Ubisoft, avviata un'indagine per molestie e discriminazioni a Singapore

I rinvii di Skull and Bones nasconderebbero fatti molto gravi

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a cura di Francesco Bellacicco

Redattore

Il progetto Skull and Bones è entrato in sviluppo nel 2013 come espansione di Assassin's Creed Black Flag per poi diventare un gioco autonomo annunciato da Ubisoft nel 2017.

Una volta slegatosi dall'ingombrante eredità della saga di Assassin's Creed, il processo di produzione ha seguito un andamento altalenante, che ha causato un reiterato posticipo della finestra di lancio, inizialmente fissata al 2018.

A parlare del progetto era stata la stessa software house transalpina quasi un anno fa, rassicurando quanti si chiedevano che fine avesse fatto il gioco.

È comprensibile che buona parte parte delle energie sia attualmente indirizzata verso il supporto di Assassin's Creed Valhalla e il lancio del prossimo DLC, che includerà una minaccia mortale a tutti gli effetti.

Stavolta il team al lavoro su Skull and Bones fa parlare di sé per motivi del tutto slegati da eventuali posticipi, ma allo stesso tempo molto più gravi.

Secondo un report emerso negli scorsi mesi, lo sviluppo sarebbe stato segnato da episodi di burnout in un ambiente tossico dominato da conflitti interni, nonché da vere e proprie molestie.

Come riportato anche da GameRant (e inizialmente da IGN.com), lo studio di Ubisoft Singapore si trova attualmente al centro di un'investigazione condotta dal TAFEP (Tripartite Alliance for Fair and Progressive Employment Practices), ente nazionale che si occupa di controllare la regolarità legale degli ambienti lavorativi.

L'indagine dell'ente (molto attento ai casi di molestie sessuali e discriminazione) è stata preceduta da una lunga serie di segnalazioni anonime giunte nei giorni precedenti all'avvio dell'investigazione.

Nel caso in cui il TAFEP dovesse accumulare prove di colpevolezza sufficienti, potrebbero essere emesse delle condanne che comporterebbero, oltre a multe particolarmente salate, anche un periodo di detenzione.

Darryl Long, managing director di Ubisoft Singapore, ha commentato la notizia riferendo che condotte del genere sono assolutamente intollerabili, pur ammettendo che negli ultimi dieci anni nel team ci sono stati numerosi problemi (di natura non precisata).

Il caso non può non ricordare quanto avvenuto di recente con Activision Blizzard, sul quale si è recentemente espressa anche Xbox.

Gli scandali hanno causato l'inevitabile chiarimento del CEO Bobby Kotick, che ha rassicurato gli investitori sulla linea di condotta dell'azienda dopo la bufera legata, anche in questo caso, a molestie e discriminazioni.

Ma non mancano gli esempi virtuosi: il team di KO_OP, attualmente al lavoro su un'esclusiva PlayStation, ha annunciato di averla rimandata per un motivo degno di lode.

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