Le discussioni sui forum dedicati a Silent Hill f si sono infiammate nelle ultime settimane, con i fan divisi su una questione apparentemente semplice ma che tocca il cuore dell'identità del franchise: il nuovo capitolo della celebre saga horror può essere considerato un soulslike?
La risposta di Konami è arrivata chiara e decisa durante Gamescom 2025, dove il produttore Motoi Okamoto, in un'intervista rilasciata a IGN USA ha espresso una certa frustrazione per l'etichetta che molti stanno appiccicando al gioco.
Ricodiamo che durante le sessioni di prova è emerso che il sistema di combattimento presenta diverse similitudini con quello di Silent Hill 2 Remake, privilegiando gli scontri ravvicinati: i giocatori possono schivare gli attacchi nemici e attivare separatament attacchi leggeri e pesanti.
La portata limitata dei colpi e i movimenti d'attacco prolungati conferiscono al combattimento una sensazione realistica e pesante: gli attacchi più potenti risultano particolarmente lenti e richiedono un timing preciso, contribuendo a trasmettere la sensazione che la protatgonista Hinako sia effettivamente una teenager con forza limitata.
Il sistema include anche schivate a tempo e controattacchi, con questi ultimi che rivestono un ruolo cruciale durante le sequenze di combattimento. I nemici mostrano brevemente un segnale quando è possibile utilizzare un contrattacco, con una modalità Focus che prolunga la finestra temporale e carica un attacco potenziato in grado di stordire il nemico.
L'introduzione di parate e controattacchi ha sorpreso parte del fandom di Silent Hill, che hanno iniziato a paragonare il titolo proprio ai soulslike, mentre la dichiarazione di Konami secondo cui le sequenze di combattimento sono state intensificate perché «i giochi d'azione impegnativi stanno guadagnando popolarità tra i giocatori più giovani» ha ulteriormente diviso la community.
Il produttore di Silent Hill f (che potete prenotare su Amazon) ha tuttavia sottolineato con fermezza che Silent Hill f non è un soulslike, nonostante le meccaniche presenti nel sistema di combattimento, criticando l'applicazione di questa etichetta al gioco:
«È una delle cose che abbiamo visto: il termine soulslike viene gettato in giro su internet parecchio.
E penso che sia un'etichetta un po' disonesta. I giocatori moderni vedono una barra della resistenza, una schivata, e dicono "Ok, è un soulslike"».
La difesa di Okamoto si basa su un argomento storico preciso: molte delle meccaniche contestate erano già presenti nei capitoli classici di Silent Hill. Il produttore ha fatto riferimenti specifici a Silent Hill 4, che presentava un indicatore di carica per gli attacchi simile al Focus meter del nuovo gioco, e a Silent Hill 3, che includeva una barra della resistenza.
Questi elementi non rappresentano quindi un'innovazione mutuata dai soulslike, ma piuttosto un ritorno alle meccaniche originali del franchise:
«Queste cose non sono nuove ed esclusive dei soulslike. Fanno parte dei giochi horror d'azione da molto, molto tempo. Se hai queste caratteristiche vieni etichettato come soulslike.
Vorremmo ribadire che siamo un gioco horror d'azione, ma non siamo un soulslike».
Ricordiamo che Silent Hill f sarà disponibile su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S a partire dal 25 settembre 2025, permettendo finalmente ai giocatori di giudicare con le proprie mani se le meccaniche implementate servano effettivamente la narrazione horror o se rappresentino una deriva verso territori estranei al franchise.