Tears of the Kingdom e Breath of the Wild condividono un easter egg già dalla copertina

La cura nelle ultime produzioni di The Legend of Zelda è altissima, già delle cover da Tears of the Kingdom e Breath of the Wild.

Immagine di Tears of the Kingdom e Breath of the Wild condividono un easter egg già dalla copertina
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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom riconferma la cura per i dettagli già vista in Breath of the Wild, ma con il nostro colpo d'occhio ci siamo accorti di una cosa dalla copertina.

Precisamente dalla versione statunitense di Breath of the Wild, che potete sbirciare anche su Amazon, che si lega ancora di più a quella i giocatori stringono tra le mani da qualche giorno dall'uscita di Tears of the Kingdom.

Un titolo che dal day one sta facendo decisamente discutere, per motivi più o meno eleganti e giusti di cui abbiamo parlato giusto oggi.

Sono tanti i segreti che Tears of the Kingdom sta svelando in queste ore, di cui alcuni legati proprio a Breath of the Wild, ma ce n'è uno che parte dalla copertina.

Grazie alla segnalazione di una nostra lettrice abbiamo dato un'occhiata alle due copertine dei recenti titoli della saga per Nintendo Switch, e c'è un dettaglio decisamente particolare.

La copertina statunitense di Breath of the Wild, diversa da quella che abbiamo avuto in Italia, e quella di Tears of the Kingdom ridefiniscono il concetto di sequel.

Si collegano, letteralmente.

Non avendo purtroppo a disposizione delle copie originali abbiamo "appiccicato" le due boxart e, effettivamente, i due artwork si collegano.

La Hyrule del primo episodio si uniscono alle le isole nel cielo del sequel, creando idealmente un unico artwork che rappresenta l'unione tra questi due capitoli.

Un dettaglio che, conoscendo Nintendo, non è certamente casuale e premia la curiosità dei giocatori più attenti. 

Così come fa il gioco stesso d'altronde, come vi abbiamo raccontato nella nostra recensione.

Chissà quanti altri segreti verranno scoperti nelle prossime settimane, come quello più nostalgico riferito a Ocarina of Time.

In ogni caso continueremo a parlare della produzione in tanti modi, anche per l'inserimento di personaggi gay al suo interno.