Hideo Kojima ha trasformato il lancio di Death Stranding 2: On The Beach in un manifesto contro le crisi globali del nostro tempo, ovviamente.
Durante l'evento londinese del World Tour dedicato al suo ultimo capolavoro, il leggendario game designer giapponese ha lanciato un appello che trascende i confini del gaming, invitando i fan a unirsi nella lotta contro guerre e cambiamenti climatici (tramite Eurogamer).
La serata, arricchita dalle performance live di Caroline Polachek e Chvrches, si è trasformata in qualcosa di più di una semplice celebrazione videoludica.
Kojima ha parlato della risposta della critica a Death Stranding 2 rivelandosi entusiasta (e vorremmo ben vedere), spiegando come il valore della sua ultima produzione possa entrare in risonanza con il mondo reale.
«Abbiamo molte sfide davanti a noi», ha dichiarato Kojima durante l'incontro, elencando conflitti armati, crisi climatica, terremoti e pandemie come elementi che gettano ombre sul futuro. Tuttavia, la sua visione rimane fondamentalmente ottimista:
«Abbiamo la guerra, abbiamo il cambiamento climatico, abbiamo molti terremoti, abbiamo avuto la pandemia, abbiamo tante altre cose. E forse abbiamo un futuro un po' buio. Ma oggi, se ci riuniamo così e se restiamo uniti, possiamo combattere e combattere tutte queste cose.»
Un momento particolarmente toccante della serata è stato dedicato alla memoria di Ryan Karazija, il frontman dei Low Roar scomparso nel 2022 a causa di complicazioni legate alla polmonite.
La musica del gruppo aveva definito l'identità sonora del primo Death Stranding, e Kojima aveva progettato di espandere questa collaborazione nel sequel. Il destino ha voluto diversamente: mentre il designer si preparava a contattare il musicista per nuove registrazioni, è arrivata la tragica notizia della sua morte.
Death Stranding 2 si conferma ancora una volta un progetto in grado di raccontare ben più che una semplice storia.
Vedremo cosa vorrà fare in futuro Hideo Kojima, visto che ha già dei piani importanti con le sue idee future.