Final Fantasy XVI avrà un'altra cosa in comune con FFXII, legata al doppiaggio

Naoki Yoshida ha approfondito anche la localizzazione del suo atteso Final Fantasy XVI, evidenziando un aspetto comune con FFXII.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Stiamo apprendendo via via sempre più dettagli in merito all'atteso Final Fantasy XVI, che si farà strada nel corso della prossima estate sulle nostre PlayStation 5. Alla guida del progetto, Naoki Yoshida ha anticipato prima di tutto che non sarà un open world, tanto per fare un esempio, sottolineando anche che il gioco avrà toni particolarmente adulti perché il team non si è preoccupato di ottenere un'etichetta particolarmente permissiva da enti come il PEGI.

Così, mentre i fan si sono già innamorati del cane spuntato dai materiali promozionali del gioco, l'intervista alla rivista giapponese Dengeki (via VGC) ci svela anche alcuni interessanti dettagli legati al doppiaggio del gioco – che ovviamente no, non sarà in italiano. Tuttavia, c'è una precisa scelta dietro quanto fatto da Square Enix, che per dare voce ai protagonisti del suo prossimo gioco di ruolo ha voluto attori con l'accento esclusivamente britannico, e non americano.

Il motivo è presto detto: complici anche classici come Il Signore degli Anelli, nel nostro immaginario il fantasy medioevale è associato a una parlata britannica, e non a una parlata americana. Square Enix ha deciso di sposare questa scelta stilistica con FFXVI, come spiegato da Yoshida:

«È una cosa particolarmente vera per la nostra generazione, ma c'è quell'immagine per cui il fantasy medioevale corrisponde all'Europa, che è stata resa celebre da Il Signore degli Anelli».

Anche il gioco avrà delle influenze europee nel suo modo di rappresentare lo scenario medievale in cui ci muoveremo, a partire quindi dal doppiaggio.

«Abbiamo scritto la sceneggiatura prima in giapponese, poi la abbiamo tradotta in inglese, poi abbiamo fatto la cattura facciale del doppiaggio in inglese» ha ripercorso Yoshida. «Questa volta, il motion capture e il doppiaggio delle voci sono stati affidati ad attori europei».

Nessun accento americano, il che è abbastanza inusuale se pensiamo che moltissimi videogiochi hanno invece doppiatori che arrivano dagli Stati Uniti. Non sarà questo il caso:

«Anche se si tratta dell'inglese, siamo stati attenti a non includere alcun accento americano. La decisione è stata presa per evitare che i giocatori americani si arrabbiassero: 'stavo aspettando un fantasy medievale di stampo europeo, perché parlano con accenti americani?' *ride*. È questo il motivo per cui tutte le battute sono doppiate con l'accento inglese».

La notizia in realtà non è particolarmente sorprendente, se pensiamo che buona parte del team di sviluppo non solo viene dalla grande esperienza di rilancio di Final Fantasy XIV, ma anche da Final Fantasy XII (che potete trovare su Amazon a pochi soldi, ormai).

Anche il dodicesimo titolo, ricorderete, aveva un'ambientazione in stile medievale, dove larghissimo spazio era stato dato ad accenti britannici. Intervistati dai colleghi di USGamer in un interessante approfondimento, i localizzatori Joseph Reeder e Alexander O. Smith in quel caso spiegarono di aver voluto dare un accento inglese agli imperiali, mentre si spaziava verso altre cadenze per i personaggi che venivano da regioni diverse.

«C'era a tutti gli effetti un mix di dialetti» raccontarono nel 2015. «C'era l'accento britannico per gli imperiali, un accento americano di metà XX secolo per i ribelli di Rabanastre, con eccezioni da ambo le parti che andavano dalla parlata colloquiale di Bagam'non e del suo team al dialetto più 'Vittoriano' dei Giudici».

Sono dettagli come questi che sottolineano quanta profondità la localizzazione possa aggiungere a un mondo di gioco e siamo curiosi di scoprire se sarà lo stesso anche con Final Fantasy XVI, che potrebbe magari proporre accenti di parti diverse del Regno Unito a seconda della provenienza dei personaggi.

In attesa di saperne di più, pochi giorni fa, il nostro Silvio Mazzitelli ha approfondito in un interessante speciale gli Eikon, le evocazioni che vedremo nel gioco, ripercorrendo le loro figure mitologiche e unendo i puntini circa il ruolo che giocheranno nel titolo.

L'appuntamento con Final Fantasy XVI è fissato per l'estate 2023 su PlayStation 5.