Si preannunciano tempi duri per il nuovo live-service di casa PlayStation: Marathon potrebbe infatti essere costretto a un rinvio di emergenza, dopo lo scandalo che ha colpito il titolo di Bungie nelle ultime ore.
Come vi abbiamo infatti riportato anche sulle nostre pagine, il direttore artistico di Bungie ha ammesso che sono state utilizzate senza alcuna autorizzazione materiali realizzati da un artista: l'autore del fatto sarebbe un ex dipendente dello studio, ma adesso gli autori devono controllare accuratamente tutti i file di gioco per assicurarsi che non ci siano altri casi simili.
Un report di Forbes sottolinea come questa vicenda stia cambiando improvvisamente i piani dello studio: basti pensare che lo scorso venerdì doveva svolgersi un livestream con nuovi contenuti gameplay, di fatto sostituito da un videomessaggio di scuse e di commento ai feedback ricevuti durante la sessione Alpha.
Quel che sappiamo è che Sony e Bungie stanno sondando accuratamente tutti i file di Marathon, in un lungo processo revisionale che dovrà servire ad assicurarsi che non vi siano altro materiale rubato senza il consenso dei rispettivi autori.
Secondo il report di Forbes, il morale degli autori di Destiny (di cui trovate diversi gadget su Amazon) sarebbe a livelli minimi storici: gli sviluppatori sono consapevoli del fatto che ormai c'è un «ambiente ostile» nei confronti di Marathon e c'è molta paura per ciò che potrebbe accadere allo studio, qualora il lancio del live-service dovesse fallire.
Per questo motivo non è da escludere a priori un rinvio last-minute: sebbene non filtrino decisioni ufficiali al riguardo, si presume che le dirigenze di Sony e Bungie stiano già discutendo su come gestire il periodo pre-lancio.
Alcune decisioni improvvise sono già arrivate, con una modifica della roadmap nelle ultime settimane: a giugno avrebbe dovuto arrivare un nuovo trailer in contemporanea con l'inizio dei pre-order, ma l'intera campagna sta già venendo ripensata.
E a questo punto Marathon non è più così al sicuro: molto dipenderà dagli effettivi tempi necessari per assicurarsi che non vi siano ulteriori casi di plagio con cui dover fare i conti.
Questa è solo l'ennesima vicenda che colpisce un titolo mai visto particolarmente di buon occhio dalla community, al punto che c'è già chi lo considera un "erede" di Concord.
E a completare un periodo sicuramente non facile per i live-service PlayStation, va segnalato anche l'addio di Jade Raymond da Haven Studios: uno sviluppo che mette in seria discussione il futuro di Fairgames.
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