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Pro
- Estetica curata e stile anni ’60 efficace, con set e costumi di grande impatto visivo.
- Cast carismatico, che regge la narrazione e valorizza i personaggi anche quando la scrittura non approfondisce.
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Contro
- Scrittura superficiale, che sfiora i temi della genitorialità senza mai approfondirli davvero.
- Trama prevedibile e poco coraggiosa, che resta su binari sicuri senza spingersi oltre il già visto.
Il Verdetto di Cultura POP
In un oggi in cui Superman dice al grande pubblico che la gentilezza verso il prossimo è il nuovo punk, I Fantastici 4: Gli Inizi racconta della famiglia e dei legami personali, in relazione a speranza e lotte universali. Il prossimo e la sfera del privato, due facce di una stessa medaglia che trovano equilibrio e senso proprio nel lato più umano di questi personaggi, di questi supereroi iconici, oltre la maschera di una finzione, prima cartacea e adesso cinematografica.
Così il film trasporta tutto il peso della propria epica nell’intimo della genitorialità ai suoi primi passi, ammantandosi di una speranza naïf che solamente in un cinecomic potrebbe risultare credibile.
Diventare genitori. Dare vita alla vita stessa in un mondo che non puoi tenere sotto controllo, neanche se sei un genio o un super. I Fantastici 4: Gli Inizi, disponibile nei cinema italiani dal 23 giugno 2025, entra a gamba tesa nella vita di un gruppo celebre nell’universo editoriale Marvel, e ne mette in studio le imperfezioni, trasponendone le conseguenze in un contesto pienamente fantasioso e “fumettoso”.
Il contrasto tra l’interiore e l’epica del caso diventa fin da subito il carburante di una storia dritta, chiara e ricca di buoni propositi. Ma basterà?
Fenomenali poteri cosmici
I Fantastici 4: Gli Inizi introduce il pubblico in una Terra diversa da quella cui è abituato. Le differenze sono sostanziali e chiarissime fin dai primissimi momenti e inquadrature, traducendo gli eventi principali in un racconto per immagini iniziato da qualche anno ormai. Tutti conoscono i Fantastici 4, tutti li amano e stimano, tutti ricordano la loro storia e le vicende che li hanno condotti a essere quello che sono nel momento in cui li incrociamo.
Da un incidente durante un viaggio fra le stelle sono arrivati i superpoteri, e con essi la fede in un mondo migliore e nell’obiettivo di preservarne la sicurezza con tutte le proprie forze. Sono già 4 anni che questi operano, quando inizia il film, e la loro fama ha raggiunto un picco che va oltre ogni cosa. Nel macro di una presentazione del genere, però, una svolta apparentemente inattesa: Sue è incinta e questo, a dire suo e di Richards, “non cambierà niente”.
Mentre la lieta notizia in apertura a I Fantastici 4: Gli Inizi fa il giro dell’America e del mondo, però, una minaccia gargantuesca si affaccia dall’orizzonte cosmico. Qualcosa di implacabile e vorace si sta gradualmente avvicinando al pianeta Terra. Il suo Araldo argenteo ha gettato tutti nel panico. Chi salverà la situazione comprendendone la portata?
Ma quindi?
La primissima cosa che salta all’occhio, durante la visione di I Fantastici 4: Gli Inizi, è la ricercatezza della sua estetica e messa in scena. Lo stile anni ’60 funziona proprio grazie alla grande cura dei propri dettagli, anche più piccoli, valorizzando un racconto abbastanza scolastico nel suo insieme. Gli interni dei set e i costumi sono uno dei più grandi elementi di pregio del lungometraggio, di pari passo con una buona CGI che rende piuttosto credibile l’insieme.
Come anticipato, I Fantastici 4: Gli Inizi parte dalla storia che tutti conoscono, per inserirsi in un momento forte nella storia dei protagonisti. La gravidanza e successiva maternità/paternità, pur se mai dovutamente approfondite, mischiano un minimo le carte in gioco di un racconto che prosegue spedito e fondamentalmente leggero. La direzione è una e una soltanto, mettendo in moto una serie di sviluppi per ogni personaggio che avrebbero meritato una scrittura più approfondita.
Tutto resta sulla superficie di un racconto che si nutre d’epica, appassionando più per l’immediatezza di certe battute e situazioni, scontri e sconfitte, che non per una manciata di personaggi che restano affascinanti ma comunque, in parte, distanti.
Questa cosa non vale per ognuno fortuntamente: a restare impresso è sicuramente il carisma di un cast che funziona e trascina sulle proprie spalle la narrazione, giocando con le conoscenze pregresse degli appassionati in ambito protagonisti.
I Fantastici 4: Gli Inizi è un film che fa quello che deve, intrattenendo senza alcun bisogno di uno studio precedente. La scelta di ambientare i fatti principali su una Terra alternativa acuisce lo spirito più libero di un lavoro che si trascina, però, lungo una strada piuttosto naïf e semplicistica per alcune scelte.
I nostri godono della fiducia incondizionata di quasi tutto il globo, quando li incrociamo, e questa dinamica tende a giustificare molti dei momenti più “facili”, senza perdere troppo tempo in approfondimenti, optando per una leggerezza di fondo che non richiede troppo impegno allo spettatore.
L’umano resta fondamentale anche in una storia del genere, come anticipato. I Fantastici 4: Gli Inizi introduce e intrattiene, tentando di tenere sempre alto il ritmo di un narrare parecchio classico nel suo insieme. Andando oltre l’appeal innegabile e la chimica del cast, alcune riflessioni interessanti e una messa in scena curata, resta una sensazione di mancanza, come se il film si limitasse solamente a sfiorare la superficie di qualcosa che forse avrebbe avuto molto più da dire.
Matt Shakman dirige un lavoro quadrato e lineare, un cinecomic che apre a tante cose senza andare mai oltre. Il divertimento è una costante, ma sarebbe stato molto più d’impatto, oltre “le cose del gioco”, andare veramente fino in fondo con questi personaggi.