Anche lo sviluppatore di The Last of Us non potrà evitare i licenziamenti

Naughty Dog sarà purtroppo il prossimo studio di sviluppo a subire tagli al personale, questa volta per almeno 25 collaboratori.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Nell'ultima serie di notizie non propriamente felici per l'industria dei videogiochi, a quanto pare ne è arrivata ora un'altra.

Naughty Dog è infatti il prossimo studio di sviluppo che subirà tagli al personale, questa volta per almeno 25 collaboratori, nessuno dei quali ha lavorato in prima persona al porting PC del primo TLOU (che trovate su Amazon in versione PS5).

La notizia arriva da Kotaku (via VG247), che ha parlato con due fonti che hanno riferito che i licenziamenti sono stati comunicati internamente allo studio la scorsa settimana.

Sono stati colpiti soprattutto i membri del team di controllo qualità, ma anche alcuni membri del reparto artistico e della produzione.

Almeno 25 membri del team hanno visto ridursi i loro contratti, ma fortunatamente il personale a tempo pieno non sembra al momento essere incluso nei tagli.

Le fonti hanno anche riferito a Kotaku che ai membri licenziati non è stata offerta alcuna buonuscita, e sia coloro che sono stati rimossi dai loro incarichi sia gli altri dipendenti sono stati apparentemente costretti a tacere la notizia.

Peggio ancora, si prevede che questi lavoreranno fino alla fine dei loro contratti, che a quanto pare termineranno a ottobre.

Non è chiaro il motivo di questi tagli, a parte la solita ragione (risparmio di denaro), e non si sa nemmeno se questo abbia a che fare con il "riavvio" del progetto multiplayer di The Last of Us

A maggio di quest'anno un rapporto di Bloomberg sosteneva che lo sviluppo del progetto era stato ridimensionato dopo che Bungie, sviluppatore di Destiny, aveva valutato il gioco, lasciando che solo un piccolo gruppo continuasse a lavorarci mentre Naughty Dog decideva come procedere.

A luglio, anche il co-presidente di Naughty Dog, Evan Wells, si è ritirato dopo 25 anni di lavoro nello studio, lasciando il co-director di The Last of Us, Neil Druckmann, come unico presidente.

Restando in tema, le recenti ondate di licenziamenti di Epic Games non riguardano solo gli studi, ma anche i vertici con l'allontanamento di uno dei fautori dello store.