Green screen per streaming | I migliori del 2022

Quali sono i migliori green screen per streaming? Vediamo la nostra selezione, per la vostra postazione dedicata alle live videoludiche.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Abbiamo già affrontato, sulle nostre pagine, il tema di come iniziare ad allestire una propria postazione per dedicarsi allo streaming di videogiochi. Così, dopo avervi raccontato quali sono le migliori schede di acquisizione – indispensabili per mostrare su schermo il gameplay –, dopo aver visto quali sono le migliori soluzioni per videocamere e webcam, e dopo avervi suggerito i migliori microfoni e le migliori ring light, passiamo a dispositivi che rendono ancora più professionali le vostre dirette.

Oggi parliamo dei migliori green screen per lo streaming: si tratta, per chi non lo sapesse, dei teli verdi che permettono di "bucare" lo sfondo durante la propria diretta, facendo in modo che la vostra figura emerga da uno sfondo trasparente e rendendola perfettamente integrata all'immagine del gioco, senza rubare spazio. In pratica, se la vostra webcam cattura un'immagine rettangolare, un green screen alle spalle vi permette di scontornare la vostra figura, mettendovi in sovrimpressione al gameplay in modo professionale, pulito e molto gradevole alla vista.

Ci sono svariati motivi per cui si potrebbe voler usare un green screen: il primo è per occupare meno spazio sul gameplay. Un'inquadratura rettangolare copre molta più immagine di gioco (inutilmente) rispetto alla sola figura dell'utente che gioca, seduto sulla sua sedia. Inoltre, è uno strumento professionale che denota un certo tipo di cura per il vostro canale.

Se, insomma, siete dei perfezionisti impazienti di far fare un salto di qualità alle vostre live, vediamo quali sono i migliori green screen per lo streaming che trovate sul mercato.

I migliori green screen per streaming

Elgato Green Screen

Semplicemente il migliore

Se non avete problemi di budget e non vi spaventa fare un piccolo investimento, la soluzione proposta dal green screen di Elgato è semplicemente la migliore. Pensato specificamente per i videogiocatori e per lo streaming (mentre molti altri sono pensati per gli studi fotografici), questo telo verde arriva all'interno di una solida e robusta custodia dentro alla quale è arrotolato. Vi basta semplicemente tirare la maniglia per estenderlo e fare in modo che rimanga in posizione dietro di voi, senza dovervi preoccupare di pieghe, di doverlo stirare, di dover applicare nessuna molletta. È semplicemente un rotolo in ottimo tessuto che posizionate a piacimento e calate quando avete finito. Pratico, professionale, ordinato, pulito, difficile da battere. L'unico limite è per coloro che vogliono un telo che si anche largo, oltre che alto, ma in quel caso parliamo di usi diversi dallo streaming di videogiochi, in cui invece la soluzione di Elgato è maestra.

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Sfondo fotografico verde green screen

Tutto quello che serve per streammare

Molto più economica, sicuramente, la soluzione che propone uno sfondo fotografico verde con un kit completo: con il vostro acquisto portate a casa anche uno stand regolabile a cui appendere il vostro telo servendovi dei tre morsetti inclusi all'interno della confezione. Il green screen è lavabile in lavatrice (nella confezione sono inclusi anche quello bianco o nero, per ogni evenienza) ed è molto resistente, per cui non dovete temere che perda colore nel tempo, rovinando il vostro chroma key. Una soluzione solida e affidabile, da vero e proprio studio fotografico, ideale soprattutto per chi non ha problemi di spazio e può montarla e lasciarla in posizione – in modo da non dover risistemare i supporti, il telo e i morsetti per ogni nuova live, il che vi farebbe perdere un bel po' di tempo.

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Neewer Chroma Key

Pratico e per niente ingombrante

Sicuramente molto meno ingombrante e più pratica è la soluzione proposta dal Neewer Chroma Key: questo telo verde (ma anche blu, se preferite, che funziona allo stesso modo, a patto che non abbiate gli occhi di quel blu, e in caso complimenti, o non indossiate qualcosa di blu), molto leggero, è completamente pieghevole, quindi potete riporlo senza la paura che si stropicci e che si rovini, in modo da non occupare spazio nella vostra stanza mentre non siete in live. Potete disporlo appendendolo a un apposito cavalletto (non incluso), in modo che penda dietro di voi mentre giocate. È una soluzione che richiede di avere l'inquadratura vicina (le misure sono 1,5x2m) per evitare che dello sfondo entri nella vostra scena, ma a parte questo è molto comoda e affidabile per chi vuole fare le cose con praticità e senza l'ingombro di un vero e proprio set per il green screen.

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Kuro-Sagol Green screen da sedia

Più pratico di così!

Se state cercando una soluzione ancora più pratica di quelle proposte in precedenza, dovreste orientarvi sul green screen pensato da Kuro-Sagol, che di fatto permette di avere un green screen nella propria sedia. Se le altre proposte sono adattabili, entro certi limiti, anche a chi vuole fotografare usando un chroma key, in questo caso parliamo di una pensata specificamente per lo streaming di videogiochi: utilizzando le due fasce fornite nel green screen, potete infatti applicare il telo al dorso della vostra sedia, facendo in modo che riempia lo sfondo e che possiate quindi "bucarlo" attraverso il vostro computer. Oltretutto, è una soluzione molto rapida da applicare, quindi raccomandata sia a chi ha poco spazio, sia a chi non ha intenzione di ingegnarsi con morsetti e cavalletti prima di ogni live.

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Neewer green screen con aste flessibili

Leggero e facile da montare

Un'altra proposta molto pratica è quella rappresentata dal green screen Neewer con aste flessibili: parliamo di un telo verde (o blu) di misura 100x140 cm, che grazie ai fori agli angoli è possibile stendere comodamente senza dover usare morsetti o altri ingombri. Vi basta, infatti, applicare le aste a croce incluse nella confezione, che terranno il green screen steso e in posizione. Per sistemarlo avete poi necessità di uno stand, non incluso (ne trovate facilmente su Amazon, la testa da applicarci sopra per il collegamento arriva compresa nel green screen), ma il prezzo davvero economico di questa soluzione non rende certo un problema il fatto di dover poi acquistare a parte un cavalletto. Rapido da montare, questo green screen rappresenta una soluzione ingegnosa (che si può disporre anche in orizzontale, volendo) a un prezzo molto accessibile.

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Come scegliere il miglior green screen per lo streaming

Come dicevamo in apertura, l'idea di usare un green screen per i propri streaming è prima di ogni altra cosa una rincorsa al perfezionismo, giustamente: potete, è chiaro, continuare a streammare videogiochi anche senza lo sfondo trasparente che vi scontorni mentre comparite in sovrimpressione sul gameplay, ma l'effetto dato dal green screen è molto gradevole e professionale.

Vediamo allora, se siete nuovi di questo mondo, quali sono le cose di cui tenere conto quando scegliete il green screen migliore per le vostre esigenze.

Ma come si usa un green screen?

Per prima cosa, per procedere nella scelta è necessario capire come funzioni questa tecnologia. Il green screen – attraverso il chroma key, ossia l'identificazione di un colore chiave – permette al vostro software, che può essere quello da cui streammate o quello che usate per il video montaggio di gameplay in differita, di riconoscere un colore specifico e di individuarlo come trasparente.

È importante che questo colore sia molto ben definito e che non sia uguale a uno che avete addosso: se, ad esempio, avete degli occhi irrealmente verdi, non puntate un green screen ma un blue screen, perché il software finirebbe con il rendere trasparenti anche i vostri occhi. Allo stesso modo, con un green screen alle spalle è necessario non indossare niente di anche solo vicino al verde che avete di sfondo: il software, infatti, individua come colore chiave uno spettro più o meno vicino di sfumature rispetto al pantone che gli avete indicato (selezionabile liberamente).

In sintesi, quindi, vi basterà sistemarvi un green screen alle spalle ed evitare di indossare qualcosa di verde per potervi scontornare senza difficoltà con l'ausilio dei software sul vostro computer, comparendo in modo per niente ingombrante e professionale nelle vostre dirette di gameplay o nei vostri video di giocato su YouTube.


Tipo di supporto

Come abbiamo visto, ci sono diverse tipologie di supporto per sistemare un green screen. Qua, quello che dovete valutare è soprattutto il tempo che avete a disposizione, oltre che lo spazio. Un green screen arrotolabile, come quello di Elgato, consente ad esempio, di installare il tutto in pochissimi secondi, senza tenere alcun ingombro in giro per la stanza mentre magari non siete in diretta.

Di contro, se avete tanto spazio potete valutare un green screen che, come in un set fotografico, si affidi a cavalletti e morsetti. Se ne avete poco, potete optare ugualmente per questa soluzione, ma dovrete smontarla e rimontarla prima di ogni diretta: una perdita di tempo che difficilmente, nel lungo corso, riuscirete a giustificare e che potrebbe scoraggiarvi dal mettervi all'opera – con in mente l'idea di dover rimontare ogni volta tutto quanto daccapo.

Ci sono anche altre soluzioni, un po' più spartane ma sicuramente efficaci per risparmiare tempo, come green screen che è possibile appendere a un qualsiasi supporto, con quindi giusto l'ingombro di un treppiede e nessun morsetto dietro cui impazzire, o altre che addirittura permettono di applicare il telo al dorso della propria sedia.

La priorità, insomma, è capire se volete qualcosa che rimanga sempre in posizione o qualcosa da applicare sempre all'occorrenza, in base a tempo e spazio su cui potete contare: se la risposta è la seconda, valutate i green screen che si possono installare in pochi secondi, anche se magari in diversi casi, proprio per via della loro praticità, possono costare qualcosa in più.


Il materiale del telo è importante

Sempre nell'ottica del tempo che avete a disposizione, ricordatevi di tenere conto anche del tipo di tessuto del vostro prossimo green screen. Alcune proposte sono infatti realizzate con materiale che non mostra segni di pieghe (a costo di non essere flessibili), quindi non dovete preoccuparvi di stirarlo, considerando che spesso le pieghe formano delle ombre che causano delle problematiche al chroma key.

Altre, molto più morbide, sono in vero e proprio tessuto, il che significa che se per riporlo lo piegate, la volta successiva mostrerà tutte le pieghe quadrettate: niente paura se comunque avete un'illuminazione decente sul green screen, che non gli permette di creare delle zone d'ombra significative. In caso contrario, potreste passare un brutto quarto d'ora a cercare di scontornarvi correttamente nel software.


Blu o verde?

Visti i discorsi fatti in apertura, ha anche senso chiedersi se per sé sia più adatto un pannello verde o un pannello blu. Come anticipavamo, dipende molto dalle vostre esigenze. In genere, evitate un green screen se:

  • Avete addosso qualcosa di verde (t-shirt, gioielli, smalto, trucco)
  • Avete i capelli verdi
  • Avete gli occhi molto (molto, sottolineiamo, perché il colore del green screen è estremamente saturo) verdi.

In alcuni casi, se avete un colorito non estremamente vivace (come la sottoscritta) una tolleranza troppo ampia sul green screen potrebbe cercare di bucare anche il vostro incarnato: in quel caso, potete abbassare un po' la tolleranza per evitare che succeda e, magari, aiutare la cosa utilizzando delle luci calde per la vostra scena, anziché delle luci fredde che la accentuerebbero.

Scegliete invece un green screen e non un blue screen per i motivi opposti, ossia se:

  • Avete addosso qualcosa di blu (t-shirt, gioielli, smalto, trucco)
  • Avete i capelli blu
  • Avete gli occhi molto blu (vale il discorso di prima, perché il colore del blue screen è a sua volta estremamente saturo, quasi innaturale).


Mi serve davvero un green screen?

Considerando che state facendo un piccolo investimento, fatevi ovviamente questa domanda. Come anticipavamo in apertura all'articolo, ci sono vari motivi per cui può valere la pena avere un green screen. Proviamo ad elencarne diversi, per vedere se potete rientrare in questi casi.

  • Se streammate video gameplay. In questo caso, poter contare su un green screen fa in modo che la vostra presenza in sovrimpressione occupi meno spazio possibile, lasciando solo la vostra figura in evidenza e senza occupare spazio inutile con lo sfondo della vostra stanza – che magari nemmeno vi piace.
  • Se non vi piace il vostro sfondo e realizzate video/live di qualsiasi genere, comprese le chiacchiere in cui siete a tutto schermo. Molti non amano lo scenario in cui si trovano a riprendere, per questo preferiscono installare un green screen e applicare in digitale uno sfondo simulato, di qualsiasi tipo. Se ben gestita, la cosa restituisce dei risultati davvero gradevoli, in altri può essere molto artificiosa.Per i perfezionisti, è anche vero che è difficile con un green screen replicare lo splendido effetto di sfocatura sullo sfondo che raggiungereste, invece, inquadrando per un video la vostra stanza/ufficio e utilizzando una lente dall'apertura focale generosa (anche di 1.7 o 1.8), come vedete ad esempio nei miei video su SpazioGames. Provare a ricreare questo effetto sfumando un'immagine in green screen sarebbe artificioso e non sempre gradevole.
  • Se avete bisogno di uno sfondo specifico per un vostro format. Ad esempio, se commentate delle notizie sui videogiochi e avete bisogno che lo sfondo sia in tema con la notizia che state discutendo il green screen è un'ottima soluzione. Potete fare lo stesso anche se, ad esempio, in live commentate dei contenuti o fate delle reaction: potete sistemare a tutto schermo quello che dovete commentare, applicando poi la vostra immagine in sovrimpressione con il chroma key per occupare meno spazio possibile. Anche in questo caso, come per i gameplay, una soluzione pulita e professionale.