I trailer devono essere parte del divertimento, per Kojima

Stregato dal trailer di Furiosa: A Mad Max Saga, Hideo Kojima ha definito «una gioia» poter iniziare a vivere un'opera dai suoi trailer.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Con sorpresa di nessuno, in queste ore si sta parlando tantissimo di trailerteaser per annunci imminenti (qualsiasi riferimento al nuovo GTA non è affatto casuale), non solo in merito ai videogiochi, ma anche al cinema.

Come vi ha raccontato il nostro sito gemello CulturaPop, infatti, sono ore calde anche per gli amanti del grande schermo, che si stanno misurando con il trailer di Furiosa: A Mad Max Saga, prossima opera di George Miller. E il trailer del film, lo sappiamo, ha colpito molto in positivo Hideo Kojima, game director videoludico noto per il suo amore per la settima arte.

In occasione dell'entusiasmo che ha mostrato sui social per il trailer del film, Kojima ha ragionato su come i servizi video on demand abbiano in un certo senso reso più "rapido" il debutto di nuovi film e nuove serie TV, in un certo senso privando gli utenti di molti dei momenti in cui studiavano i trailer per cercare di capire cosa l'esperienza avrebbe offerto, provando a ricostruire i pensieri e le intenzioni dell'autore.

«Con i servizi in streaming, accendi e ti viene mostrata una lista di contenuti consigliati. Senza nessuna conoscenza pregressa, lo guardi (o lo giochi) e fai una scelta digitale tra 'è stato divertente, bello' o 'è stato noioso, brutto'. In passato però era molto diverso» ha ricordato l'autore giapponese.

Cita, infatti, che di solito arrivava la notizia di un nuovo film/gioco in lavorazione, «da un autore che seguivo, che magari diceva 'sto creando un nuovo film!'. Era a quel punto che il dialogo con i fan cominciava, e quindi l'intrattenimento».

Da lì in poi, le fasi seguivano teaser, trailer, il primo trailer vero e proprio con interviste al cast, ai produttori e cose simili. «Il trailer di lancio alla fine dava una data di debutto, mentre poco prima del lancio c'era il trailer finale. In altre parole, un film cominciava a intrattenere ancora prima di arrivare al cinema».

Una cosa che Kojima, sappiamo, ha cercato di replicare nei videogiochi. Sottolineando come con il trailer di Furiosa stia rivivendo queste sensazioni, l'autore spiega che «è una vera gioia vivere insieme al film prima ancora di averlo visto».

Nei commenti, un appassionato ha espresso un pensiero che Kojima ha condiviso, facendo notare proprio che questo è il modo che l'autore di Metal GearDeath Stranding di solito cerca di inseguire anche nel comunicare le sue produzioni:

«Sono felice di poter dire che io – e con me molti altri – ho avuto la possibilità di vivere qualcosa di simile con i tuoi giochi. Metal Gear Solid V e Death Stranding, in particolare, sono stati davvero divertenti da aspettare, si andava ad analizzare ogni singola informazione per immaginare che cosa poteva significare per il gioco finale.

E ora lo facciamo di nuovo per DS2».

Proprio DS2, lo sappiamo, potrebbe essere uno dei protagonisti quasi scontati degli imminenti The Game Awards, considerando che sia Kojima che Geoff Keighley non stanno facendo nulla per nascondere i tanti indizi che suggeriscono la presenza di un nuovo trailer del gioco.

Se è vero che i trailer ben costruiti fanno in un certo senso parte dell'esperienza ludica – pochi potrebbero negare che gli appassionati iniziano a giocare i giochi di Kojima ancor prima che il gioco esista, cercando di sciogliere i suoi indovinelli, gli indizi, le "trollate" (leggendaria quella di Joakim Mogren ai tempi di The Phantom Pain) – lo è anche che in un certo senso a volte assistiamo a dei paradossi della cultura dell'hype.

Pensate a tutte le volte in cui un trailer è tutto ciò che si ha di un gioco mentre vengono aperte le sue vendite, o ai momenti in cui i trailer – proprio per la loro capacità di creare attesa e curiosità – mostrano contenuti ingannevoli rispetto a quello che il gioco poi si rivelerà, controller alla mano.

Come sempre, l'approccio migliore è quello equilibrato, o quello ludico che usa Kojima e che magari vedremo anche nel prossimo trailer di DS2. È anche vero, però, che né tutti i publisher né tutti gli autori hanno magari lo stesso stile e la stessa vocazione per creare teaser unici e che facciano "giocare" in modo elegante con l'annuncio, smarcandosi dall'etichetta di puri video promozionali: il primo trailer di Metal Gear Solid Delta, per quanto fosse apprezzabile l'idea della sua catena alimentare, ne è stato ampia dimostrazione.