Controller smartphone | I migliori del 2023

Quali sono i migliori controller per smartphone per videogiocare con il proprio telefono? Vediamo la selezione.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Nell'epoca del cloud, sono sempre di più le persone che hanno deciso di giocare i loro videogiochi preferiti su smartphone (o tablet) armandosi semplicemente di un controller. Con questa soluzione, infatti, basta avere una buona connessione che sia costante, ed è possibile giocare comodamente sul proprio smart device come se fosse un televisore, collegando tramite Bluetooth il controller preferito alla periferica, senza il bisogno di nessuna console dedicata.

Servizi come Game Pass, come GeForce Now o come Stadia permettono di sbizzarrirsi con i dispositivi su cui giocare in mobilità. Se avete deciso che è la soluzione ideale per voi, vediamo oggi quali sono i migliori controller smartphone per chi vuole videogiocare alla grande. Di recente, abbiamo aggiornato la nostra selezione per includere soluzioni ideali per i giocatori più diversi, che vanno dai controller pensati appositamente per smartphone a quelli full-size che potete collegare al vostro telefono per giocare in comodità.

Migliori controller smartphone

SteelSeries Stratus Duo

Robusto e affidabile

Disponibile sia per Android che per iOS, SteelSeries Stratus Duo è un controller estremamente solido, ma leggero, maneggevole ed ergonomico. Gli manca, purtroppo, una texture antiscivolo nelle impugnature, ma la risposta dei pulsanti è davvero ottima, il d-pad è ben costruito anche gli stick analogici – simmetrici, in questo caso, come sui controller Sony – sono di assoluta affidabilità. Collegandolo via Bluetooth al vostro smartphone, potrete giocare comodamente e con risposte precise e soddisfacenti. Non a caso, costa proprio come un controller per dispositivi da gioco.

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Razer Kishi

Per trasformare lo smartphone in una Nintendo Switch

Con Razer Kishi parliamo probabilmente di una delle più famose soluzioni per videogiocare su smartphone. Il controller permette, infatti, di incastrare il proprio dispositivo all'interno delle sue due parti, trasformandolo in una sorta di Nintendo Switch maneggevole – mentre sapete che, spesso, tenere in piedi e a vista lo smartphone mentre le mani sono impegnate con un controller esterno può essere complicato. Questo controller risolve la cosa, poiché fa anche da impugnatura per il telefono. Propone, inoltre, stick analogici asimmetrici, un d-pad ben realizzati ed è privo di latenza, il che lo rende ideale anche per il competitivo. È anche dotato di uno spinotto USB-C che permette di ricaricare il telefono mentre state giocando, con il controller collegato.

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8bitdo Sn30 Pro

Portatile all'estremo

Se il fatto di giocare su smartphone significa per voi la possibilità di portare sempre con voi il vostro controller, allora dovreste valutare 8bitdo Sn30 Pro. Parliamo infatti di un vero e proprio controller che richiama quello Xbox, ma che è stato realizzato per un ingombro ridottissimo. Potete infilarvelo in borsa, nello zaino, e non preoccuparvene minimamente. Nonostante il corpo piatto e privo di impugnature – che ricorda il controller SNES dei bei tempi – questa periferica ha tutti i pulsanti che vi servono per videogiocare, compresi i dorsali e i grilletti. Insomma, ha tutto quello di cui avete bisogno e lo propone in poco spazio. Viene venduto insieme a una clip che fa da sostegno allo smartphone mentre giocate.

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GameSir X2

Il controller maniaco dei dettagli

Con una proposta simile a quella del già citato Razer Kishi, GameSir X2 è un controller che vi permette di allargare i suoi estremi per contenere, all'interno, smartphone lunghi fino a 167 mm. Il risultato sarà molto simile a una Nintendo Switch. Il controller viene fornito con diversi dettagli di primo piano, come un pulsante screenshot dedicato, gommini degli stick analogici alternativi (in modo da avere quelli ideali ed ergonomici per ogni esperienza), un sistema di circolazione dell'aria che favorisce la dissipazione del calore quando il vostro telefono è incastonato e state giocando. Compatibile con diverse varianti sia con Android che con iOS, il controller funziona sia con i servizi di gaming in cloud che con i giochi nativi per telefono.

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Controller Xbox

Un controller che ha pochi rivali

Il controller ufficiale Xbox ha probabilmente bisogno di poche presentazioni. Comodissimo per la sua ergonomia, affidabile, ben progettato, solido: potete collegarlo al vostro smartphone attraverso il Bluetooth e da lì in poi preoccuparvi solo di videogiocare. La nuova generazione (quella di Series X e Series S) è anche dotata di una texture puntinata sulle impugnature per rendere la presa meno scivolosa e più sicura, mentre il d-pad è precisissimo e difficilmente battibile dai concorrenti. Al momento è diventato curiosamente difficile trovare i controller Xbox presso i maggiori rivenditori, ma vi segnaliamo anche il link allo store ufficiale Microsoft – dove, in mancanza magari del vostro colore preferito, potete creare il vostro colore personalizzato e anche far incidere il vostro nome con Xbox Design Lab.

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Come scegliere il miglior controller smartphone

Ci sono diversi aspetti da tenere in considerazione, nella scelta del miglior controller smartphone per giocare. Se è vero, infatti, che non tutti abbiamo lo stesso smartphone, lo è anche che non tutti abbiamo le stesse necessità o abbiamo intenzione di giocare con lo stesso spirito: qualcuno di voi potrebbe voler scoprire qualche titolo rilassante su Game Pass, altri magari vogliono affrontare delle sessioni competitive in cloud.

Vediamo allora quali sono le specifiche di cui tenere conto per identificare il miglior controller smartphone per le proprie esigenze.

Il sistema operativo del vostro smartphone

Esattamente: la prima cosa che dovete valutare è il sistema operativo del vostro smartphone. Sappiate, infatti, che non tutti i controller sono compatibili con qualsiasi OS: spesso, anzi, molti vengono proposti sul mercato con una versione per Android e una per iOS.

Anche in questo caso, attenzione, perché conta anche quale versione dei suddetti sistemi operativi abbiate installata nel vostro dispositivo: alcuni controller Android, ad esempio, sono compatibili solo con Android dal 9 in su, quindi se il vostro telefono non è troppo recente o non avete applicato gli ultimi aggiornamenti di sistema (e non avete intenzione di farlo), fate attenzione a non scegliere un controller non compatibile.

Ergonomia e portabilità

Anche qui, la scelta è molto soggettiva, ma siamo tutti d'accordo nel dire che è fondamentale che un controller sia ergonomico e comodo, per permettere di giocare il più a lungo possibile senza sentire male alle mani. Ci sono alcune soluzioni che sono estremamente ergonomiche anche nel panorama dei controller mobile, perché ricalcano le periferiche che siamo soliti vedere su console o su PC. Altre, invece, sono meno maneggevoli, perché pensate con in mente il fatto di dover essere estremamente portatili e dover occupare poco spazio nella vostra borsa.

Le due cose vanno insomma in proporzione inversa: di solito, quanto meno un controller è portatile, tanto più il suo ingombro favorisce delle impugnature e delle forme maneggevoli. Se, invece, un controller è estremamente sottile e occupa poco spazio, è anche vero che potrebbe essere più scomodo da usare in lunghe sessioni. Ammesso, certo, che abbiate in piano di fare lunghe sessioni: se la risposta è no, e giocate di mezz'ora in mezz'ora ogni tanto, non avrete nessun problema nemmeno con un controller molto portatile e poco votato all'ergonomia.

Inoltre, l'ergonomia e l'impugnatura possono essere favorite anche da delle texture sul retro del controller. Molte soluzioni economiche non ne propongono nessuna, altre hanno invece delle impugnature diamantate o puntinate. In questo modo, anche quando magari avete le mani sudate, non correrete mai il rischio che il controller vi scivoli via di mano, magari penalizzandovi mentre compivate un'azione decisiva in una sessione di gioco.

Stick analogici simmetrici o no

A proposito di ergonomia, è soggettivo anche come vi troviate con le diverse configurazioni per gli stick analogici. Come sappiamo, infatti, alcune compagnie propongono uno schema simmetrico (pensate ai controller PlayStation), mentre altre sono votate a quello asimmetrico (i controller Xbox), dove lo stick sinistro e lo stick destro sono posti a un'altezza diversa, sfalsati per fare spazio al d-pad.

Molti trovano più comoda quest'ultima soluzione per l'impugnatura con i pollici sul controller, per altri invece è meglio quella simmetrica. Di solito, la asimmetrica è preferita soprattutto da chi gioca in competitivo ed è quella scelta anche dai controller pensati per i professionisti del gaming, vale la pena evidenziarlo.

La batteria: inclusa o no?

I controller che è possibile utilizzare su smartphone si collegano via Bluetooth e sono quindi wireless. Questo significa che hanno bisogno di una batteria per potersi alimentare (a meno che non abbiate con voi un dispositivo per dargli energia a cui attaccarli via cavo, ovviamente). Diverse soluzioni sul mercato propongono una batteria integrata, che quindi deve essere ricaricata regolarmente e monitorata. Alcuni controller, tuttavia, non propongono una spia che vi permette di monitorare il livello di carica.

In alternativa, ci sono controller che non hanno la batteria integrata, come quello ufficiale Xbox, ma che si alimentano con delle pile esterne. In questo caso, il controller risulta più leggero, ma potrebbe essere scomodo per voi tenere in borsa o nello zaino delle pile di ricambio, in caso il livello di quelle già installate dovesse scendere sotto la soglia minima.

La marca conta?

Se fate un giro presso i maggiori rivenditori online, potete notare che ci sono davvero tantissime soluzioni per giocare con un controller su smartphone. Tuttavia, mai come in questo caso vi raccomandiamo di affidarvi soprattutto a quelle di marchi noti per il loro lavoro nell'ambito gaming, o a quelle già testate da molti altri giocatori.

Ci sono infatti delle soluzioni più economiche sul mercato, indubbiamente, ma che potrebbero avere una resistenza irrisoria e lasciarvi a piedi dopo qualche sessione di gioco intensa. Inoltre, il fatto che alcune soluzioni scendano sotto una certa fascia di prezzo – considerando che dovrete collegare il controller via Bluetooth – potrebbe significare che ci sono compromessi in termini di qualità della comunicazione wireless, e di conseguenza una latenza tra il momento in cui impartite il comando sul controller e quello in cui lo smartphone effettivamente lo riceve e lo mostra sul display.

Risparmiare, insomma, è sempre una cosa buona e giusta, ma rimanendo nel campo delle periferiche affidabili. Spendere troppo poco per mettere la propria esperienza di gioco nelle mani di esordienti che realizzano prodotti poco duraturi potrebbe solo portarvi a dover compiere l'acquisto più volte.