CD Projekt Red, dopo i licenziamenti gli sviluppatori lottano per un sindacato

Dopo l'ondata di licenziamenti, all'interno di CD Projekt Red gli sviluppatori cercano di correre ai ripari per quanto riguarda il futuro.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Anche CD Projekt Red ha dovuto adoperare dei licenziamenti in un 2023 che si è rivelato letale, o almeno molto difficile, per tantissimi studi di sviluppo.

Lo studio polacco ha annunciato di recente il taglio della propria forza lavoro, unendosi ad una ondata sempre più inarrestabile che, solo nelle ultime settimane, ha coinvolto anche Epic Games, Naughty Dog e anche Telltale.

L'annuncio ha fatto anche discutere per le parole scelte dalla dirigenza, con il CEO Adam Kicinski che riferiva che ora come ora CD Projekt Red conta su troppe persone e che, per riorganizzarsi in vista del futuro, ha deciso di lasciarne andare alcune, conscia che non avrebbe avuto lavoro con cui occuparle nonostante i tanti progetti al momento in cantiere.

Dopo questa vicenda gli sviluppatori ancora rimasti all'interno di CD Projekt Red stanno lavorando per avere un sindacato (tramite PC Gamer).

Non è affatto facile ottenerne uno nell'industria, motivo per cui perseguire la carriera dello sviluppatore videoludico è sempre meno sostenibile per un recente sondaggio, ma i lavoratori polacchi ce l'hanno fatta.

Il Polish Gamedev Workers Union (PGWU) fa parte del sindacato nazionale OZZ Inicjatywa Pracownicza ed è aperto agli sviluppatori che lavorano per altri studi in Polonia.

«Abbiamo iniziato a parlare di sindacalizzazione dopo l'ondata di licenziamenti del 2023», spiega il PGWU nel sito, riferendosi al licenziamento di circa 100 dipendenti, ovvero il 9% del personale totale annunciato a luglio:

«Questo evento ha creato un'enorme quantità di stress e insicurezza, colpendo la nostra salute mentale e portando alla creazione di questa unione in risposta. Avere un sindacato significa avere più sicurezza, trasparenza, migliore protezione e una voce più forte in tempi di crisi.»

CDPR ha licenziato 29 dipendenti dello studio Molasses Flood che lavoravano allo spin-off di The Witcher, nome in codice Project Sirius, e ha annunciato che circa 30 membri del personale che lavoravano su Gwent sono stati licenziati, tra gli altri.

La creazione di un sindacato è una bellissima notizia per chi sta ancora lavorando a , che nel frattempo procede spedito ed è diventato un successo di vendite.