In attesa del processo, c'è un nuovo via libera per Xbox e Activision Blizzard

In attesa di scoprire come si concluderà la causa legale tra Xbox e FTC, arriva il via libera di un altro paese per l'acquisizione di Activision Blizzard.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Siamo ancora in attesa di scoprire quale sarà il responso del giudice per la causa legale che vede contrapposte Xbox e FTC, ma nel frattempo è arrivata un nuovo via libera per l'acquisizione di Activision Blizzard.

Come riportato da VGC, anche il Competition Tribunal of South Africa, l'ente predisposto per il Sudafrica, ha deciso di approvare «incondizionatamente» l'acquisizione, ovvero senza alcun correttivo necessario.

Il Sudafrica diventa dunque il 39esimo paese che ha deciso di approvare la maxi operazione di mercato, non ritenendo che emerga il pericolo di un monopolio sul cloud gaming per via di Xbox Game Pass (lo trovate su Amazon) o sul possesso di franchise come Call of Duty.

L'ultimo via libera era infatti arrivato negli scorsi mesi dalla Corea del Sud, che a maggio era diventato il 38esimo paese a dare, anche in questo caso, la sua approvazione senza condizioni.

L'ente sudafricano non ha ancora svelato i motivi che hanno portato all'ok dell'acquisizione Xbox e Activision Blizzard, ma verranno riferiti con le giuste tempistiche.

In ogni caso, la sensazione è che la partita decisiva da giocarsi è proprio legata alla controversia con la FTC: se il processo dovesse concludersi in favore di Microsoft, l'acquisizione potrebbe essere approvata negli Stati Uniti, portando a una più probabile chiusura imminente.

In caso contrario, l'accordo potrebbe saltare definitivamente: la casa di Redmond ha chiesto che il processo si svolgesse il prima possibile, proprio perché ci sono delle scadenze che devono essere rispettate comunque vada a finire.

Curiosamente, la FTC statunitense e la CMA britannica non sarebbero gli unici enti antitrust contrari all'operazione: anche la Nuova Zelanda ha espresso non poche perplessità, lasciando intendere che potrebbe esprimersi con un giudizio negativo.

Tra i principali oppositori dell'accordo vi è naturalmente anche Sony, principale rivale di Microsoft nei videogiochi: pare però che ci fosse stato il tentativo di trovare un accordo, rifiutato però da Phil Spencer per via di richieste troppo esigenti.