I migliori e peggiori giochi Marvel | La classifica

Da Spider-Man agli Avengers, ecco quali sono i migliori e peggiori videogiochi ispirati ai personaggi della Casa delle Idee.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Con Spider-Man No Way Home - terzo capitolo delle avventure dell'Arrampicamuri interpretato da Tom Holland - nelle sale, la voglia di videogiochi Marvel sta ovviamente salendo a dismisura, nonostante nel corso degli anni i titoli dedicati ai personaggi della Casa delle Idee sono stati davvero numerosi, toccando inoltre i generi più disparati. Potremmo infatti dire che dall'alba degli 8-bit, passando per le varie generazioni di console PlayStation, Xbox e Nintendo, i supereroi Marvel hanno segnato (non sempre in positivo, a dire il vero) il mercato dei videogiochi.

Dopo il grande successo del primo Marvel’s Spider-Man o il più recente titolo dedicato ai Guardiani della Galassia, gli avidi lettori di fumetti - o di film e serie TV - hanno davvero di che gioire, visti anche i progetti attualmente in lavorazione, come ad esempio il promettete action game incentrato interamente sul mutante artigliato per eccellenza, vale a dire Wolverine, il cui annuncio è arrivato decisamente a sorpresa durante il PlayStation Showcase dello scorso settembre di quest'anno.

In attesa di scoprire come si comporteranno i prossimi titoli dedicati ai supereroi Marvel Comics, primo tra tutti il ritorno di Spider-Man targato Insomniac Games, su SpazioGames abbiamo deciso di proporvi la classifica dei migliori e dei peggiori videogiochi ispirati ai personaggi Marvel, dopo quelle dedicate ai Final Fantasyai Resident Evilalla saga di Tomb Raider, al franchise di Call of Duty e anche ai GTA.

Ovviamente, anche stavolta aspettiamo la vostra classifica personale nei commenti in fondo all’articolo!

7) Marvel's Guardian of the Galaxy

Pur non avendo forse un impianto di gioco assolutamente perfetto, e ripescando in parte alcuni difetti già presenti nel precedente Marvel's Avengers, Marvel’s Guardians of the Galaxy ha dalla sua tutto il fascino indiscusso di alcuni dei personaggi più amati di sempre tra quelli appartenenti all'universo Marvel, questo anche grazie ai film diretti da James Gunn che hanno permesso ai componenti dell'astronave Milano di entrare di diritto nel mito.

Parliamo infatti di un'avventura sparatutto in terza persona prodotto da Square Enix e sviluppato da Eidos Montréal dove il giocatore si ritrova a vestire i panni di Star-Lord, pronto a guidare la sua astronave da una missione scavezzacollo all’altra ovviamente per la salvezza dell'interno universo (il tutto grazie anche all'ausilio di armi iper-tecnologiche).

Marvel’s Guardians of the Galaxy è inoltre caratterizzato da dialoghi a scelta multipla, cosa questa in grado di rendere le avventure della gang di eroi spaziali ancora più bizzarra e surreale. Ciliegina sulla torta, la presenza di varie musicassette con la colonna sonora perfetta, tutte da ascoltare.

6) Marvel vs. Capcom 3 Fate of Two Worlds

Pur non essendo un gioco Marvel puro e semplice, Marvel vs. Capcom 3 Fate of Two Worlds è in ogni caso uno degli esempi più lampanti e riusciti di come proporre una vera e propria festa di eroi, non tradendone né lo spirito né l'essenza alla base. Il picchiaduro sviluppato da Capcom riesce infatti a fondere i personaggi Capcom con molti di quelli nati tra le pagine dei fumetti Marvel Comics. Il risultato, è un quinto capitolo di un franchise - quello della serie Marvel vs. Capcom - in grado di surclassare quasi tutti i precedenti tentativi.

Impostato in maniera del tutto simile rispetto a Tatsunoko vs. Capcom: Ultimate All Stars (del resto il director di entrambi i giochi è Ryota Niitsuma) Marvel vs. Capcom 3 Fate of Two Worlds presenta le stesse, frenetiche meccaniche di combattimento 3 VS 3, le quali - pur non avendo la pulizia di esecuzione di uno Street Fighter qualsiasi - riescono giocoforza a entrare nelle mente e nello spirito del giocatore.

Gran parte del fascino di Marvel Vs. Capcom 3 risiede infatti nella ricchezza e nella personalità dei numerosi personaggi e delle loro mosse speciali, queste ultime facili da memorizzare ma davvero complicate da padroneggiare. Il gioco ha ovviamente ricevuto anche una versione completa chiamata Ultimate Marvel vs. Capcom 3, ricca di alcuni bonus di un certo peso (inclusa la modalità di gioco "Heroes e Heralds", e altro ancora).

5) Marvel's Avengers

Prima di Marvel's Guardians of the Galaxy, sono stati i Vendicatori a dare ufficiosamente il via a una sorta di universo videoludico ispirato agli eroi della Casa delle Idee: pubblicato da Square Enix e sviluppato da Crystal Dynamics con la collaborazione di Eidos Montréal, Marvel's Avengers è infatti il primo titolo a basarsi espressamente sulle vicissitudini del gruppo di supereroi capitanati da Steve Rogers/Captain America. Pur strizzando l'occhio all'estetica dei vari film degli Avengers appartenenti al Marvel Cinematic Universe, il titolo ne prende comunque le distanze sia per quanto riguarda la trama che il look dei personaggi veri e propri. Thor, Bruce Banner, Natasha Romanoff e Tony Stark dovranno infatti affrontare la caduta dei Vendicatori, ponendo fine all'Era degli Eroi, da cui tutto avrà inizio.

Il gameplay della campagna per giocatore singolo, pur ponendo un forte accento sulla narrativa, è comunque quello classico degli action in terza persona, riuscendo quasi sempre a essere appagante, sebbene talvolta un tantino ridondante. L'ambizioso supporto post-lancio ha permesso al gioco di guadagnare un po' del terreno perduto, sebbene la community non ha mai veramente compreso alcune scelte tecniche del prodotto, incluse le meccaniche GaaS (ossia da Game as a Service) talvolta discutibili e non al passo coi tempi.

Dal lancio di Marvel's Avengers è ormai passato oltre un anno e, nonostante le numerose patch e contenuti aggiuntivi, Square Enix ha ammesso che il gioco di Crystal Dynamics è stata una mezza delusione (e che il modello di live service, di fatto, non ha funzionato come avrebbe dovuto).

4) Marvel's Spider-Man

L’amichevole Spider-Man di quartiere è sempre stato una garanzia di qualità per quanto riguarda film e videogiochi a tema: da anni l'Arrampicamuri è infatti al centro di alcuni tra i migliori videogiochi targati Marvel, spesso e volentieri ispirati alle pellicole apparse sul grande schermo, tanto che Insomniac Games ha ben pensato che i tempi erano maturi per proporre un titolo che andasse invece a imitare quanto fatto con la saga di Batman Arkham – vale a dire qualcosa di slegato da storie già esistenti ma che di base ampliasse la mitologia del personaggio traendo spunto dalle sue opere più celebri. Marvel’s Spider-Man nasce infatti come un open world in terza persona ambientato in una New York City assolutamente realistica e verosimile.

La storia si svolge in una timeline alternativa rispetto ai fumetti o ai vari film con Tom Holland: Peter Parker è infatti un ragazzo di 23 anni, preso dal proteggere la città dai criminali vestendo i panni dell'Amichevole Ragno di Quartiere. Quando non impegnato ad affrontare i cattivi tra le strade di New York, Peter è stagista presso il laboratorio di Otto Octavius, un geniale scienziato la cui carriera sembra però essere arrivata all'epilogo.

A ciò va a sommarsi il rapporto - ormai concluso - con al sua ex Mary Jane Watson, la quale sembra ormai aver deciso di abbracciare il suo ruolo di reporter a tempo pieno. Anche zia May sembra aver trovato una nuova ragione di vita collaborando con un ente benefico che fornisce assistenza ai senzatetto della città, sebbene una minaccia di ben altre proporzioni sia pronta a scuotere la tranquillità di ciascuno di questi personaggi.

Nota: l’episodio dedicato Miles Morales - uscito al lancio di PS5 - funge sia da spin-off che da sequel del precedente Marvel’s Spider-Man, visto che è possibile giocarlo anche separatamente senza per forza aver vissuto le avventure del capitolo precedente (cosa che resta in ogni caso assolutamente consigliata).

3) Marvel La Grande Alleanza

Marvel La Grande Alleanza - o Marvel Ultimate Alliance - è il primo, ottimo tentativo di dare vita a un action RPG incentrato su un gruppo (a scelta) di supereroi dei fumetti Marvel, intenti a salvare il mondo dalla minaccia del Dottor Destino, il quale ha deciso di mettere in piedi un esercito di supercriminali - noto con il nome neanche troppo rassicurante di Signori del male - con l'obiettivo neanche troppo sorprendente di conquistare la Terra. Captain America, Thor, Spider-Man e Wolverine sono solo alcuni dei 24 eroi - molti dei quali sbloccabili - che potremo impersonare nel gioco (in gruppi di quattro), con la possibilità di salire di livello come fosse proprio un tradizionale gioco di ruolo di matrice occidentale.

La Grande Alleanza si presenta infatti come una evoluzione di quanto visto nei precedenti X-Men Legends, mettendoci di fatto nel bel mezzo dell'azione di un vibrante hack & slash in cui dovremo fronteggiare orde di nemici, meglio se accompagnati da più giocatori. Sì, perché nonostante la possibilità di comandare uno dei quattro componenti del team - con gli tre mossi dalla CPU - sarà possibile in ogni momento cambiare il personaggio controllato, oppure dare in mano a un amico la possibilità di affrontare l'intera avventura fianco a fianco. La serie è arrivata da poco al terzo capitolo, Marvel La Grande Alleanza 3 - L'Ordine Nero, sviluppato da Team Ninja e distribuito da Nintendo in esclusiva per Switch.

2) X-Men Le Origini Wolverine

Può un film piuttosto mediocre diventare un videogioco assolutamente brillante? Sì, e la risposta è proprio il tie-in di Wolverine. La storia di X-Men Le Origini Wolverine segue infatti quella del film, ma si prende alcune libertà narrative assolutamente riuscite nell'ottica generale: nel gioco saremo chiamati a indagare il passato di Logan, con un occhio di riguardo alle sue missioni in Africa.

A quei tempi Wolverine aveva ancora il suo scheletro umano ed era alla ricerca del meteorite contenente l'Adamantio, ossia il prezioso e potentissimo metallo in grado poi di trasformarlo nell'Arma X che tutti abbiamo imparato a conoscere. Straziato dalla morte della sua amata Kayla Silverfox, Logan dovrà poi affrontare alcuni dei più temibili avversari, tra cui William Stryker (colonnello dell'esercito che formava la Squadra X) e il Dottor Bolivar Trask (creatore delle sentinelle).

Un sistema di combattimento davvero appagante (e che non dice no a sequenze decisamente violente e sanguinose) potrebbe sembrare un tantino ripetitivo, se non fosse per la presenza di alcune sezioni legate all'esplorazione e alla risoluzione di semplici enigmi ambientali in grado di spezzare il ritmo. Il titolo aggiunge inoltre livelli inediti, nemici e boss non presenti nei film, ma che i fan del mutante artigliato non mancheranno di notare prima di subito.

Pur trattandosi ormai di un gioco "vecchio" appartenente alle generazioni PS3 e Xbox 360, l’ uso di Unreal Engine metteva in mostra scenari affascinanti e complessi, così come la resa e le animazioni di Logan e compagni (incluso l'effetto di guarigione delle ferite in tempo reale del protagonista) sono davvero ottimi ancora oggi. Considerando il livello medio dei tie-in proposti in passato, specie quelli dedicati gli Uomini X, un titolo come X-Men Le Origini Wolverine è stato la proverbiale manna dal cielo, in un'epoca in cui i giochi tratti dai personaggi dei fumetti non erano certo all'ordine del giorno.

1) Spider-Man (2000)

Ci sono giochi che riescono a entrare così tanto nell'immaginario collettivo, vuoi per il periodo storico in cui sono usciti, vuoi per la loro indubbia qualità, che anche dopo oltre 20 anni riescono ancora a farsi volere bene da una legione di giocatori e appassionati. Spider-Man, uscito originariamente nel lontano settembre 2000 sulla prima PlayStation e GameBoy Color, e in seguito anche su Nintendo 64, SEGA Dreamcast e PC, è sicuramente uno di questi, meglio ancora per il fatto di essere legato a doppio filo a un personaggio come l'Arrampicamuri dei fumetti Marvel.

Prodotto da Activision e sviluppato dallo studio Neversoft (lo stesso team autore di Tony Hawk’s Pro Skater, chiuso nel 2014) il gioco di Spider-Man a 32-bit riuscì a ottenere ai tempi valutazioni da parte della critica davvero straordinarie, soprattutto per quanto riguarda la versione console.

Il successo di Spider-Man fu dato in primis dalla possibilità di impersonare davvero l'Uomo Ragno come mai prima d'ora nel mondo dei videogiochi, con tanto di possibilità di spostarsi a forza di ragnatele tra un grattacielo e l’altro. L'avventura ripescava anche alcuni dei più celebri villain dell'universo di Spidey, incluso Venom, con inoltre alcune licenze poetiche davvero niente male (incluso il boss finale, nato dalla fusione tra Carnage e Doc Ock).

Picchiare i criminali, salvare gli innocenti e volteggiare tra i palazzi era un'emozione unica, sebbene la limitata memoria delle piattaforme dell'epoca non permise di dare sfogo a un’ambientazione davvero vasta e "aperta" come invece accaduto diversi anni dopo, grazie ai primi titoli free roaming dedicati a Spider-Man.

La storia, poi, grazie al fatto di essere divisa in veri e proprio albi virtuali con tanto di copertina, riuscì a imprimere nella memoria dei giocatori uno dei titoli più accurati e "fumettosi" tra quelli dedicati all'Amichevole Ragno di Quartiere. Ciliegina sulla torta: la voce narrante del gioco di Stan Lee, creatore dell'Uomo Ragno nonché della stragrande maggioranza di supereroi Marvel, scomparso il 12 novembre del 2018 e ancora oggi pianto da tutti i lettori dei fumetti di tutto il mondo.

Spider-Man ricevette anche un sequel, Spider-Man 2 Enter Electro, il quale non riuscì purtroppo a bissare né il successo né il clamore del capitolo originale (oltre ad essere sviluppato da un team differente, ossia i Vicarious Visions).

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