Sony aveva proposto un accordo per Activision Blizzard, ma Xbox ha rifiutato

Uno scambio di e-mail tra Jim Ryan e Phil Spencer svela che Sony propose un accordo per approvare l'acquisizione di Activision Blizzard, rifiutato da Xbox.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Fin dalle prime ore che hanno seguito l'annuncio dell'acquisizione di Activision Blizzard da parte di Xbox, Sony non ha mai nascosto tutta la sua contrarietà all'operazione, decidendo di schierarsi come primo oppositore.

La polemica è rimbalzata fin da subito sulla possibile evoluzione della saga di Call of Duty, da sempre fondamentale per gli utenti PlayStation (trovate Modern Warfare 2 su Amazon), senza ignorare però ciò che resta del catalogo Activision Blizzard e delle preoccupazioni su un possibile monopolio, anche in settori come il cloud gaming.

Durante il processo che ha visto Xbox e FTC contrapposte per la possibile acquisizione — in cui è intervenuta anche Sony, preoccupata per la possibilità che Call of Duty diventi una potenziale "arma" di Microsoft — è trapelato anche uno scambio di e-mail tra i presidenti Jim Ryan e Phil Spencer, nel quale è emerso anche uno spiraglio — molto lontano, per la verità — per una possibile trattativa.

Come riportato da Tom Warren su The Verge, il presidente di Sony Interactive Entertainment ha infatti proposto una lunghissima serie di condizioni affinché PlayStation potesse accettare l'acquisizione di Activision Blizzard.

Per quanto riguarda la serie Call of Duty, Microsoft si sarebbe dovuta impegnare a non includere vantaggi su Game Pass, non introdurre alcun miglioramento a livello hardware e nessun contenuto aggiuntivo rispetto alle versioni PlayStation.

Fino a qui, non sembrano essere richieste particolarmente esigenti, ma è nella gestione del catalogo Activision Blizzard che le pretese cominciano a sembrare esagerate, dato che Jim Ryan cita infatti una serie dopo l'altra di condizioni.

I giochi Activision Blizzard dovrebbero infatti uscire sempre e comunque su PlayStation, assicurando parità di contenuti e costo identico su Xbox, trattarli equamente sui servizi in abbonamento di Sony e Microsoft, scartare qualunque impegno finanziario già preso da Sony con Activision e perfino iniziare le trattative su un possibile trattamento simile per i giochi Bethesda.

Richieste che comprensibilmente non sono state approvate da Phil Spencer, che ha sottolineato come tali domande non fossero compatibili con il ruolo che Sony possiede come leader del mercato, ribadendo però nuovamente che non c'è alcuna intenzione di rimuovere i loro titoli dalle console PlayStation.

Un impegno che Phil Spencer ha ribadito anche sotto giuramento, promettendo di fare tutto il possibile perché Call of Duty rimanga su PS5.

In ogni caso, Microsoft ha sottolineato in più occasioni che il loro vero obiettivo era riuscire a imporsi nel mercato mobile: prima di portare a termine l'acquisizione, pare che sia stato addirittura proposto di chiudere la divisione Xbox per raggiungere l'obiettivo.