Unity, boss dell'azienda hanno venduto azioni prima dell'annuncio della super tassa

I boss dell'azienda hanno venduto delle azioni di Unity per ripararsi dagli effetti negativi dell'annuncio sulla tassa, secondo un report.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

La notizia della settimana, almeno lato business, del mondo videoludico è senz'altro l'annuncio della nuova tassa per gli sviluppatori di Unity, che ha ovviamente già portato comprensibile scaplore.

Tra quelli che hanno iniziato la discussione ci sono gli sviluppatori di Cult of the Lamb (lo trovate su Amazon) che hanno detto subito la loro.

Al momento, infatti, il team di sviluppo ha dichiarato che rimuoverà il gioco dal negozio a partire dal prossimo anno se non cambieranno le cose.

Per quello che è il caso Unity con la sua controversa tassa, un caso che era evidente avrebbe fatto discutere vedendo il comportamento dei responsabili dell'azienda.

Come riporta Kotaku, infatti, alcune figure importanti di di Unity hanno venduto delle azioni qualche giorno prima dell'annuncio odierno.

Il CEO di Unity, John Riccitiello, ha venduto 2.000 azioni dell'azienda lo scorso 6 settembre, quindi una settimana prima di sganciare la bomba della super tassa. Ricitiello ha venduto un totale di 50.610 azioni quest'anno e non ne ha acquistato nessuna.

Ma non è l'unico dirigente ad essersi sbarazzato di molte azioni in quella stessa giornata. Stando all'attività di Unity sul Nasdaq, molti altri membri hanno venduto azioni a seguito di quello che è stato definito un “piano di prezzi e aggiornamenti del pacchetto”.

Tra questi ci sono Tomer Bar-Zeev, presidente della crescita di Unity, che ha venduto 37.500 azioni l'1 settembre per circa 1.406.250 dollari, e il direttore del consiglio Shlomo Dovrat, che ha venduto 68.454 azioni il 30 agosto per circa 2.576.608 dollari.

Non c'è una correlazione ovvia tra la vendita e l'annuncio di oggi, ma il tempismo non è ovviamente casuale e ogni dubbio è lecito sul fatto che i dirigenti avessero previsto un crollo delle azioni dopo il controverso annuncio sulla tassa di pubblicazione per gli sviluppatori.

Questa storia continuerà senz'altro nelle prossime ore e non mancheremo di aggiornarvi. Un altro brutto colpo per il settore in generale che, per stessa ammissione degli sviluppatori, è sempre più difficile da vivere.