Activision sta lavorando duramente per liberarsi dei cheater su Call of Duty Warzone: un problema che la compagnia ha preso molto seriamente.
Vi ricordiamo infatti che appena un mese fa, la software house aveva bannato ben 60.000 persone da Warzone in una sola settimana.
Un contributo importante all'ondata di ban è stato dato anche dall'attrice di Mara, che si è accorta durante una sua partita in streaming di alcuni imbroglioni e li ha segnalati prontamente.
Come riportato da PC Gamer, i ban su Call of Duty Warzone non sono certo finiti qui ed è arrivata una nuova ondata di sospensioni permanenti dal servizio.
Raven Software ha infatti comunicato l'implementazione di un nuovo aggiornamento al software anti-cheat di Warzone, che si spera riesca a frenare maggiormente questi spiacevoli incidenti.
Non solo, ma anche confermato ai colleghi di PC Gamer che gli account bannati in seguito agli ultimi controlli sono stati oltre 30.000: numeri impressionanti, soprattutto dopo averli sommati alle ondate delle ultime settimane.
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Sembra che alcuni di questi ban siano stati causati dall'abuso dello stim glitch, una meccanica che può consentire ai giocatori di restare all'interno della nube tossica all'infinito.
La speranza è ovviamente quella che gli sviluppatori riescano a frenare definitivamente i cheater, che con le loro azioni rovinano l'esperienza di gioco a tutti gli altri.
Senza imbrogliare, un quartetto è riuscito recentemente a battere il record complessivo di uccisioni in una sola partita con numeri davvero incredibili.
Altri giocatori si stanno invece ingegnando nella ricerca di armi che possano fare la differenza: negli ultimi giorni è stato rivalutato tantissimo il JOKR, in grado di spazzare intere squadre da solo.
L'evento invece sicuramente più atteso è la nuclearizzazione di Verdansk: sarebbe finalmente emersa la data definitiva in cui la mappa verrà spazzata via.
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