Tifa ha dato molto filo da torcere agli sviluppatori di Final Fantasy VII Remake

Raccontando i retroscena del gioco, gli autori di Final Fantasy VII Remake rivelano che Tifa ha rappresentato a suo modo una sfida.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Sono trascorsi ormai venticinque anni dal debutto dell'originale Final Fantasy VII e sappiamo che, per celebrare la ricorrenza, Square Enix ha svelati i piani che coinvolgono sia un ritorno di Crisis Core che il prossimo appuntamento della trilogia Remake, chiamato Final Fantasy VII: Rebirth.

Mentre siamo in attesa di scoprire di più su entrambi – con il primo in arrivo questo inverno e il secondo durante il prossimo – continuano ad arrivare dettagli dalla retrospettiva su Final Fantasy VII Remake (gioco che trovate su Amazon), il primo appuntamento con il rifacimento dell'avventura con protagonista Cloud.

Interpellato in merito, il battle director Teruki Endo ha rivelato che gli autori hanno avuto parecchio filo da torcere nel realizzare Tifa nel gioco. Il motivo? Il suo stile di combattimento unico, poiché si tratta dell'unico personaggio votato allo scontro corpo a corpo e quindi alla distanza ravvicinata. Il tutto, sommato poi al fatto che Tifa sia molto agile e veloce – e quindi complicata anche da gestire nelle dinamiche di combattimento.

Come riportato sul sito ufficiale di Square Enix, Endo ha spiegato che «volevamo creare un sistema di combattimento dove il giocatore potesse divertirsi in molti modi diversi, cambiando personaggio via via che lottava». Questo, ovviamente, ha richiesto soluzioni particolarmente ingegnose.

Se da un lato è stato facile differenziare gli altri membri del party, in modo che passare dall'uno all'altro desse soddisfazione, è stato tutto molto più complicato con Tifa:

«Per confronto, è stato più facile differenziare Cloud, Barret e Aerith, ma abbiamo dovuto pensare parecchio a quali caratteristiche uniche avrebbe dovuto avere Tifa.

Penso che alla fine siamo riusciti ad aggiungere profondità alle sue meccaniche con il legare le sue abilità al sistema delle esplosioni, che per noi è uno dei cuori pulsanti dei combattimenti di Final Fantasy VII Remake».

Certo, è stato complicato anche progettare le battaglie per consentire sempre ai giocatori di passare a un personaggio all'altro. Dare per scontato che molti avrebbero usato soprattutto Cloud era una scommessa sicura, ma FFVII Remake, per Endo, doveva rimanere godibile anche controllando prevalentemente gli altri protagonisti.

«Abbiamo messo insieme le battaglie aspettandoci che i giocatori usassero molto Cloud, dal momento che è al centro della storia» ha raccontato l'autore. «In ogni caso, quale personaggio il giocatore sceglie di usare cambia a seconda del suo stile di gioco e di altre preferenze: abbiamo creato il combat system in modo che potesse funzionare a prescindere da quale personaggio si preferisse».

Final Fantasy VII Remake è disponibile su PS4 e, nella sua versione Intergrade, anche su PC e PlayStation 5. Le vicende raccontate in questo primo episodio riprenderanno con il futuro Rebirth, che come anticipato dagli sviluppatori sarà il penultimo del rifacimento – e potrebbe prendersi anche altre licenze poetiche, rispetto a quelle che abbiamo già visto.

L'appuntamento, in questo caso, è fissato solo su PS5 per l'inverno del 2023.