Embracer Group, il CEO si confessa: «Merito molte critiche»

In una recentissima intervista, il CEO di Embracer Group commenta le ultime news riguardanti l'azienda con una certa sincerità.

Immagine di Embracer Group, il CEO si confessa: «Merito molte critiche»
Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Di tutte le volte in cui abbiamo ascoltato, letto e scritto notizie riguardo i licenziamenti, è la prima volta che un CEO come Lars Wingefors si racconta con una certa sincerità, parlando di Embracer Group.

Il colosso aziendale è stato protagonista delle ultime settimane di cronaca, dopo aver passato anni ed anni ad acquisire studi di sviluppo e altre realtà di vari settori dell'intrattenimento.

Ma, più recentemente, Embracer ha passato gli ultimi anni a licenziare tantissimo personale nel trend che accompagna l'industria ormai da troppo tempo, e non è finita qui.

Tra la cessione di Gearbox, autori di Borderlands 3 (lo trovate su Amazon) e il più recente annuncio della divisione di Embracer Group in tre diverse realtà, c'è molto di cui parla e Wingefors l'ha fatto ai microfoni di Games Industry.

«È stato doloroso», ha detto il CEO di Embracer Group parlando degli avvenimenti delle ultime settimane. Tuttavia c'è stato spazio per un cauto ottimismo dichiarando di credere ancora "in quello che facciamo", come "nei miei team e nella visione che abbiamo delineato".

Tuttavia sono arrivate molte critiche (più che comprensibili) a Embracer Group, e su queste Wingefors ha detto la sua con una sincerità rara per il settore:

«Come leader e proprietario, a volte devi prenderti la colpa ed essere umile riguardo se hai commesso degli errori e se avresti potuto fare qualcosa diversamente. Sono sicuro di meritare molte critiche, ma non penso che la mia squadra o le mie aziende meritino tutte le critiche. Potrei prendermi gran parte di quella colpa io stesso. Ma alla fine ho bisogno di credere nella missione che abbiamo stabilito e che è ancora valida, e ora lo stiamo consentendo realizzando questa nuova struttura.»

Per quanto riguarda il futuro di Embracer Group come azienda e proprietà intellettuali, Wingefors ha dichiarato:

«Sento ancora di avere la fiducia di molti o tutti i miei principali imprenditori e CEO che si sono uniti al gruppo. È stato difficile, ma penso che tutti credessero nella missione di Embracer. Capiscono anche che il mondo è cambiato, noi dobbiamo cambiare. È doloroso. Non possiamo realizzare tutti i giochi che volevamo realizzare tre anni fa, ma dobbiamo adattarci. Realizzeremo ancora giochi, abbiamo ancora una delle più grandi, se non la più grande, pipeline di giochi del settore. E abbiamo grandi progetti per i prossimi anni o decenni.»

Visto il modo in cui molti CEO e responsabili si sono comportati in merito ai numerosi licenziamenti, che stanno arrivando anche alla fine della filiera dei videogiochi, va dato atto a Wingefors di aver esibito una sincerità inedita.