichiarazioni del responsabile della localizzazione, il quale dava il gioco come “esistente”:

“Andrò ancora oltre, e dirò che non solo esiste ma sta facendo anche buoni progressi. Ci piace mostrare le cose quando siamo pronti a mostrarle, e certamente ci piace mostrare le cose quando lo sviluppatore è pronto a mostrarle. Quindi non lo avevamo all’E3, ma rimanete sintonizzati”

Ora che abbiamo riassunto tutto quello che è successo negli ultimi, e appurato che nel momento in cui scriviamo non si sa ancora nulla su Bayonetta 3, cerchiamo di capire se, come e quando il titolo uscirà.

Bayonetta 3 finché non esce non esiste

Questa storia somiglia molto a quella di Metroid Prime 4, il cui destino è noto a tutti. Inserendo nel discorso la situazione di PlatinumGames di cui sopra, uno stato confusionale e una forza lavoro probabilmente non sufficiente per gestire tutti gli impegni presi, potrebbe far presagire proprio una cancellazione improvvisa, oppure un reset totale.

Il fatto che in questi anni non abbiamo saputo nulla, neanche dettagli della storia o nuovi artwork, potrebbe portarci a pensare che Nintendo non sia mai stata soddisfatta delle varie versioni del gioco che gli sono state proposte, nel tempo, da PlatinumGames, e che solo di recente lo sviluppo non sia stato stoppato o modificato.

Da un lato abbiamo Nintendo, un publisher noto per voler produrre giochi che siano perfetti e non “rotti” in nessun modo, e dall’altro PlatinumGames, una software house che si presenta con una cosa come Babylon’s Fall sperando che sia accettabile rispetto al loro pedigree.

Le ultime parole di Bill Trinen, quel “rimanete sintonizzati”, suonano più come un contentino che un reale messaggio di apertura e positività. Vessati da quattro anni di richieste di informazioni incessanti, è probabile che Nintendo e Platinum abbiano deciso di iniziare a comunicare messaggi confortanti per calmare le acque, anche a costo di dover replicare poi successivamente con qualcosa di molto diverso. Quando successo con Metroid Prime 4 e Scalebound, diciamo.

Sono sempre stato generalmente molto fiducioso su Bayonetta 3, non ho avuto mai fretta di vederlo in azione (ma voglia, questo sì) ed ho pensato che non ci sarebbe stato niente di cui preoccuparsi. Dopo tutto questo tempo, invece, ho cambiato idea. Comincio a credere che la terza avventura della strega pistolera non vedrà mai la luce, o se lo farà sarà tra molto anni ancora, magari sulla console che darà il cambio a Nintendo Switch tra qualche anno. Il The Last Guardian di Nintendo.

Quindi a costo (e con la speranza) di essere completamente smentito di qui a breve, autorizzandovi a farmi un simpatico pernacchio® nel caso venga mostrato di qui a poco, mi sento di dirvi di cominciare ad entrare nell’ottica delle idee che Bayonetta 3 potrebbe essere un progetto che non s’ha da fare. Sono passati troppi anni e c’è stato troppo silenzio (pensate per esempio a quanto abbiamo visto già di Breath of the Wild 2 in meno anni) perché ormai si possa pensare che sia davvero in uno stato di salute buono.

Magari Bayonetta 3 non sarà un altro Scalebound, ma se Nintendo e PlatinumGames non ce l’hanno voluto mostrare finora significa che non c’è niente, o niente di bello almeno, di cui si possa godere. La speranza è che non sia così, ma ora come ora tirate le vostre conclusioni.

In attesa di Bayonetta 3, se esce, potete recuperare le avventure della strega di PlatinumGames con la raccolta dei primi due episodi su Nintendo Switch!