Ma, alla fine, gli spin-off di The Witcher su Netflix li ha guardati qualcuno?

Dopo il successo della prima stagione di The Witcher, Netflix ha premuto l'acceleratore sugli spin-off della saga: è stata una buona idea?

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Ricorderete tutti il momento in cui, con il debutto della prima stagione di The Witcher e il clamore che questa generò, Netflix comprese di avere per le mani un franchise dal potenziale immenso.

Così, alla prima stagione basata soprattutto sui volumi Il Guardiano degli InnocentiLa Spada del Destino (qui la nostra guida per leggerli nell'ordine giusto, mentre trovate i libri su Amazon), di Andrzej Sapkowski, la celebre casa produttrice ne fece seguire una seconda – che attirò molte più polemiche, poiché si discostò dai proclami iniziali che volevano la produzione Netflix essere più o meno vicina alla narrazione dei racconti e dei romanzi dell'autore polacco, rispetto a quanto fatto invece nei videogiochi di CD Projekt.

Da pochi giorni, gli spettatori stanno guardando la prima ondata di episodi della terza stagione di The Witcher, che a sua volta non sta facendo mancare le discussioni.

A intervallare la saga principale, però, ci sono stati anche diversi spin-off: ricorderete, ad esempio, la serie-spalla The Witcher: Blood Origin – che non ci colpì per niente in positivo, nella recensione. E ricorderete probabilmente anche il film animato The Witcher: Nightmare of the Wolf, che voleva scavare nelle origini di Vesemir, mentore di Geralt di Rivia.

Ma realizzare questi spin-off è stata effettivamente una buona idea? Che accoglienza hanno avuto, sulla piattaforma Netflix? Secondo quanto ci segnala Just Watch, non caldissima. Il portale, noto per essere una guida ai servizi in streaming, ha infatti messo insieme i dati che arrivano da 139 Paesi, rilevando che il brand The Witcher su Netflix è noto, nell'89,9% dei casi, per la serie principale con protagonista Henry Cavill.

Gli spin-off hanno avuto un'attenzione davvero minima: la popolarità di The Witcher: Blood Origin si è fermata addirittura a solo il 3,9% del totale, mentre The Witcher: Nightmare of the Wolf ha contribuito al 6,2% delle attenzioni intorno a The Witcher scatenate dal pubblico di Netflix.

«La serie principale The Witcher» spiega così JustWatch, «ha superato la popolarità della mini-serie e del film animato, sommati, di ben otto volte».

Rimane da vedere come andrà invece in futuro: sappiamo che questa sarà l'ultima stagione con protagonista Henry Cavill, dato che l'attore britannico – noto per essere un grandissimo fan della saga – ha deciso di lasciare il ruolo dello strigo. A vestire i panni di Geralt dalla stagione 4 sarà invece Liam Hemsworth, mentre dovremmo rivedere Anya Chalotra come Yennefer e Freya Allan come Ciri.

Tutte le citate produzioni televisive a tema The Witcher sono disponibili su Netflix, anche in Italia. Per approfondimenti sul catalogo del servizio on demand, visitate il nostro sito gemello Cultura Pop.