Ubisoft svela un nuovo spin-off gratis (e si torna a New York)

The Division Resurgence ci riporta all'azione, su mobile.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

The Division Resurgence è un nuovo spin-off della serie di sparatutto targata Ubisoft per dispositivi mobile, e sarà totalmente gratuito.

Dopo il successo di The Division 2 su ogni dispositivo possibile (potete acquistarlo a meno di 10 euro su Amazon) era ovvio che la serie sarebbe prima o poi tornata in auge.

Si tratta quindi di un periodo di ottimi annunci per Ubisoft, dopo la conferma della data di uscita di Skull and Bones solo poche ore fa.

Come riportato anche da GamesRadar, questo nuovo capitolo di The Division prende il popolarissimo franchise di sparatutto e lo trasforma in un gioco per telefonia mobile.

Da quello che è stato reso noto, l'ambientazione di The Division Resurgence è molto simile a quella dei capitoli principali della serie, dato che faremo parte di una squadra d'élite inviata a ristabilire l'ordine dopo il caos di New York.

Come negli altri episodi, quindi, The Division Resurgence sarà incentrato su looting e sparatorie in terza persona, con la possibilità di schivare e aggirare gli ostacoli e le coperture per sfuggire al fuoco nemico.

Inoltre, è stata confermata la possibilità di giocare in cooperativa con altri utenti, il che significa che anche questo spin-off seguirà i principi fondamentali che hanno reso i giochi principali così popolari.

Al momento non è stata fissata una data di uscita per The Division Resurgence, incluso il fatto che al momento non c'è nemmeno una finestra di rilascio per eventuali fasi beta.

Restando in tema Ubisoft, l'azienda ha confermato la presenza alla Gamescom 2022, per la quale sono state già comunicate le date.

Del resto, i progetti futuri della compagnia sono ancora in bilico, nonostante non manchino le rassicurazioni su titoli attualmente in sviluppo come il tanto atteso Beyond Good & Evil 2.

Vero anche che il publisher d'oltralpe non naviga in acque molto sicure ultimamente, tanto che Yves Guillemot si è sacrificato con un taglio del 30% dello stipendio.