L'Ucraina chiede a PlayStation e Xbox di "dichiarare guerra" alla Russia

PlayStation e Xbox sono state contattate formalmente dal vice primo ministro ucraino.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Lo scorso febbraio, le truppe russe hanno attaccato l’Ucraina dalla Bielorussia e dalla Crimea, scatenando un conflitto dai riscontri realmente drammatici.

Inizialmente, il servizio di confine ucraino nell’area con la Federazione russa e con la Repubblica di Bielorussa è stato attaccato dalle truppe russe sostenute dalla Bielorussia, attacchi avvenuti nelle regioni di Luhansk, Sumy, Kharkiv, Chernihiv e Zhytomyr, per poi proseguire in queste ore anche in altri punti nevralgici ucraini.

A seguito dello scoppio del conflitto, alcuni noti team di sviluppo con sede in Ucraina hanno mandato un messaggio al mondo, una vera e propria richiesta di aiuto.

Del resto, la situazione sembra essersi allargata a macchia d'olio piuttosto velocemente, con EA forse in procinto di rimuovere la Russia dai suoi titoli sportivi di punta, oltre al fatto che anche l'annuncio di Pokémon Scarlatto e Violetto avrebbe potuto risentire dell'impatto del conflitto. Ora, però, è l'Ucraina a chiedere a due colossi dell'industria di prendere seri provvedimenti contro la Russia.

Come riportato anche da GamesRadar+, il vice primo ministro ucraino ha invitato PlayStation e Xbox a sospendere temporaneamente alcune operazioni e le vendite in Russia e Bielorussia.

Mykhailo Fedorov ha pubblicato un post sul suo account Twitter: la dichiarazione invita le due major a «bloccare temporaneamente tutti gli account russi e bielorussi», così come bandire a tempo determinato tutti i team eSports con sede in Russia e Bielorussia dal partecipare a qualsiasi evento.

Fedorov invita anche gli organizzatori dei tornei internazionali di eSports a cancellare qualsiasi evento futuro che si terrà in Bielorussia o in Ucraina.

L'attuale vice primo ministro dell'Ucraina è anche il ministro della trasformazione digitale della nazione, quindi la sua richiesta è del tutto logica in base al ruolo che riveste a titolo nazionale.

Al momento in cui scriviamo né Sony né Microsoft hanno ancora risposto alla richiesta rilasciata da Fedorov. Vi terremo aggiornati.

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