Hideo Kojima, il visionario creatore di Metal Gear Solid e Death Stranding, ha rivelato durante il Sydney Film Festival un’ambizione degna di un film di fantascienza: sviluppare un videogioco nello spazio.
Non si tratta di una provocazione, ma di un desiderio reale, accompagnato dalla volontà di sottoporsi a un addestramento adeguato per soggiornare a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per alcuni mesi.
«Voglio addestrarmi sul serio, imparare a fare l’attracco e andare sulla ISS per restarci qualche mese», ha dichiarato Kojima, come riportato da The Guardian.
«Non sono uno scienziato, ma probabilmente potrei creare videogiochi anche nello spazio. Voglio essere il primo». Il game designer ha inoltre osservato, con il suo tipico umorismo, che una lunga permanenza in orbita potrebbe perfino alleviare i dolori alla schiena che lo tormentano.
Ma l’ambizione di Kojima non si ferma qui. Durante l’intervento ha infatti ammesso di essere affascinato dal mettere la propria vita in pericolo per sentirsi davvero vivo, ispirandosi al celebre attore Tom Cruise, noto per eseguire personalmente i suoi spericolati stunt nei film di Mission: Impossible (che trovate su Amazon).
«È la malattia di Tom Cruise», ha scherzato Kojima. «Tom Cruise scopre il proprio valore quando vive con la vita in gioco».
Cruise, oltre a essere protagonista e produttore esecutivo del franchise Mission: Impossible, ha realizzato alcune delle sequenze d’azione più estreme mai viste, come appendersi a un aereo in volo o lanciarsi con una moto da una scogliera prima di aprire il paracadute. Kojima, evidentemente, ammira quel tipo di dedizione totale.
Nel frattempo, il suo ultimo progetto Death Stranding 2: On the Beach ha ricevuto grandi elogi da parte della critica, con molti che lo considerano una delle sue opere più riuscite (anche se pare surriscaldi troppo le PS5).
E se il prossimo passo fosse davvero lo sviluppo di un videogioco in orbita (oppure no), non sarebbe certo la cosa più folle che Kojima abbia mai fatto.