Diablo IV, il game director lascia Blizzard dopo le accuse di molestie

Activision/Blizzard ha confermato che il game director di Diablo IV non fa più parte della compagnia.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Il game director di Diablo IV e altri sviluppatori chiave hanno ufficialmente lasciato Blizzard, dopo che la compagnia è rimasta coinvolta nel recente scandalo.

La controversia ha sconvolto nelle ultime settimane tutta l'industria videoludica, dopo che lo Stato della California aveva deciso di presentare una causa dopo le accuse di molestie e disparità sul lavoro da parte del team autore della serie Diablo.

L'ultimo capitolo della serie aveva promesso di introdurre elementi mai visti prima, promettendo di riportare in auge l'amata serie.

Anche nella nostra anteprima vi avevamo raccontato che l'intenzione di Diablo IV è sempre stato quello di rappresentare un ritorno alle origini, abbandonando le atmosfere del terzo capitolo.

In seguito alla vicenda, GamesRadar+ ha ufficialmente avuto modo di confermare che Luis Barriga, precedentemente game director di Diablo IV, oggi non fa più parte di Blizzard.

Insieme a lui hanno lasciato anche il lead level designer Jesse McCree, noto per aver dato il nome anche a uno dei protagonisti di Overwatch, e Jonathan LeCraft, designer di World of Warcraft.

Blizzard ha rilasciato un comunicato ufficiale a GamesRadar+, nel quale la compagnia ha confermato le indiscrezioni precedentemente riportate:

«Possiamo confermare che Luis Barriga, Jesse McCree e Jonathan LeCraft non fanno più parte della compagnia.

Siamo fiduciosi nelle nostra abilità di continuare il progresso e consegnare fantastiche esperienze ai nostri giocatori, muovendoci in avanti per garantire un ambiente di lavoro sicuro e produttivo per tutti».

Ufficialmente Blizzard non ha comunicato il motivo per il quale gli sviluppatori sono stati allontanati, ma la scelta di parole utilizzata sembrerebbe implicare che potrebbe essere stata una conseguenza della causa in corso.

Lo sviluppo del prossimo capitolo di Diablo probabilmente sarà costretto a subire un rallentamento, in attesa di capire chi sarà il prossimo game director, nella speranza che questa vicenda possa rappresentare presto un nuovo inizio per la compagnia.

Il CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, si è recentemente detto sicuro di poter cambiare le cose, confermando di voler rendere la compagnia un esempio di inclusione.

L'addio di questi sviluppatori chiave è solo l'ultimo di molti: l'azienda si sta infatti spaccando per garantire un ambiente di lavoro più sicuro e inclusivo.

I dipendenti hanno anche recentemente deciso di scioperare, per assicurarsi che le loro richieste possano essere ascoltate da Activision/Blizzard.

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