Bethesda, parla il fondatore: se una cosa è di Microsoft, non può averla Sony

Il fondatore di Bethesda spiega perché la manovra di Microsoft, secondo lui, porterà vantaggi ai giocatori, anche a quelli non su Xbox

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La storica acquisizione di ZeniMax Media, di cui è parte anche Bethesda Softworks, non smette di far parlare di sé. La mossa di Microsoft, infatti, ha portato all'arco del mondo Xbox delle frecce da non sottovalutare, che potrebbero rappresentare delle risorse magnetiche per il pubblico che si avvicina alla next-gen, e che a partire da Doom Eternal diventeranno opere di richiamo per l'abbonamento Xbox Game Pass.

A tal proposito si è espresso anche Christopher Weaver, fondatore originale di Bethesda, che si è detto certo che da questa operazione uscirà solo un vincitore: i giocatori.

Un'acquisizione interessante sia per Xbox che per Bethesda

Ai microfoni di Inverse, come citato dai colleghi del sito VGC, Weaver ha spiegato di ritenere molto interessante questo passaggio di Bethesda sotto l'egida di Microsoft: «con questa mossa, Microsoft rende più profonda la sua offerta all'istante, con una delle compagnie nel mondo del gaming che ha più esperienza di sempre – e in un momento storico in cui il gaming è al suo picco massimo. Dal canto suo, Bethesda ottiene il beneficio di poter concentrare la sua forza creativa su software che possano rimpolpare la proposta di Microsoft» ha ragionato Weaver.

Secondo il fondatore di Bethesda, il tempismo dell'annuncio non è stato casuale: Xbox ha lasciato spazio a Sony e, poco prima dell'apertura dei pre-ordini di Xbox Series X|S, ha voluto rivelare il compimento della grande manovra. Il motivo, per Weaver, è molto chiaro:

C'è solo un certo numero di creatori di giochi AAA che abbiano un certo profilo. Quello che è di proprietà di Microsoft, non può essere di Sony. Ci sono diversi gradi in merito a ciò che una consolidata partnership tra può parti può portare, ma ovviamente il banco di prova sarà la qualità dei prodotti che saranno generati con il passare del tempo.

Chi vince con una Xbox così agguerrita? Gli utenti

Per Weaver, la posizione strategica di Sony sul mercato e una Microsoft così agguerrita per il futuro di Xbox, al punto da spendere $7,5 miliardi per mettersi in casa Bethesda, incoroneranno come vincitori i giocatori.

Nelle parole del dirigente:

Fu l'acquisizione di Bungie a giocare un ruolo fondamentale nel successo della prima Xbox. In base a come Bethesda riuscirà già nel breve termine ad arricchire l'offerta di Microsoft, sospetto che quest'ultima stia guardando tra i suoi manuali per ripetere una delle sue migliori operazioni [quella Bungie, ndr].

Se questa strategia fosse vincente, sarebbe una contro-mossa brillante verso Sony, e utenti di tutto il mondo sarebbero i grandi beneficiari di questo accordo. Gli auguro tutto il meglio.

Vi ricordiamo che Microsoft si sta già adoperando per portare i titoli Bethesda nel suo Xbox Game Pass, un abbonamento che per 9,99€ mensili consente di accedere on demand a un'ampia libreria di oltre cento videogiochi, su PC o su Xbox One. Tra questi, figurano fin dal day-one anche le produzioni della stessa Microsoft – in un modello che, per lei, Sony ha definito «non sostenibile» dal punto di vista economico.

In merito al fatto che divengano o meno esclusive Xbox, Phil Spencer ha anticipato che sarà deciso caso per caso su che piattaforme portare le future produzioni Bethesda. Ghostwire Tokyo Deathloop, invece, onoreranno gli accordi già in essere con Sony per l'esclusività a tempo su PlayStation 5.

Avete già letto che anche EA aveva tentato di acquisire Bethesda Softworks? E avete visto le immagini trapelate del misterioso Starfield?

Se volete abbonarvi a Xbox Game Pass per spolpare la libreria di titoli offerta da Microsoft, vi raccomandiamo di approfittare dei prezzi di Instant Gaming.