Caso Activision Blizzard, arriva la svolta: dovrà pagare 18 milioni di dollari

Activision Blizzard si è impegnata a compensare i suoi dipendenti per 18 milioni di dollari.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Continua a non essere semplice da gestire il caso che ha travolto il gigante videoludico Activision Blizzard, a causa di gravissime accuse all'interno della compagnia.

Ricordiamo infatti che il publisher di Call of Duty è stato recentemente accusato di molestie e disparità sul lavoro nei confronti dei suoi dipendenti, scatenando diverse indagini e cause attualmente ancora in corso.

Recentemente sono anche partite le indagini del SEC, che ha deciso di citare in giudizio il CEO Bobby Kotick e altri importanti figure per vederci chiaro sulla situazione.

A complicare ulteriormente le cose è arrivato anche un addio importante: il produttore esecutivo di Overwatch 2, serie già coinvolta all'interno del caso.

Una delle agenzie governative che ha deciso di intervenire in difesa dei dipendenti di Activision Blizzard è stato l'Equal Employment Opportunity Commission, avviando un'investigazione che si è finalmente conclusa oggi dopo ben 3 anni (via Game Rant).

L'EEOC aveva accusato il colosso videoludico di disuguaglianza sul posto di lavoro, includendo anche abusi e divario salariale.

Ebbene, la causa si è finalmente conclusa grazie ad un accordo raggiunto tra le parti: Activision Blizzard si è impegnata a istituire un fondo dal valore di 18 milioni di dollari per compensare gli impiegati che hanno subito danni a causa del comportamento inadeguato dell'azienda.

Inoltre, il publisher di Call of Duty dovrà aggiornare le proprie linee di condotta, migliorando i programmi di allenamento per combattere la discriminazione sessuale ed assumere un esperto per le pari opportunità interne, che lavorerà a stretto contatto con consulenti esterni al fine di garantire gli standard disegnati dall'EEOC.

Questo accordo è dunque una prima grande vittoria per i dipendenti di Activision Blizzard, pur rappresentando soltanto una delle cause in cui il gigante videoludico è attualmente coinvolto.

Activision Blizzard aveva promesso drastici cambiamenti all'interno della propria azienda, in risposta alle recenti accuse: la risoluzione di questa causa sarebbe dunque un grande passo verso la giusta direzione, in attesa naturalmente di scoprire come si evolverà la vicenda.

Bobby Kotick aveva infatti garantito che l'azienda sarebbe diventata l'esempio dell'inclusione: i passi da fare sono sicuramente tanti e la speranza dei dipendenti è che questo processo di cambiamento si possa completare nel migliore dei modi.

Ricordiamo che lo scandalo ha coinvolto diversi, ormai ex, dipendenti di Activision Blizzard: un eroe di Overwatch cambierà nome proprio per questo motivo.

La vicenda potrebbe aver causato un rallentamento anche nello sviluppo di Diablo IV, dato che anche il precedente game director ha dovuto lasciare la compagnia.

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