Metal Gear Solid 3, tra CQC e 11 settembre, Kojima svela retroscena sul gioco

Hideo Kojima ha parlato di varie particolarità dietro lo sviluppo di Metal Gear Solid 3, dall'11 settembre 2001 a un attore mocap 'malmenato'.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Un remake di Metal Gear Solid 3 Snake Eater continua a essere in cima ai desideri dei fan di tutto il mondo, tanto che ora è Hideo Kojima in persona a tornare a parlare del classico.

La saga di Snake, il cui epilogo lo trovate su Amazon, è uno dei ritorni più desiderati dai fan, sebbene gli appassionati devono accontentarsi dei giochi del passato.

Mentre i rumor su un nuovo MGS continuano a rincorrersi, Kojima è tornato a discutere di Snake Eater, rivelando alcuni curiosi retroscena che molti non conoscevano.

Come riportato anche da Games Radar, il papà di Snake ha parlato di varie particolarità dietro lo sviluppo, dall'11 settembre 2001 a un attore mocap "malmenato".

Hideo Kojima ha ricordato con particolare attenzione ai dettagli lo sviluppo di Metal Gear Solid 3: in una serie di tweet, Kojima ha infatti parlato della schermata del menu, oltre ad altro ancora.

L'autore ha rivelato: «La sagoma del CQC può cambiare il colore della schermata del titolo. È un effetto di produzione che ho inserito nel PV pensando all'apertura di 'Ultra Seven'. L'ho inserito nel titolo perché è stato ben accolto».

In un tweet successivo, Kojima ha rivelato che una tecnica simile è stata utilizzata nel film di James Bond Casino Royale nel 2006. Lo sviluppatore ha poi aggiunto: «Ricordo che quando stavamo facendo il mo-cap, abbiamo applicato il CQC per davvero, e l'attore sembrava avere dolore fisico per alcuni giorni».

Non sorprende che l'iconica sequenza del menu - che vede le sagome di due soldati impegnarsi in un combattimento ravvicinato mentre i colori dello sfondo cambiano - abbia causato qualche dolore all'attore. Si vedono i due personaggi che si strattonano a vicenda, si buttano a terra e si strappano le armi dalle mani: dopotutto, poco non è.

Questa non è l'unica cosa su cui Kojima ha riflettuto: in un altro tweet, l'autore ha detto: «Dopo l'11 settembre 2001, era prevedibile che le tattiche di combattimento ravvicinato sul campo di battaglia sarebbero cambiate, e dato che MGS3 si sarebbe svolto in spazi ristretti come giungle e grotte, il CQB tradizionale sarebbe stato inefficace?».

Il tweet continua: «Così abbiamo consultato i nostri consiglieri militari e ci è venuta l'idea del CQC». Insomma, ad anni di distanza, MGS3 continua a offrire spunti di discussione davvero niente male.

Restando in tema, ricordate la leggendaria scena della scala in Metal Gear Solid 3? Eccola ricreata in Unreal Engine 4 da un professionista.

Ma non solo: un giocatore ha pubblicato un collage che elenca tutte le ferite e le cause di morte dei protagonisti della saga di Metal Gear Solid.

Infine, se volete scoprire i migliori e i peggiori capitoli della serie di Metal Gear Solid date un’occhiata alla nostra classifica pubblicata sempre e solo sulle pagine di SpazioGames.