Naughty Dog svelerà i nuovi giochi quando staranno per uscire, basta ai vecchi errori

Neil Druckmann ha anticipato che Naughty Dog non commetterà più l'errore di svelare i suoi giochi in lavorazione con troppo anticipo.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Affinché un gioco abbia tutte le attenzioni che può ottenere, spesso i publisher scelgono di svelarlo con enorme anticipo rispetto alla release, con tutta l'esposizione mediatica, lo stress, i possibili rinvii (e gli aggiornamenti richiesti da parte degli investitori) che seguono questo processo. Si tratta, però, di un errore che Naughty Dog non vuole più commettere in futuro.

A discuterne è stato il co-presidente Neil Druckmann che, intervistato da Comicbook in vista del debutto della serie HBO dedicata a The Last of Us (che farà a meno delle spore, come vi abbiamo riferito) ha fatto sapere che la compagnia svelerà i prossimi videogiochi solo quando saranno più vicini alla release, rispetto invece a quanto faceva in passato.

Come confermato dallo stesso dirigente e director, infatti, l'esposizione mediatica anticipata poteva essere positiva per la visibilità delle opere, ma non aiutava nella gestione dell'ambiente di lavoro:

«Annunciammo Uncharted 4 e The Last of Us - Parte II con grande anticipo, ma nella realtà dei fatti questo ha causato un po' di quei problemi di equilibrio vita-lavoro che a volte abbiamo avuto nel nostro studio».

Con "problemi di equilibrio vita-lavoro" Druckmann si riferisce in modo piuttosto chiaro ai problemi relativi al crunch presso Naughty Dog, di cui si è parlato anche in passato (non sempre con toni lodevoli) e che la compagnia si era ripromessa di risolvere per il futuro.

«Ritardando un po' l'annuncio» ha continuato Druckmann nell'intervista ai microfoni di Comicbook, «possiamo giocare di più con la pianificazione e siamo più consci di come stiamo approcciando la produzione».

Ecco quindi che, se sappiamo una delle cose che stanno bollendo nella pentola di Naughty Dog, ci sarà da aspettare per il resto:

«C'è il nostro progetto multiplayer su The Last of Us e c'è un altro progetto di cui non dirò nulla, se non il fatto che noi stessi ne siamo davvero molto entusiasti».

Vedremo quindi cos'altro tirerà fuori Naughty Dog dal suo talentuoso cilindro, con i tempi che le saranno necessari per – come speriamo – garantire anche che il team di sviluppo possa lavorare in modo più sereno e più sano di quanto era emerso avesse dovuto fare in passato.

La più recente opera originale della compagnia, The Last of Us - Parte II, è arrivata nel 2020 (lo trovate su Amazon a pochi euro) segnando un nuovo interessante punto di arrivo per lo storytelling interattivo, al punto da ottenere la palma di gioco della generazione assegnato dalla nostra redazione.

Per scoprire chi potrebbe mai raccogliere l'eredità di quell'opera, mettiamoci comodi: ci sarà da aspettare. E va bene così.