Schreier: The Last of Us 2 multiplayer sarà standalone (e il remake del primo ha senso)

Le scelta di Sony e Naughty Dog spiegate dal noto giornalista e insider.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Pochi giorni fa, Jason Schreier di Bloomberg ha rivelato che The Last of Us Remake sarebbe attualmente in sviluppo presso Naughty Dog, in collaborazione con Visual Arts Support Group.

Il gioco, non ancora confermato ufficialmente né da Sony Interactive né dalla casa di sviluppo che ha dato i natali a Joel ed Ellie, dovrebbe vedere la luce in esclusiva per PS5.

Dopo l'annuncio, la community PlayStation si è spaccata in due: c'è chi difende la presunta operazione commerciale, e chi invece pensa che sia davvero troppo presto per un rifacimento di un titolo che ha già ricevuto una remastered PS4 in tempi non sospetti.

Ora, nel corso del MinnMax Show, Schreier è tornato a parlare dell'argomento, confermando tra le varie cose che per lui l'idea di un remake del gioco è assolutamente sensata per il team di sviluppo americano (e per SIE stessa).

Mi sono unito agli adorabili ragazzi di MinnMax per parlare del mio recente articolo del mondo PlayStation: come la gente ne ha travisato il senso, dal fatto che Sony stia abbandonando indie o le nuove idee, e sul perché un remake di The Last of Us ha davvero senso per Naughty Dog.

Nel video, visionabile a questo indirizzo, Schreier rivela anche e soprattutto che il presunto comparto multigiocatore di The Last of Us Parte II esiste ma che questi dovrebbe essere di fatto un titolo standalone e non un DLC a pagamento o una modalità a parte come da molti ipotizzato.

Il giornalista e insider ha anche spiegato perché proporre un gioco come il remake del primo The Last of Us ha assolutamente senso: in primo luogo, Jason è rimasto seriamente stupito per il clamore generato dalla notizia, la quale ha sollevato un vero polverone tra gli addetti ai lavori.

In secondo luogo, sembra che con il progetto Sony non abbia voluto rischiare, mettendo il team di sviluppo al lavoro sul titolo giusto (visto che dopo la conclusione della Parte II i vari membri di Naughty Dog si stavano "girando i pollici").

Leggi anche: Come sarebbe The Last of Us 2 con l’upgrade next-gen PS5?

Il "nuovo" The Last of Us dovrebbe includere anche tutte quelle caratteristiche di gameplay viste nella Parte II, in modo tale da diminuire il divario tra il primo e il secondo capitolo.

Parliamo inoltre di un titolo molto amato e in grado di vendere un numero impressionante di copie (senza contare anche la serie TV in arrivo).

Schreier ha anche ribadito che Naughty Dog sta di fatto abbracciando una strategia di sviluppo multi-progetto, come del resto è stato confermato pochi giorni fa dal co-presidente della compagnia, ma che nonostante tutto dedicarsi a progetti più "piccoli" eliminerebbe la pressione riscontrata durante lo sviluppo della Parte II.

Non ci resta ora che attendere che tutte queste informazioni trovino conferma grazie a un annuncio ufficiale da parte di Sony. Vi terremo aggiornati.

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