Nuova ondata di licenziamenti, stavolta tocca agli autori di The Order 1886

Meta ha licenziato moltissimi membri di Ready at Dawn, autori di The Order 1886 e di molti progetti VR per il colosso tecnologico.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il periodo è decisamente turbolento per il settore tecnologico, visto che Meta ha annunciato il licenziamento di moltissimi membri di Ready at Dawn, autori di The Order 1886.

Autori, tra gli altri, dello shooter cinematografico per PlayStation (lo trovate su Amazon), il team si era imbarcato negli ultimi anni in una serie di progetti per VR.

Meta aveva già perso una figura importante negli ultimi mesi, niente meno che John Carmack che, tra l'altro, è stato uno dei fautori del progetto Quest.

Anche gli autori di Halo sono stati colpiti duramente, parlando di franchise importanti in esclusiva, per un futuro che sembra altrettanto pericolante.

Come riporta Wccftech, Ready at Dawn ha perso un terzo della sua forza lavoro dopo il licenziamento voluto da Meta.

Un'ondata di licenziamenti che ha coinvolto in massa molte aziende tecnologiche, tra cui anche Google e Microsoft, e che ora coinvolge la società che ha la proprietà di Facebook, tra gli altri.

La società ha licenziato dall'inizio della settimana un totale di 4.000 dipendenti, incluso il personale degli sviluppatori di giochi Downpour Interactive e Ready at Dawn.

Il team, di cui fa parte anche il nostro connazionale Andrea Pessino, prima di The Order 1886 è stato autore di God of War Origins, God of War: Chains of Olympus, God of War: Ghost of Sparta, la versione PSP di Daxter, e svariati titoli per la VR.

Nel 2020 fu acquisito da Oculus Studio, all'interno di Meta, proprio con l'obiettivo di sviluppare altri progetti legati alla realtà virtuale.

Come scopriamo su Twitter tramite i commenti degli sviluppatori licenziati, tra le persone che hanno perso il lavoro c'è anche capo dello studio. Secondo alcuni la figura a cui ci si riferisce è Ru Weerasuriya, che fondò Ready at Dawn con Andrea Pessino.

Dispiace vedere molte persone che perdono il lavoro così all'improvviso, in un un periodo davvero complicato per chi lavora nel settore. Tra le aziende di cui abbiamo riportato azioni di licenziamento ci sono infatti anche Riot Games, Electronic Arts e Amazon Games.