Aggiornamento - 30 giugno
In un comunicato stampa inviato ad Eurogamer, Don't Nod conferma tristemente la tornata di licenziamenti di massa di cui vi avevamo parlato qualche giorno fa.
Ecco il comunicato dell'azienda:
«Siamo dispiaciuti di dover confermare che, a seguito del completamento di Lost Records: Bloom & Rage, abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di procedere con una nuova tornata di licenziamenti, questa volta a carico del nostro studio di Montreal.
Questa decisione è stata presa dopo aver valutato tutte le altre possibilità e, in definitiva, riflette la difficile realtà di dover mantenere operazioni sostenibili in un contesto economico difficile per Don't Nod. Vogliamo ringraziare sinceramente tutti i membri del team coinvolti per la loro dedizione e il loro contributo durante lo sviluppo di Lost Records. Il loro talento e il loro impegno sono stati fondamentali per dare vita al progetto.»
A questo punto speriamo di capire al più presto come opererà Don't Nod in futuro, ma la situazione sembra tutt'altro che semplice per l'amato studio di sviluppo.
Notizia originale - 26 giugno
Don't Nod si ritrova ancora una volta in difficoltà perché, dopo performance non ottimali di alcuni dei titoli usciti, ha licenziato ancora una volta in massa una marea di persone.
Già verso la fine dello scorso anno il team di sviluppo aveva tagliato ulteriore personale, e le uscite videoludiche successive a quanto pare non hanno aiutato a risollevare la situazione.
La situazione finanziaria che ha portato a questa decisione affonda le radici nei risultati commerciali deludenti di alcuni progetti recenti dello studio. Jusant e Banishers: Ghosts of New Eden, due titoli che avevano ricevuto ottime recensioni dalla critica, non sono riusciti a tradurre il successo di pubblico in vendite sufficienti a soddisfare le aspettative aziendali.
Secondo il report finanziario pubblicato lo scorso settembre, entrambi i giochi hanno venduto "ben al di sotto" delle previsioni iniziali, creando un deterioramento significativo nei risultati semestrali del 2024.
Come riporta Eurogamer, infatti, Don't Nod ha annunciato tagli al personale nella sua sede di Montreal, aggiungendosi così alla lunga lista di aziende che negli ultimi mesi hanno dovuto fare i conti con decisioni dolorose per i propri dipendenti.
La notizia è emersa attraverso i post sui social media degli stessi sviluppatori coinvolti, evidenziando ancora una volta come le pressioni commerciali del settore si ripercuotano direttamente sui team creativi.
Mathieu Tremblay, senior game e level designer presso la sede canadese, ha condiviso pubblicamente su LinkedIn la sua esperienza: «Sono rattristato nel dire che ho fatto parte di un'altra ondata di licenziamenti che colpisce l'industria videoludica».
Il suo messaggio mette in luce non solo la frustrazione personale, ma anche l'orgoglio per il lavoro svolto dal team su Lost Records: Bloom & Rage, definendo il completamento del progetto «niente meno che un miracolo nelle circostanze attuali».
Sandra Comier, lead del team di Quality Assurance, ha aggiunto la sua voce al coro di addii forzati: «Sfortunatamente, sono stata parte dei licenziamenti presso DontNod Montréal e oggi è stato il mio ultimo giorno».
Il caso Don't Nod riflette una tendenza più ampia che ha caratterizzato il 2024 e, a quanto pare, non sta frenando in alcun modo nel 2025, nonostante le previsioni.
E stiamo aspettando il prossimo aggiornamento da Microsoft, che sembra voler fare gesti importanti con Xbox.