Negli ultimi anni abbiamo assistito a una vera rinascita dei giochi single player, ormai sempre più spesso campioni di incassi e in grado di conquistare anche la critica internazionale.
Alcuni esempi recenti sono indubbiamente Baldur's Gate 3 o il recentissimo Clair Obscur Expedition 33 (che trovate su Amazon), produzioni in grado di regalare tantissime ore di divertimento senza però avere prezzi irragionevoli o con contenuti "nascosti".
In un'interessante intervista rilasciata al canale YouTube di Nightdive Studios, Ken Levine, noto soprattutto per aver creato la saga di BioShock, è intervenuto proprio su questa tendenza del mercato, sottolineando che oggi chi cerca un gioco single-player fa molta attenzione ai contenuti che vengono proposti e, soprattutto, vuole che il gioco sia davvero completo e senza microtransazioni (via GamesRadar+).
Dopo aver fatto l'esempio di giochi come appunto i già citati Baldur's Gate 3, Expedition 33 o anche Kingdom Come Deliverance 2, Levine spiega che il loro successo non è affatto casuale:
«Questi sono giochi che sono davvero giochi single-player tradizionali che non hanno quel tipo di monetizzazione e credo che il pubblico premi questo tipo di giochi, soprattutto nello spazio tripla-A, perché i giochi possono diventare così costosi da far preferire altri tipi di monetizzazione».
L'autore spiega di essere felice di non essere costretto a utilizzare microtransazioni aggressive per Judas, il suo prossimo progetto, sottolineando che la necessità di non dover pensare a come incassare più soldi gli permette di usare la sua creatività solo a servizio del giocatore.
Qualcuno potrebbe obiettare che in realtà esistono comunque gli aggiornamenti alle edizioni Deluxe, ma nella maggior parte dei casi si tratta di elementi cosmetici che non aggiungono davvero nulla al gioco e servono semplicemente per chi vuole supportare ulteriormente gli sviluppatori.
Personalmente anch'io faccio ormai molta attenzione al tipo di esperienza che mi viene proposta prima di dirigermi all'acquisto di un gioco, avendo apprezzato in particolar modo proprio diversi giochi single-player già "completi". Di conseguenza, non posso che essere pienamente d'accordo col pensiero di Ken Levine e augurarmi che il pubblico continui a premiare questo tipo di produzioni.
Colgo l'occasione per ricordarvi che recentemente anche Josef Fares, mente geniale dietro giochi come It Takes Two e Split Fiction, si era schierato nettamente contro le microtransazioni, sottolineando proprio come la loro inclusioni freni il processo creativo degli sviluppatori.