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Pro
- La minaccia del Mulo viene presentata con forza e immediatezza, aggiungendo tensione e curiosità alla narrazione
- La serie mostra il coraggio di cambiare passo, rinnovando ambientazioni e dinamiche di potere senza tradire lo spirito originale
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Contro
- C'è ancora molto da vedere
Il Verdetto di Cultura POP
Uno dei grandi pregi di Fondazione, ora Fondazione 3, la serie tv su Apple TV+ ispirata all’omonima raccolta di libri di Isaac Asimov, risiede nel suo essere ricca e irta di tematiche, riflessioni e personaggi.
Il processo alla base di un racconto del genere si basa tutto su una fantasia immediatamente complessa, proprio per via del suo attingere a certe specifiche riflessioni di ampio respiro provenienti dal reale.
Fondazione si dimostra quindi, e subito, figlia di una scrittura adulta, incastonata in un contesto fantascientifico che, con la prima e la seconda stagione, ha gettato le basi di un’esperienza estremamente sfaccettata, e con la terza si ipotizza possa concretizzarne i timori più grandi e le paure generali.
Tutto si muove verso alcune ombre che, dall’inizio, hanno tormentato gli eventi principali e i suoi protagonisti di spessore. Cosa dobbiamo aspettarci, quindi, dalla nuova stagione?
L’uscita di Fondazione 3 è fissata all’11 luglio 2025 con il suo primo episodio, seguito da una successiva pubblicazione settimanale per un totale di 10 tranche. Tutto quello di cui si è accennato in passato, i dubbi e le riflessioni riguardo a un contesto verso il proprio decadimento, a cosa condurranno?
Abbiamo avuto il privilegio di vedere la prima puntata di Fondazione 3 in anteprima e, come ci si aspettava da un prodotto seriale del genere, ha aperto a tante cose e accennato a molte altre fra quelle che vedremo e potremmo vedere per ipotesi.
Dove eravamo rimasti?
Dopo oltre un secolo dalla fine della seconda stagione, Fondazione riapre le sue coordinate con una narrazione che torna a interrogarsi sull’equilibrio tra ragione e destino, su futuro e presente, su scelte e conseguenze a lungo termine.
Il nuovo ciclo riparte da un'umanità ancora più dispersa e distribuita nei meandri di spazio territoriale e legislativo, da una politica della violenza e del terrore oltre le cose e le persone.
Il tutto in un tentativo di rialzarsi sulle ceneri del collasso di un impero sempre più scricchiolante. I discendenti di una visione marginale - quella immaginata da Hari Seldon - sono ora protagonisti in un contesto narrativo dove la logica fatica a imporsi sul disordine e sul potenziale volgere di una guerra senza distinzione di titoli o origini.
Nel frattempo, la stirpe dei Cleon fatica a mantenere la presa sull’autorità, indebolita da fratture interne e dalla perdita progressiva di centralità, figlia degli eventi avvenuti nella stagione precedente. La situazione imperiale è quindi ben distante dal lucido e distaccato controllo cui abbiamo assistito nelle stagioni precedenti di Fondazione.
In questo scenario fragile nulla è più chiaro e certo, se non la presenza, ora più chiara e palese che mai, di una minaccia che sfida ogni ragionamento, riflessione e accordo di sorta.
Una figura imprevista e brutale - il cosiddetto Mulo, tanto accennato in precedenza e temuto pur senza palesarsi - si affaccia all’orizzonte con un piano di conquista che sfida non solo gli eserciti, ma anche la volontà delle menti.
Tra strategie invisibili e intuizioni profetiche, come di consueto, si consuma così una nuova fase del confronto per il controllo della galassia e per la sopravvivenza dell’individuo.
Ogni mossa può essere letale, ogni errore fatale. I nomi noti - Seldon, Dornick, Demerzel, i cloni di Cleon - tornano a occupare il centro della scena in un dramma cosmico dove il futuro è un campo di battaglia e il sapere, forse, l’unico argine al buio di un viaggio tutto da scoprire.
Disordine
Come anticipato, passando per il primo episodio di Fondazione 3 si viene introdotti in un contesto diversissimo da quello cui gli appassionati sono stati abituati fino a questo momento, eppure identico in alcune sue cose sottocutanee.
Gli scontri e le strategie per il potere ci sono ancora, ma sono trascorsi molti anni dalle ultime cose viste e ciò ha influito sull’evoluzione di un contesto praticamente nuovo, pur nei suoi tratti più riconoscibili.
La stessa Fondazione, ad esempio, è cresciuta e si è spostata altrove, tramutandosi in qualcosa di differente e più ampio, con un’impronta più profonda e un peso su e contro lo stesso Impero.
Quest’ultimo, invece, da parte sua, sta affrontando un periodo di “decadenza” generale e di scontri interni con i nuovi regnanti, curiosamente e inaspettatamente cambiati rispetto agli altri cloni cui siamo stati abituati nella prima e nella seconda stagione.
Fin dalla sequenza in apertura, comunque, Fondazione 3 mette subito in chiaro la nuova marcia d’un racconto duro, manovrato dalle scelte di un personaggio che presumibilmente impareremo a conoscere a breve: The Mule, Il Mulo.
Abbiamo quindi un assaggio del suo potere, entrando in contatto con un animo spietato, per ora, e senza alcuna remora nel togliere la vita al prossimo suo nemico.
Interessante, questo, come esordio diretto anche se molto lontano dalle metodologie narrative di scrittura solite di questa serie tv. Il primo episodio di Fondazione 3, quindi, si limita a introdurre il nuovo passo di un racconto che pare avere ancora molto da dire ai fan e agli appassionati.
Aprendo la strada ai nuovi personaggi al centro del racconto, il giogo del potere torna centrale ma traslato da un’identità diversa, marchiata dalle conseguenze di quanto visto in passato, claudicante verso un futuro incerto, e aperta all’imprevedibile.
In attesa dell’uscita settimanale degli altri episodi previsti per questa terza stagione, il primo sguardo su Fondazione 3 continua a portare avanti i dettagli di un’epopea fantascientifica complessa, mantenendosi salda allo spirito delle stagioni viste. È sicuramente presto per parlare, ma quanto visto incuriosisce e fa ben sperare per il futuro di un lavoro che ha molto da cui attingere.