Diablo 4 è nei guai: i numeri sono in caduta libera

L'entusiasmo dei giocatori per Diablo 4 non è mai stato così basso: dopo un lancio col botto, i numeri su Twitch sono crollati del 99%.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Forse nella recente storia videoludica è difficile ricordare un capovolgimento di fronte così improvviso e rapido come quello accaduto con Diablo 4: lanciato sul mercato con grande entusiasmo, una serie di decisioni quantomeno discutibili per il bilanciamento da parte di Blizzard sembrano aver quasi totalmente annullato tutto l'ottimo lavoro svolto in occasione del lancio.

Il quarto capitolo della saga (trovate il bundle cross-gen in offerta su Amazon) aveva infatti ottenuto il miglior lancio di sempre per un gioco Blizzard, con numeri semplicemente incredibili per l'ultima infernale avventura.

Eppure, dopo un controverso aggiornamento per la Stagione 1 che ha quasi totalmente distrutto il bilanciamento del gioco, la fiducia della community sembra essere decisamente crollata. Così come l'entusiasmo del pubblico, che sembra non aver più voglia neanche di guardare dirette streaming a tema su Twitch.

Dexerto segnala infatti la curiosa situazione legata a Diablo 4: nonostante sia uscito soltanto lo scorso giugno, il numero di spettatori è crollato addirittura del 99%, passando dal record di 278.672 spettatori ad... appena mille in pochi mesi.

Un crollo che non può essere giustificato solo sostenendo che non è più il "gioco del momento": basti guardare ad esempio Street Fighter 6, uscito durante lo stesso mese ma che continua a essere uno dei titoli più popolari su Twitch senza alcun segno di cedimento.

La stessa Blizzard è consapevole di aver commesso molti errori, promettendo che continuerà a lavorare per realizzare «un gioco migliore». A giudicare dagli ultimi numeri, gli sviluppatori dovranno però impegnarsi molto più del previsto per recuperare la fiducia di una community, prima che la situazione possa rivelarsi immediatamente compromessa.

Del resto, pare che i fan siano già arrivati ai ferri corti con gli sviluppatori: basti dire che perfino il producer di Diablo 2 è arrivato ad attaccarli pubblicamente, accusando il team di sviluppo di voler «mungere soldi» ai fan e di aver creato di proposito questa situazione.