Una delle catene più grandi del mondo smetterà di vendere videogiochi fisici

Tesco ha deciso che non rifornirà più il suo negozio con videogiochi in edizione fisica, per via dell'andamento globale del mercato.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il mercato dei videogiochi sta inevitabilmente cambiando e lo dimostrano le decisioni di catene come Tesco, che ha deciso di non rifornire più i suoi negozi con videogiochi in edizione fisica.

Un po' per la concorrenza di store come Amazon, che ovviamente vende videogiochi da tantissimo tempo, e un po' per il trend generale che premia maggiormente le copie digitali, sempre più negozi decidono di cambiare la propria offerta.

Di recente era successo addirittura con GameStop, che ha eliminato la propria presenza in Irlanda per via dell'andamento deludente dei suoi negozi.

E mentre le vendite degli ultimi videogiochi più noti, come Final Fantasy XVI Diablo IV, ci dimostrano che le copie fisiche saranno un ricordo, arrivano altre conferme nel mondo reale.

Tesco, una catena di negozi di generi alimentari britannica attiva a livello internazionale con oltre 6.800 punti vendita nel mondo, smetterà di vendere videogiochi in versione fisica.

Come riporta Games Industry, infatti, Tesco non rifornirà i propri negozi nel Regno Unito con nuovi videogiochi, per un totale di 2.800 punti vendita.

La motivazione è legata al passaggio dei suoi clienti "verso l'intrattenimento digitale", come hanno dichiarato i portavoce della catena.

Una volta che l'attuale fornitura di giochi sarà esaurita, l'azienda non darà più spazio ai videogiochi ad esclusione delle carte digitali, che rimarranno disponibili attraverso i suoi punti vendita.

Dopo i 35 negozi irlandesi della già citata GameStop, l'Europa perde un altro mercato importantissimo che inevitabilmente influirà ancora di più sui dati di vendita futuri.

D'altronde, visto che anche i publisher decidono di non creare più copie fisiche per i giochi più attesi come Alan Wake 2, è normale che tutto il settore ne risenta ad un certo punto.

Secondo alcuni studi il 2028 sarà l'anno in cui le copie fisiche saranno solo un ricordo, e di questo passo la previsione è sempre più realistica.