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Pro
- Un porting tecnicamente incredibile.
- Funzionalità di Nintendo Switch 2 implementate benissimo.
- Il gioco non è stato tagliato o ridotto...
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Contro
- ... ma i suoi difetti non cambiano rispetto alla versione originale.
- Qualche sbavatura tecnica qua e la.
Il Verdetto di SpazioGames
Informazioni sul prodotto

- Sviluppatore: Ubisoft Massive
- Produttore: Ubisoft
- Distributore: Ubisoft
- Piattaforme: PC , PS5 , XSX , SWITCH2
- Generi: Action Adventure
- Data di uscita: 30 agosto 2024, 4 settembre 2025 (Switch 2)
Quando Ubisoft annunciò che Star Wars: Outlaws sarebbe arrivato anche su Nintendo Switch 2, lo ammetto senza girarci intorno: rimasi perplesso, quasi incredulo.
Ok, Cyberpunk 2077 (qui la nostra recensione) mi ha lasciato letteralmente esterrefatto in merito al potenziale della nuova console di Nintendo, se messa in mani sapienti, ma ricordavo bene i porting non sempre riuscitissimi che avevano segnato la storia della prima Switch, oltre che la versione ricca di imperfezioni di Hitman per Switch 2.
Per questo, davanti ai primi trailer della versione di Outlaws per Switch 2, che mostravano un comparto grafico palesemente più scarso rispetto alle edizioni per console e PC, pensai che si trattasse di un’altra mossa commerciale, fatta per raggranellare qualche giocatore in più, piuttosto che un'operazione curata e di qualità.
A quanto pare, fortunatamente, mi sbagliavo di brutto, visto che Outlaws per la console Nintendo è un gran bel titolo.
In una galassia lontana lontana, ma su Switch 2
Non mi piace farmi trascinare dall’entusiasmo, ma una volta avviata la mia copia, ho dovuto ammettere che mi sono trovato davanti non soltanto un porting funzionante, ma un versione impressionante, che tanto quanto Cyberpunk 2077 ha rimesso in discussione le mie aspettative su ciò che la nuova console Nintendo potrà offrire in futuro.
Sia chiaro, non stiamo parlando di una resa identica a quella garantita dalle console più potenti. Outlaws su Switch 2 ha inevitabilmente i suoi compromessi visivi, e sarebbe errato fingere il contrario.
La qualità delle texture non regge il confronto diretto con PS5 o Xbox Series X|S, e lo si nota soprattutto nei dettagli dei capelli di Kay Vess, che a volte sembrano scomporre il modello in filamenti disordinati, o negli effetti di fumo, che si riducono a una pioggia di particelle "tagliate con l'accetta".
Mi è capitato di osservare pop-in nelle ombre e nelle geometrie, specialmente entrando e uscendo rapidamente da aree più complesse, mentre la vegetazione soffre di una definizione ridotta che, su schermi di grandi dimensioni, appare molto evidente.
Eppure, e qui sta il punto, nonostante questi limiti, il gioco mantiene un’identità visiva coerente e, soprattutto, riesce a risultare fluido in ogni frangente, persino più del tanto acclamato Cyberpunk 2077 per Switch 2.
Ovvio, non si esce dalla sfera dei 30 fps, ma al netto di questo compromesso, più che comprensibile, non mi sono mai sentito privato dell’immersione offerta dall'open world di casa Ubisoft e, anzi, più di una volta mi sono ritrovato a dimenticarmi di star giocando su una console portatile.
Il vero asso nella manica di questo porting è rappresentato dal ray tracing, sì, avete letto bene: ray tracing attivo e perfettamente funzionante su Nintendo Switch 2.
Vederlo in azione è quasi straniante, perché persino console più muscolose devono sudare per integrarlo senza compromessi in termini di prestazioni, mentre qui l’implementazione è stata gestita con estrema intelligenza, anche grazie alla possibilità di sfruttare le tecnologie di upscaling di NVIDIA.
L’illuminazione dinamica e i riflessi sulle superfici donano agli ambienti una vivacità rara, che amplifica il coinvolgimento e riduce la distanza rispetto alle edizioni per console next-gen.
Il tutto, mi ripeto, gira stabilmente a 30 fotogrammi al secondo per la quasi totalità del tempo. Si avverte giusto qualche minimo calo lo si avverte nelle zone cittadine più affollate o durante il passaggio dall’atmosfera allo spazio, ma sono episodi talmente sporadici, e presenti solo in modalità "docked" da risultare inesistenti.
La risoluzione di base è di 720p, sapientemente upscalata dal DLSS per raggiungere i 1080p sullo schermo di Switch 2 e 1440p in modalità docked. L'unica vera sbavatura la si percepisce in modalità "docked" dove la risoluzione raggiunta tramite il DLSS, per quanto accettabile anche su uno schermo 4K, rende maggiormente evidenti i compromessi grafici.
Se la parte tecnica mi ha convinto, quella ludica non si discosta da quanto già narrato nella nostra precedente recensione. Per completezza, e a scanso di equivoci, vi confermo che Outlaws è il gioco completo, intatto in ogni sua sfaccettatura.
Dalla lunga campagna principale, che si attesta sulle 30-40 ore, alle missioni secondarie che possono estendere l’avventura di almeno altre venti. Nulla è stato tagliato o ridotto, e anzi l’esperienza beneficia di funzioni pensate proprio per la console Nintendo.
L’HD Rumble restituisce con precisione gli impatti dei blaster, lo speeder vibra sotto le mani come un volante sgangherato, i controlli di movimento sono integrati con naturalezza e il touchscreen permette di gestire rapidamente inventario e mappa.
A queste aggiunte si sommano: il cross-save (ottimo per chi deciderà di giocarci anche in mobilità mantenendo il proprio salvataggio), un sistema di checkpoint molto generoso e una gamma completa di funzioni di accessibilità.
Non è nemmeno richiesto un account Ubisoft per giocare offline, e con uno spazio su disco sorprendentemente contenuto, appena 20.2 GB, il download risulta più leggero di molti altri titoli tripla A usciti per Switch 2.
Quindi, com'è?
Al netto delle controversie sulle Game Key Card (che spero prima o poi vedranno la fine con una soluzione definitiva da parte di Nintendo), Star Wars: Outlaws è un trionfo di ottimizzazione.
Si tratta di un piccolo miracolo tecnico che consegna nelle mani dei fan di Star Wars su Switch 2 la possibilità di vivere l’avventura targata Ubisoft senza rinunciare alla portabilità e con dei compromessi totalmente tollerabili.