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Pro
- Precisione dell’audio posizionale che offre un vantaggio competitivo nei giochi.
- Subwoofer potente e sistema capace di creare un’esperienza immersiva e cinematografica.
- Ottimo rapporto qualità-prezzo considerando performance in-game e impatto sonoro.
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Contro
- Mancanza di ingresso HDMI diretto per console o PC, riducendo la flessibilità.
- Assenza di funzionalità smart e Wi-Fi, limitando l’uso multimediale oltre il gaming.
- Sistema poco portabile o adattabile a postazioni di gioco multi-dispositivo.
Il Verdetto di SpazioGames
Nei videogiochi il commento sonoro, gli effetti e la musica hanno un ruolo centrale da sempre. Non vi citerò i suoni degli anni ‘90, come in Monkey Island o Alone in The Dark, ma allora come oggi l’audio rende i giochi più immersivi, più coinvolgenti e più belli.
A volte un suono può persino dare un vantaggio tattico se permette di percepire ciò che altri giocatori non sentono.
In un mercato pieno di soundbar che promettono un surround “virtuale”, Sony propone il BRAVIA Theatre System 6, un sistema 5.1 con diffusori fisici che punta tutto sulla sostanza. L’abbiamo testato per capire se fosse davvero l’arma segreta dei gamer.
Installazione e setup
Dentro la confezione troviamo una soundbar, due satelliti posteriori, un ricevitore wireless per i satelliti e un subwoofer potente. L’installazione è rapida, ma c’è una regola fondamentale: il subwoofer è il vero cervello del sistema, con il cavo HDMI eARC del TV collegato a esso. Questo vincola il posizionamento della cassa dei bassi.
Un’altra limitazione è l’assenza di HDMI-in: PS5, Xbox Series X o PC devono passare prima dal televisore. Non è un problema per la maggior parte degli utenti, ma chi cerca la minima latenza audio e formati non compressi troverà questo difetto significativo.
Il BRAVIA Theatre System 6 eccelle nei giochi. Nei FPS competitivi, grazie ai diffusori posteriori fisici, l’audio posizionale è chirurgico. In Call of Duty o Apex Legends percepire la direzione dei passi nemici diventa istintivo: un vero vantaggio tattico, un “wallhack” sonoro che le soundbar virtuali possono solo sognare.
Nei giochi open world e RPG, l’effetto immersivo è totale: Elden Ring o Cyberpunk 2077 prendono vita grazie all’audio ambientale e al subwoofer che enfatizza i momenti più concitati.
Nei giochi d’azione e di corse, il rombo dei motori in Gran Turismo 7 è viscerale e le esplosioni in God of War impattano con basse frequenze controllate, senza impastare il suono.
Il sistema supporta Dolby Atmos e DTS:X, ma l’altezza è virtuale. Fondamentale per i gamer è la precisione del campo sonoro orizzontale, impeccabile nel BRAVIA Theatre System 6.
L’assenza di Wi-Fi e funzioni smart riduce distrazioni e costi superflui. Il Bluetooth, comunque, permette di ascoltare musica o podcast tra le sessioni di gioco.
Parlando ancora di installazione e connettività, il BRAVIA Theatre System 6 mostra un approccio rapido ma al contempo controverso. In pochi minuti si può avere tutto pronto per l’uso, senza difficoltà apparenti, grazie a un setup intuitivo che collega la soundbar, i satelliti posteriori e il subwoofer.
Tuttavia, il sistema è costruito attorno a un’architettura in cui il subwoofer funge da vero e proprio hub, un dettaglio che può risultare scomodo se si cerca massima flessibilità. La mancanza di un ingresso HDMI-in diretto per le console si rivela un ostacolo non trascurabile: in un’epoca in cui ogni millisecondo di latenza può fare la differenza, costringere il segnale a passare prima dal televisore rappresenta un compromesso che può pesare in maniera significativa su una postazione da gioco moderna.
Immersività e qualità audio
Passando all’immersività e all’impatto sonoro, il sistema mostra il suo vero volto. Il subwoofer, potente e controllato, è in grado di trasformare anche la più ordinaria sessione di gioco in un’esperienza cinematografica completa. Si percepiscono vibrazioni profonde e precise che non solo aggiungono peso alle esplosioni, ai motori e agli effetti ambientali, ma creano anche quella sensazione di bolla sonora avvolgente, capace di inglobare completamente il giocatore nel mondo digitale.
Ogni titolo, dagli FPS agli open world, beneficia di questa cura audio, proprio quanto il sistema riesca a coinvolgere e affascinare chi gioca, rendendo ogni dettaglio sonoro un tassello di immersione fondamentale.
Il vero punto di forza del BRAVIA Theatre System 6 è il vantaggio competitivo offerto dall’audio posizionale. Il 5.1 fisico non si limita a riprodurre i suoni in maniera spaziale, ma li localizza con una precisione quasi chirurgica. Sentire la direzione esatta di passi, colpi e movimenti nemici non è solo un piacere per le orecchie: è un vero e proprio vantaggio tattico, un “wallhack” sonoro che può fare la differenza nelle sessioni più competitive.
In questo ambito, i sistemi con surround virtuale possono solo sognare di raggiungere la stessa accuratezza, e il punteggio di 96 su 100 testimonia quanto questo elemento renda il sistema non solo un complemento, ma un vero strumento da gioco.
Infine, il rapporto qualità-prezzo del BRAVIA Theatre System 6 è sorprendentemente alto. In un mercato dove molti dispositivi promettono effetti spettacolari senza mantenerli, questo sistema fisico si distingue non solo per il vantaggio competitivo reale che offre, ma anche per la capacità di trasformare ogni partita in un’esperienza immersiva.
A questo prezzo, è praticamente impossibile trovare un altro sistema in grado di unire precisione tattica, potenza sonora e dettaglio immersivo in maniera così convincente. Per chi considera l’audio come una componente fondamentale del gioco, il valore del BRAVIA Theatre System 6 è semplicemente altissimo, e il punteggio di 88 su 100 riflette una soddisfazione complessiva che supera gran parte delle alternative presenti sul mercato.
L'upgrade audio che cercavi?
Sì, il Sony BRAVIA Theatre System 6 fa suonare i giochi alla grande, ma è un prodotto per specialisti. Non è un sistema audio per tutti, ma un pezzo di hardware potentemente focalizzato su un unico obiettivo.
Il compromesso è chiaro: si rinuncia alla versatilità di connessione e alle funzioni smart in cambio di una performance audio in-game che, a questo prezzo, ha pochissimi rivali. L'impatto, l'immersività e soprattutto la precisione dell'audio posizionale sono di un altro livello rispetto alle soundbar tradizionali.
A chi lo consigliamo? Al giocatore, specialmente su console, che gioca in salotto e vuole il massimo coinvolgimento e un reale vantaggio competitivo. Se per voi l'audio è una componente fondamentale del gameplay e siete disposti a perdonare la mancanza di un ingresso HDMI extra, allora avete trovato l'upgrade che stavate cercando.