Switch OLED non teme il burn-in: ecco cosa succede dopo 7000 ore consecutive

Un test ci svela che cosa succede al display di Switch OLED dopo 7000 ore di uso ininterrotto.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Uno degli aspetti che preoccupa maggiormente i fan e che ha perfino scoraggiato alcuni utenti dall'acquisto di Switch OLED è il potenziale problema del burn-in, un difetto che tende a presentarsi con maggiore frequenza nei display di ultima generazione.

La stessa Nintendo si è sempre dichiarata consapevole del problema, offrendo perfino un'opzione nelle impostazioni per ridurre la possibilità che si verifichi tale fenomeno sugli ultimi modelli della sua console ibrida (trovate l'edizione speciale a tema Splatoon 3 su Amazon).

Ciò non è però servito a placare le paure degli utenti, che temono la possibilità che il display di gioco possa essere rovinato da fastidiosi aloni: fortunatamente, uno youtuber era già riuscito a dimostrare come i fan non avessero nulla da temere, conducendo un esperimento che ha permesso a Switch OLED di restare accesa per 3600 ore consecutive sulla stessa schermata di gioco.

Il content creator Wulff Den ha però deciso di non interrompere la sua prova e di andare avanti fino in fondo, svelando ai fan che cosa succede dopo 7000 ore consecutive di utilizzo di Switch OLED (via GoNintendo).

Dopo aver lasciato la console sulla stessa schermata di gioco di The Legend of Zelda Breath of the Wild per un tempo corrispondente a circa 9 mesi e mezzo di utilizzo, lo youtuber ammette che solo adesso la console ha iniziato a mostrare i primi segni di cedimento, comunque decisamente modesti rispetto a quanto ci si potesse immaginare.

Come è possibile vedere nel suo video dedicato, che vi riporteremo di seguito, Switch OLED ha iniziato a mostrare solo adesso alcuni aloni dovuti al burn-in, che è possibile notare soltanto in scene particolarmente luminose o buie dei giochi:

Wullf Den ha comunque sottolineato che la schermata di gioco non è mai stata realmente in movimento durante la prova, trattandosi di un vero e proprio stress test per spingere il display al limite delle sue potenzialità: il fatto che gli effetti si siano rivelati così leggeri, e soltanto dopo così tanto tempo, rappresenta dunque un'ottima notizia, anche per i fan più attivi.

È infatti estremamente improbabile che un giocatore possa davvero restare su un'unica schermata per 7000 ore senza fare alcuna operazione: Nintendo sembra dunque aver lavorato molto bene con i display di Switch OLED e per il burn-in non dovrebbe esserci davvero nulla da temere.

In ogni caso, se siete ancora preoccupati che tale possibilità possa verificarsi, sulle nostre pagine potete trovare qualche utile consiglio per impedire il burn-in sulla console.

Nel frattempo, la casa di Kyoto ha rilasciato un nuovo aggiornamento "invisibile" per tutte le console Nintendo Switch, che non richiede alcun intervento da parte degli utenti e che non ha cambiato nulla.