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Pro
- Libertà distruttiva davvero notevole.
- Level design incredibile.
- Tanti attività e segreti da scoprire in ogni livello.
- Graficamente colorato e molto fluido.
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Contro
- Telecamera a volte un po' confusionaria.
- Riuscirà a continuare a reinventarsi nelle meccaniche a ogni livello anche nel gioco completo?
Conclusioni Finali di SpazioGames
Non resta dunque che aspettare poche settimane per capire se le nostre impressioni molto positive di Bananza siano confermate o addirittura superate dalla versione finale.
Informazioni sul prodotto

- Sviluppatore: Nintendo EPD
- Produttore: Nintendo
- Distributore: Nintendo
- Testato su: SWITCH2
- Piattaforme: SWITCH2
- Generi: Avventura
- Data di uscita: 17 luglio 2025
MILANO – Anche se Switch 2 ha molti più punti in comune con la sua vecchia versione di quanto ci si potesse aspettare, è comunque da considerare un nuovo inizio nel panorama del mondo Nintendo.
Per quanto riguarda i titoli first party si è partiti subito in quarta – in questo caso letteralmente – con Mario Kart World (che abbiamo recensito poco tempo fa) eppure se escludiamo il poco interessante gioco tutorial Welcome Tour, al momento è l’unica vera esclusiva di Nintendo Switch 2 per chi l’ha acquistata sin dal day one.
Fortunatamente le cose stanno per cambiare: il prossimo 17 luglio arriverà infatti Donkey Kong Bananza, il platform 3D con protagonista l’amato scimmione di Nintendo che si preannuncia come un’esclusiva di grande peso per la nuova console ibrida (che trovate su Amazon).
Durante l’evento di Nintendo a Milano avevamo avuto l’occasione di provarlo per alcuni minuti, troppo pochi però per farsi un’idea precisa dell’esperienza che vuole essere, ma già abbastanza per attirare la nostra curiosità. Nei giorni scorsi però abbiamo avuto l’occasione di provare il titolo per ben tre ore, e finalmente abbiamo un’idea molto più precisa degli obiettivi che Donkey Kong Bananza ha come gioco, e siamo pronti a raccontarveli.
Creatività e distruzione
La nostra prova di Donkey Kong Bananza è cominciata proprio dal livello iniziale, con il nostro protagonista impegnato a scavare gustose banane cristallizzate da gustarsi con tutta calma. Tutto procede a gonfie vele fino a quando una tempesta non risucchia il nostro Kong che si risveglia nel mondo del sottosuolo.
L'elemento più affascinante di Donkey Kong Bananza risiede nella struttura dei suoi livelli. Lungi dall'essere semplici arene distruttibili, si rivelano incredibilmente complessi e sfaccettati. Tra quelli che abbiamo avuto modo di esplorare, ognuno presentava meccaniche uniche che incoraggiavano l'esplorazione e l'uso creativo delle abilità di Kong.
Un esempio lampante è il "Sottolivello 100", il primo livello affrontato dopo l'introduzione. Oltre a insegnare le basi del gameplay, introduceva una speciale roccia esplosiva chiamata appunto Roccia Boom Boom. Questa poteva essere lanciata per frantumare pareti di cemento, indistruttibili con i pugni di Kong, o per distruggere meccanismi che bloccavano ingenti quantità d'acqua. Rompere questi sigilli provocava un aumento del livello dell'acqua, alterando la conformazione dell'intera area e aprendo percorsi prima inaccessibili.
Il Sottolivello 600 invece era un’area ambientata nella giungla, con rovi spessi e acuminati che erano impossibili da distruggere per il nostro scimmione e una pozza di melma velenosa alla base dell’intero livello. Qui erano però presenti degli speciali semi che era possibile lanciare a piacimento per creare dei ponti fatti con delle piante per agevolare gli spostamenti.
Questi sono solo alcuni esempi della grande varietà di ogni livello di Donkey Kong Bananza: le cose da fare poi sono davvero tantissime al loro interno. Oltre al semplice seguire gli eventi principali ci saranno moltissime deviazioni che ricordano un po’ la struttura dei classici Super Mario in 3D, pieni di oggetti da collezionare e prove da superare.
Troveremo infatti tantissime banane extra da raccogliere sparse per i livelli: alcune saranno recuperabili trovando dei portali che ci permetteranno di affrontare delle sfide speciali.
Alcune saranno di abilità, dovendo sfruttare le diverse capacità di Kong per risolvere degli enigmi ambientali, altre saranno invece votata al combattimento, anche se persino queste spesso saranno più degli enigmi in cui bisogna capire come eliminare i nemici nella maniera più efficace entro un limite di tempo.
Ad esempio alcuni nemici non era possibile colpirli con i possenti pugni di Donkey Kong, ma si doveva aspettare che questi ci lanciassero un masso per prenderlo al volo e rilanciarglielo contro.
Tra le prove speciali da noi affrontate, ve ne era una che trasformava il gioco in un classico livello alla Donkey Kong Country con una prospettiva a due dimensioni, e anche un livello bonus in cui bisognava spaccare tutto per ottenere più oro possibile nel limite di tempo concesso.
Altro collezionabile molto importante da trovare sono i Fossili, divisi per diverse tipologie in base alla loro rarità che serviranno per acquistare dei costumi speciali per Kong – e anche per Pauline, su questo ci arriveremo a breve.
Insomma come succede in molti platform 3D anche Donkey Kong Bananza punta a stimolare la curiosità del giocatore per fargli esplorare in lungo e in largo ogni livello a caccia di tutti i collezionabili presenti al suo interno, ma lo fa con uno stile unico che è quello dello spaccare tutto.
La domanda che non solo noi, ma tutti si saranno fatti, dopo aver visto la presentazione del gioco la prima volta, è: ma si può davvero spaccare tutto senza limiti? Esiste un fondo dei livelli? Ebbene ci abbiamo provato e sì, esistono sempre dei limiti alle aree che però si presentano come dei divertenti sandbox in cui è possibile muoversi a proprio piacimento nei loro limiti.
Spesso scavando a fondo si arriva o a sbattere contro dei materiali impossibili da distruggere, come il metallo, oppure a vere cadute nel vuoto, con voragini infinite a delimitare lo spazio in cui i livelli sono presenti. Altre zone hanno dei limiti evidenti che ci stimolano a capire come aggirarli come i già accennati laghi di veleno o le spine presenti per delimitare certe parti di un livello.
Eppure, l’ampiezza di ogni area è davvero impressionante e per quanto scavassimo non ci è mai capitato di muoverci a vuoto e senza uno scopo: anche la zona all’apparenza meno interessante può nascondere dell’oro, un fossile o una banana nascosta. Inoltre, da quel che abbiamo capito, scavando avremo la possibilità di trovare casualmente dei forzieri, che possono contenere al loro interno o dell’oro o delle indicazioni per far comparire sulla mappa di un livello la posizione di banane o fossili.
La mappa in tre dimensioni di ogni livello è poi fatta in maniera ottima: basta consultarla per avere una visione generale della zona, il che permette di capire i suoi limiti e vedere dove andare per proseguire la storia oppure per trovare qualche segreto, come una banana o un fossile extra. Cosa molto intelligente è che le banane o i fossili già trovati ci verranno mostrati comunque sulla mappa, ma con una spunta.
Il gioco comunque rende facile orientarsi anche quando avremo demolito talmente tanto una zona da renderla irriconoscibile: basterà infatti affidarsi al canto di Pauline per farci mostrare la giusta via per proseguire nella storia principale.
Se per caso si resta bloccati per aver scavato troppo, cosa che da quanto abbiamo potuto vedere ci sembra un’eventualità molto difficile possa accadere, tornando alla mappa c’è sempre un’opzione per ripristinare il livello al suo stato originale, utile anche se si vogliono facilitare certi spostamenti dopo averlo esplorato in lungo e in largo, distruggendolo.
Le nuove abilità di Kong
A rendere il gioco così divertente e unico rispetto agli altri platform 3D di Nintendo sono le nuove capacità distruttive di Donkey Kong. In Bananza infatti il nostro scimmione ha “i pugni nelle mani”, per citare un famoso comico nostrano, e abbiamo infatti tre tasti solo per tirare cazzotti, rispettivamente in avanti, in basso e in alto. Ogni colpo può essere combinato anche con altri tasti: ad esempio, si può sferrare un pugno molto potente verso il basso dopo aver saltato.
Oltre a queste mosse, Kong può anche rotolare per colpire i nemici e velocizzare i movimenti, tirare uno “Schiaffone” – termine tecnico per indicare il suo battere le mani sul terreno – per raccogliere gli oggetti sparsi nelle vicinanze, e anche per usare una funzione simile a un sonar che mostra oggetti importanti nascosti dentro il terreno, come forzieri e banane.
Altra nuova abilità di Kong è la possibilità di staccare pezzi di terreno per lanciarli contro i nemici o contro altri oggetti, oppure per usarli come surf per muoversi più velocemente mentre questi si consumano pian piano. Il nostro scimmione potrà anche arrampicarsi su quasi qualunque superficie, così che, per quanto distrugga un livello, possa sempre facilmente tornare sulla retta via semplicemente tramite una bella arrampicata.
Un’interessante novità di Donkey Kong Bananza è quella di poter potenziare il nostro protagonista tramite un albero della abilità e anche facendogli indossare nuovi vestiti alla moda (!).
In media, raccogliendo 5 banane si otterrà un punto abilità, che potrà poi essere usato per ottenere dei potenziamenti, come un cuore extra per sopravvivere di più in battaglia, una velocità maggiore nel distruggere i vari tipi di terreno, oppure la possibilità di usare un doppio salto sfruttando i macigni raccolti come appoggio.
I vestiti invece si compreranno utilizzando i fossili sparsi nei livelli cui avevamo accennato in precedenza. Gli abiti però non sono inseriti solo per soddisfare il gusto estetico dei giocatori, ma ognuno di loro porterà dei piccoli vantaggi al nostro Kong. Nella nostra prova, ad esempio, abbiamo trovato dei pantaloni che davano un bonus di velocità nel nuoto, altri invece aumentavano la resistenza al veleno.
Presenti nei livelli, potremo anche collezionare degli oggetti molto utili per l’avventura, e a volte potremo anche trovare dei negozi appositi in cui comprarli. Un esempio sono i palloncini, che ci salveranno da eventuali brutte cadute nel vuoto: senza di loro perderemmo infatti il denaro accumulato con tanta fatica.
Scavando troveremo anche delle mele, che ripristineranno la salute di Kong, che effettivamente non può vivere di sole banane. Si potrà anche acquistare presso i negozi uno speciale succo di mela, che ripristinerà in automatico tutti i cuori del nostro protagonista in caso di sconfitta.
Ci sono anche delle speciali aree in ogni livello dove si potrà chiedere agli NPC di costruire un rifugio per Kong e Pauline. Qui si potrà ascoltare della musica dal juke box, cambiare i vestiti di entrambi e schiacciare un pisolino. Quest’azione aggiungerà uno o più cuori extra temporanei a Kong, in base a quanti rifugi sono stati creati in quel livello.
Insomma, in Donkey Kong Bananza il nostro scimmione è più forte e agile che mai e molto divertente da usare per affrontare le varie insidie ed enigmi, tra cui ritornano anche le immancabili fasi con i carrelli da miniera, qui ancor più divertenti grazie alle nuove meccaniche di gioco che ci permettono di spaccare il terreno in lontananza lanciando bombe per trovare oggetti segreti.
L’unica pecca da noi notata nelle nostre tre ore di prova è la gestione della telecamera, non sempre perfetta, specialmente quando si scava a fondo nel terreno e ci si ritrova circondati da rocce. L’inquadratura non è mai troppo confusionaria, ma a volte si fa fatica a capire la nostra posizione esatta.
Il potere della Bananza!
Il nostro Donkey Kong è già di base estremamente forte, in grado di spaccare quasi tutto a mani nude, ma la vera sorpresa del gioco è il potere della Bananza, una misteriosa abilità attivata dal canto di Pauline che trasforma il protagonista in una versione potenziata di sé stesso. Nella prova abbiamo potuto provare due forme delle tre annunciate: la forma Bananza Kong e Bananza Struzzo.
La prima trasforma Kong in una versione ancora più grossa e potente del normale: in questa forma Kong infliggerà molti più danni al terreno e ai nemici, diventando capace di distruggere il cemento a mani nude, cosa che normalmente è impossibile fare; inoltre, potrà caricare un pugno per alcuni secondi per renderlo ancora più forte.
La forma Struzzo invece gli permetterà di volare per brevi tratti e poi di planare sbloccando una specifica abilità. Sarà poi anche possibile creare delle bombe uova da lanciare sui nemici.
Una volta attivata una forma, questa sarà utilizzabile per poco tempo, ma potremo invertire la trasformazione in qualsiasi momento per non consumare tutta la barra. Questa però è facilmente riempibile: basterà infatti trovare dell’oro, sempre abbondante nei livelli, per farla tornare al massimo velocemente.
Gli usi della forma Bananza permettono di risolvere enigmi o battaglie normalmente impossibili per la forma normale di Kong. Ad esempio, abbiamo trovato dei nemici coperti da uno strato di cemento impossibili da battere con i metodi se non con delle rocce Boom Boom, ma, in alternativa, si poteva usare la forma Bananza Kong per prenderli a pugni facilmente.
La forma Struzzo era invece presente nel livello della foresta e permetteva di superare i tanti dislivelli presenti volando e planando.
Parlando di nemici, da quanto abbiamo visto questi sono vari e anche piuttosto agguerriti, dati i danni ingenti che sono in grado di infliggere. Nonostante la voglia di sfruttare la propensione all’utilizzo della forza bruta di Kong, non tutti possono essere sconfitti semplicemente a cazzotti, come intuibile nel caso di quelli coperti con un’armatura di cemento. Ci saranno molti esempi simili nel gioco – e bisognerà sempre capire qual è il modo più astuto per sconfiggerli.
Durante la nostra prova abbiamo anche affrontato una boss battle contro uno dei membri della Void Company. Questo ha creato un enorme costrutto di roccia durissima che era possibile distruggere sfruttando alcuni elementi del terreno, come le rocce Boom Boom, per poi ricorrere al potere della Bananza Kong per rompere la sua armatura e la sua arma e colpirlo direttamente. Una battaglia d’astuzia divisa in varie fasi, nel tipico stile da platform Nintendo, che ha saputo divertirci.
A livello tecnico la nostra prova è avvenuta in versione docked su televisore 4K: il titolo è un piacere per gli occhi e il tutto si muoveva a 60 fps granitici, anche nei momenti di caos puro dovuto alla continua distruzione.
La qualità delle animazioni e delle ambientazioni si conferma poi molto curata, rendendo così quest’esclusiva un piccolo gioiello in fatto di comparto tecnico per la nuova ibrida di Nintendo.