Chi sperava che l'arrivo di una nuova console ponesse definitivamente fine al fastidioso Joy-Con Drift resterà inevitabilmente deluso: dobbiamo purtroppo confermarvi che questa problematica prima o poi salterà fuori anche su Switch 2.
È già stato confermato che i Joy-Con 2 (di cui trovate coppie aggiuntive su Amazon) utilizzano lo stesso identico componente presente nei controller della prima console, ereditandone di fatto sia i pregi che i difetti.
Per chi non avesse familiarità, vi ricordo che il Joy-Con Drift si verificava quando l'analogico finiva per registrare input inesistenti, rendendo dunque decisamente più frustranti le partite e l'utilizzo, soprattutto in giochi dove viene richiesta particolare precisione nei comandi.
Se per la prima console abbiamo visto spesso controversie arrivate perfino in tribunale, anche se nessuno è mai riuscito a dimostrarne concretamente l'esistenza nei processi, oggi Nintendo sembra non voler più provare a nascondere il problema.
Secondo quanto riportato infatti da Dexerto, la casa di Kyoto ha già iniziato a prevedere un programma per riparare gratuitamente i Joy-Con 2, in previsione di eventuali Drift che potrebbero verificarsi sui nuovi controller.
La scelta di Nintendo per gli analogici dei nuovi Joy-Con aveva fatto discutere fin da subito, soprattutto perché esistono già controller economiche utilizzano la tecnologia Hall Effect, studiata proprio per impedire che possa verificarsi tale problematica.
In realtà, la grande N potrebbe aver deciso di non adottare questa strategia a causa degli agganci magnetici dei controller: gli stick Hall Effect sfruttano infatti i magneti, che potrebbero finire per causare interferenze.
Di conseguenza, il problema dei Drift potrebbe non essere mai definitivamente risolto su Switch 2, a meno di non utilizzare controller alternativi che non si vadano mai ad agganciare alla console.
In ogni caso, il fatto che Nintendo si stia già preparando a offrire riparazioni gratuite è sicuramente un passo in avanti rispetto alla gestione della prima console, quando abbiamo dovuto aspettare solo il 2023 per averne diritto.