Pokémon, ci sono 65.535 giochi "nascosti" che non vedremo mai

Game Freak aveva in serbo un bel po' di versioni di Pokémon differenti, ma Miyamoto le bloccò tutte all'epoca dei primi due capitoli.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

I primi due videogiochi Pokémon sono dei classici ormai, perché hanno dato il via ad uno dei franchise (non solo) videoludici più importanti di sempre.

Tra videogiochi, carte, gadget e manga (che potete comprare su Amazon) le creature collezionabili hanno invaso il mondo della cultura pop.

I videogiochi rimangono senz'altro i prodotti più importanti, almeno nell'opinione comune, per quanto riguarda il brand, ed i prossimi sono già in arrivo.

Anche quando prendono delle strade particolari, come Pokémon GO, si tratta comunque di prodotti in grado di fare un bel pò di rumore (e soldi).

I primi videogiochi, Rosso e Blu per come li abbiamo conosciuti in Italia, hanno dato il via alla consolidata tradizione della doppia versione ad ogni generazione.

Una cosa che si è portata avanti fino a Scarlatto e Violetto, e che è stata interrotta solo con Leggende Pokémon Arceus negli ultimi anni.

Ma Game Freak avrebbe potuto fare qualcosa di molto diverso, con ben 65.535 versioni dei giochi originali che non vedremo mai, come riporta NintendoLife.

Nelle nuove traduzioni di vecchie interviste giapponesi (tramite il canale YouTube di Did You Know Gaming, che trovate qui sopra.), è stato rivelato che Game Freak aveva intenzione di creare ben 65.535 diverse versioni di Pokémon Rosso e Verde, che da noi sono diventati Rosso e Blu.

Questa idea era legata al sistema Trainer ID, per cui ai giocatori sarebbe stato assegnato un numero compreso tra 1 e 65.535, nella loro cartuccia di gioco.

A seconda del numero generato, la loro esperienza di gioco sarebbe stata leggermente diversa: Pokémon differenti che sarebbero apparsi, dimensioni e forma di alcuni luoghi di Kanto, e molto altro.

Come mai Game Freak non ha proseguito con questa idea? C'è lo zampino di Shigeru Miyamoto che, in un confronto con Satoshi Tajiri (fondatore di Game Freak) spiegò come sarebbe stato complesso per i giocatori capire il sistema Trainer ID.

Successivamente, Miyamoto suggerì di adottare un sistema diverso per differenziare i giochi come un aspetto diverso o uno schema di colori differente.

Chissà cosa sarebbe successo se Game Freak avesse proseguito con la sua idea. Il brand avrebbe avuto lo stesso successo clamoroso?

Sicuramente il titolo ha ispirato tantissimi altri game designer, tra cui quelli che hanno creato uno dei migliori giochi tra quelli apparsi alla recente Summer Game Fest.

Ma anche tantissimi cloni, come Palworld, in cui dei simil-Pokémon combattono con le armi da fuoco.