Qualche mese fa era arrivato l'ennesimo aumento di prezzo per le console di casa Xbox, ma Microsoft aveva deciso di estendere la pratica anche ai suoi videogiochi, annunciando che a partire dalla fine dell'anno tutti i suoi giochi più importanti sarebbero costati 80 dollari.
Una decisione che sembrava essere stata presa dopo aver monitorato la situazione in Nintendo: anche la casa di Kyoto ha infatti deciso di aumentare il prezzo dei suoi videogiochi, arrivando ai controversi 90 euro per una copia fisica di Mario Kart World.
Se per The Outer Worlds 2 era già stato confermato che il prezzo europeo non avrebbe comunque superato gli 80 euro, si trattava in ogni caso di una decisione che avrebbe potuto portare a un'escalation delle prossime produzioni first-party Xbox: tuttavia, nelle scorse ore Microsoft sembra avere fatto "mea culpa" e fatto marcia indietro, riportandolo al prezzo standard di 69,99 dollari — che verrà confermato anche col corrispondente in euro.
Il ripensamento strategico di Microsoft
L'annuncio del cambio di rotta è arrivato attraverso i canali social ufficiali di Xbox, dove Microsoft e Obsidian hanno comunicato la decisione di riportare il gioco al prezzo standard del settore.
«Ci concentriamo nel portare ai giocatori mondi incredibili da esplorare, e manterremo i nostri titoli principali delle festività, incluso The Outer Worlds 2, a 69,99 dollari – in linea con le attuali condizioni di mercato».
Una dichiarazione che conferma, come evidenziato da Windows Central, che la decisione riguarderà non solo The Outer Worlds 2, ma tutti i videogiochi in uscita nei prossimi mesi: evidentemente, il nuovo ambizioso gioco di ruolo di Obsidian è stato usato come banco di prova per sondare l'interesse degli utenti, ricevendo evidentemente risposte negative all'aumento di prezzo.
Per coloro che avevano già effettuato il pre-ordine al prezzo più alto, Microsoft ha chiarito che sarà necessario richiedere un rimborso nel punto vendita dove è stato effettuato l'acquisto: mentre alcuni rivenditori inizieranno a processare i rimborsi immediatamente, altri partiranno dal giorno successivo all'annuncio.
La decisione assume particolare rilevanza se considerata nel contesto più ampio della strategia Microsoft: Xbox Game Pass (che trovate su Amazon) rappresenta il servizio di abbonamento di punta dell'azienda, e un prezzo di 80 dollari per i singoli giochi avrebbe potuto spingere più utenti verso questa soluzione, rappresentando un risparmio significativo per chi desidera accedere alle nuove uscite. E chissà che in futuro non avrebbero deciso di spingersi anche a 90 euro, a questo punto.
Non è da escludere che Microsoft abbia condotto analisi approfondite sull'impatto che un prezzo di 80 dollari avrebbe potuto avere su altri titoli di punta del proprio catalogo, incluso il prossimo Call of Duty Black Ops 7, decidendo che non valesse la pena proseguire su questa strada.
La decisione di tornare sui propri passi potrebbe infatti riflettere preoccupazioni più ampie sulle vendite complessive dei titoli premium in un mercato sempre più competitivo e attento ai prezzi: non è un caso che sempre più spesso molti dei giochi più venduti sono prodotti che siano non solo di qualità, ma che non raggiungono cifre così elevate e che sono allo stesso tempo completi al lancio.
Va comunque detto che il comunicato di Xbox si riferisce esclusivamente alle uscite per il mercato festivo: è possibile dunque che Microsoft abbia semplicemente "rinviato" la decisione ad altri videogiochi considerati più forti sul mercato.
Vedremo che cosa accadrà nelle prossime settimane: nel frattempo, possiamo temporaneamente esultare per prezzi che, pur rimanendo elevati, quantomeno non perderanno totalmente il controllo.