Gli autori di Pokémon GO sono nei guai (e cancellano tanti nuovi giochi)

Il fallimento di progetti non collegati a Pokémon GO sarebbe causa di gravi crisi economiche.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Pokémon GO si è indubbiamente rivelato uno dei più grandi fenomeni videoludici degli ultimi tempi, dato che è stato in grado di riavvicinare al popolarissimo franchise anche giocatori che non avevano mai affrontato un capitolo principale, soprattutto durante il primo anno.

Il celebre franchise di Game Freak si è infatti prestato particolarmente bene nell'adattamento mobile di Niantic, che ha anche ispirato i capitoli Let's Go su Switch (potete acquistare Let's Go Pikachu con consegna rapida su Amazon), che hanno però costantemente faticato a trovare un nuovo successo con altre saghe.

Impossibile, per esempio, non ricordare il clamoroso caso di Harry Potter Wizards Unite, il «Pokémon Go» del Wizarding World che ha dovuto chiudere i battenti a inizio anno, ma restando in casa Nintendo nemmeno il nuovo spin-off di Pikmin sembra aver ottenuto i risultati sperati.

Mentre Niantic continua a voler sperimentare con le licenze più importanti, annunciando perfino il «Pokémon Go» dell'NBA, Bloomberg riporta che lo studio è attualmente al centro di un notevole ridimensionamento, molto probabilmente dovuto ai suoi recenti tentativi falliti esterni al franchise dei mostriciattoli tascabili.

Il giornalista Jason Schreier riporta infatti che lo studio di sviluppo avrebbe cancellato ben 4 nuovi giochi e che taglierà una cifra vicina e compresa tra 85 e 90 posti di lavoro.

Una e-mail inviata allo staff sottolineerebbe infatti che lo studio deve prepararsi a un periodo di crisi economica, ridimensionando e programmando meglio i propri progetti futuri per non farsi trovare impreparati.

I giochi cancellati includerebbero un adattamento del franchise Transformers, una collaborazione con la compagnia teatrale Punchdrunk e altri due progetti intitolati Blue Sky e Snowball.

L'obiettivo della compagnia sarebbe quello di ridurre la forza lavoro dell'8% e concentrarsi su quelle che vengono considerate le loro «priorità chiave», tra le quali sarà certamente incluso anche lo stesso Pokémon GO.

Invitandovi a prendere questa indiscrezione con le dovute precauzioni, in attesa di una eventuale risposta ufficiale dagli stessi sviluppatori, sembra ormai evidente che Niantic stia faticando non poco a replicare il successo ottenuto nel 2016: vedremo se i prossimi progetti si riveleranno vincenti.

Fortunatamente per il team di San Francisco, il popolarissimo capitolo mobile continua a incassare cifre da capogiro: nonostante sia ormai lontano dalla moda del primo anno, Pokémon GO ha permesso di guadagnare in media 1 miliardo di dollari all'anno.