Epic Games, licenziamenti anche ai vertici: addio ad uno dei creatori dello Store

Le ondate di licenziament di Epic Games non riguardano solo gli studi, ma anche i vertici con l'allontantamento di uno dei fautori dello Store.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Nelle scorse ore vi abbiamo raccontato l'ennesima ondata di licenziamenti del mondo dei videogiochi, stavolta relativi ad Epic Games che, a quanto pare, riguardano anche i vertici aziendali.

I licenziamenti che hanno fatto più discutere sono quelli relativi a Mediatonic, team di sviluppo di Fall Guys che nonostante il successo (con tanto di gadget su Amazon) è stato ridotto notevolmente in dimensioni.

Nonostante una rettifica nei numeri da parte di Epic, Mediatonic è in ogni caso uno studio ormai ridotto notevolmente in dimensioni stando alle testimonianze degli ex-dipendenti.

Ma, come riporta VGC, in questa ondata di licenziamenti è rientrato anche Sergiy Galyonkin, direttore della strategia editoriale di Epic Games.

Galyonkin è il creatore di Steam Spy, un sito Web lanciato nel 2015 che raccoglie automaticamente i dati dai profili utente di Steam prima di analizzarli e generare statistiche come vendite approssimative di giochi e tempo di gioco medio per gioco.

È entrato in Epic nel febbraio 2016 come responsabile della pubblicazione per l'Europa dell'Est, e la sua esperienza è stata fondamentale per aiutare a creare Epic Games Store, lanciato a dicembre 2018 come concorrente di Steam.

Non è chiaro se la sua partenza sia direttamente correlata ai tagli di posti di lavoro citati, ma il tempismo non è certamente casuale considerato che la notizia dei licenziamenti è arrivata giusto qualche giorno fa.

Nell'annunciare il suo addio ad Epic, Galyonkin ha dichiarato che "non era adatto" alla direzione che l'azienda vuole prendere nel prossimo futuro.

Ringraziando tutta l'azienda, con Tim Sweeney su tutti, per i suoi otto anni di lavoro, Galyonkin ha dichiarato:

«Abbiamo lanciato Fortnite, che in seguito è diventato uno di quei fenomeni culturali auto-rinforzanti di cui avevo scritto solo un anno prima. Abbiamo dimostrato che il free-to-play senza pay-to-win può funzionare su vasta scala. [...] Ora, Epic Games è sulla buona strada per trasformarsi da sviluppatore di giochi, creatore di motori ed editore in una piattaforma: Epic 5.0. Non sono adatto a questa nuova versione di Epic; richiede persone di tipo diverso. Ho intenzione di rimanere nel settore dei giochi. Spero anche di essere più esplicito ora che non devo preoccuparmi che il dipartimento PR bussi nei miei messaggi privati.»

Oltre all'evidente frase finale che sembra il proverbiale sassolino tolto dalla scarpa, forse il modello Fortnite non funziona così tanto.

Le mancate entrate dalle microtransazioni del battle royale sono infatti tra i motivi che hanno portato Epic ad avviare il licenziamento del 16% della forza lavoro. Tanto che, da fine ottobre, tutti i prezzi di Fortnite aumenteranno.