Che Red Dead Redemption 2 fosse un’opera di straordinario realismo non è mai stato un segreto, ma a distanza di anni dalla sua uscita i giocatori continuano a scoprire particolari che confermano quanto il lavoro di Rockstar sia stato maniacale.
L’ultimo dettaglio segnalato riguarda addirittura il cielo notturno del gioco, che non è un semplice sfondo estetico, ma un vero e proprio firmamento accuratamente riprodotto.
Osservando le notti stellate che avvolgono le avventure di Arthur Morgan, infatti, è possibile riconoscere alcune delle costellazioni più celebri del nostro cielo reale. In particolare, i fan hanno individuato Orione, con la sua caratteristica cintura di tre stelle, e il gruppo delle Pleiadi, facilmente distinguibile come un piccolo ammasso luminoso.
Non si tratta di un dettaglio di poco conto. La presenza di costellazioni autentiche dimostra la volontà degli sviluppatori di trasformare Red Dead Redemption 2 in una finestra aperta sul mondo, in cui ogni elemento contribuisce a rafforzare l’illusione di trovarsi davvero negli Stati Uniti di fine Ottocento. Che si tratti di fauna, flora, cambiamenti climatici o addirittura di astronomia, nulla è stato lasciato al caso.
La scelta di inserire le costellazioni non ha un impatto diretto sul gameplay, ma arricchisce la dimensione contemplativa del titolo.
Passeggiare sotto un cielo stellato, riconoscendo figure che appartengono al nostro universo reale, amplifica il senso di immersione e di autenticità che ha reso il gioco un punto di riferimento nella storia dei videogiochi. È un’ulteriore dimostrazione di come Red Dead Redemption 2 riesca a fondere l’intrattenimento con l’arte, toccando corde che vanno ben oltre la pura azione western.
Molti giocatori hanno raccontato di aver trascorso interi minuti, se non ore, ad ammirare i tramonti, le albe e i cieli notturni di Red Dead Redemption 2, come se il gioco fosse una sorta di simulatore di paesaggi americani. La scoperta delle costellazioni conferma che ogni istante speso a guardare il cielo virtuale non era affatto tempo perso: era un invito a scorgere dettagli nascosti e a rendersi conto di quanta cura sia stata riposta nella costruzione di questo universo digitale.
Red Dead Redemption 2 non smette insomma di sorprendere, ricordandoci che a volte i segreti più belli non si trovano nelle missioni o nei colpi messi a segno, ma semplicemente alzando lo sguardo verso il cielo stellato.