Doppiatori contro le IA: «Le persone che rubano il lavoro per fare altro sono degli stron*i»

Un gran numero di doppiatori del settore dei videogiochi ha deciso di farsi avanti per attaccare l'utilizzo sconsiderato delle IA.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Ci sono serie preoccupazioni sul fatto che l'IA sottragga posti di lavoro e opportunità, anche agli attori dei videogiochi.

Mentre l'intelligenza artificiale continua a svilupparsi e l'uso di questa tecnologia per replicare le voci diventa sempre più comune, sempre più professionisti del settore hanno espresso le loro preoccupazioni sull'uso di questa tecnologia e sulle conseguenze negative che potrebbe avere (tanto che si vociferano scioperi).

Vero anche che Shuhei Yoshida di PlayStation hanno espresso il suo punto di vista positivo sull'uso delle intelligenze artificiali nello sviluppo dei videogiochi.

A quanto pare, però, un gran numero di professionisti ha ora deciso di farsi avanti per attaccare l'utilizzo sconsiderato delle IA (via GamesRadar)

Tra gli attori preoccupati figurano Doug Cockle, interprete di Geralt nella serie The Witcher, Samantha Béart, che interpreta Karlach in Baldur's Gate 3, e Ben Starr, l'attore di Clive Rosfield in Final Fantasy 16.

Tutti si sono espressi contro l'intelligenza artificiale nei videogiochi in una nuova intervista a NME. In particolare, hanno sottolineato la preoccupazione che l'IA sottragga posti di lavoro agli attori e i problemi legati al furto e alla replica delle voci degli attori senza il loro consenso. 

Lo stesso Cockle ha visto la propria voce replicata dall'IA, cosa che non ha mai accettato. Nell'intervista, afferma di volere che gli studios proteggano gli attori come lui, dato che non può fermare personalmente il furto a causa di vincoli finanziari e mancanza di tempo.

E aggiunge: «Le persone che rubano il lavoro dei doppiatori per fare qualcos'altro sono degli stron*i».

Negli ultimi tempi, i video di personaggi iconici dei videogiochi che dicono e addirittura cantano cose che non hanno mai detto prima sono diventati molto più diffusi grazie all'uso dell'intelligenza artificiale, e sono molto problematici per una serie di motivi.

Come nel caso di Cockle, nella maggior parte dei casi gli attori non sono d'accordo e per loro l'idea che la loro voce venga usata per dire letteralmente qualsiasi cosa è sicuramente sconvolgente, soprattutto se usata per contenuti offensivi.

Questo aspetto è particolarmente preoccupante quando la tecnologia IA diventa sempre più sofisticata e le voci generate artificialmente diventano più difficili da distinguere da quelle reali

Inoltre, c'è la preoccupazione che l'IA venga usata per generare voci all'interno dei giochi: Starr si preoccupa in particolare del fatto che la tecnologia venga utilizzata per dare voce a personaggi di sfondo, poiché questi tipi di ruoli sono quelli che offrono agli attori emergenti l'opportunità di "farsi le ossa" e iniziare la propria carriera. 

A gennaio, il sindacato americano SAG-AFTRA ha annunciato un accordo con un'azienda produttrice di voci per l'IA che consentirà agli attori di concedere in licenza le repliche digitali delle loro voci per l'uso nei giochi, quindi la questione non è affatto chiusa.

Vero anche che scelte assolutamente scellerate come quella di Electronic Arts non sono un buon segnale per l'industria.

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