A quanto pare i licenziamenti Xbox non sono finiti

Xbox avrebbe offerto “accordi di licenziamento volontario” a diversi dipendenti di ZeniMax Media, con a capo sempre Bethesda.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Le cattive notizie per Xbox a quanto pare non sono finite: Bloomberg riporta che, dopo le quattro chiusure di studi di cui si è parlato martedì scorso, sembra che ci siano piani per ulteriori tagli di posti di lavoro in un futuro non troppo lontano.

Come descritto dall'agenzia, Xbox avrebbe offerto “accordi di licenziamento volontario” a diversi dipendenti di ZeniMax Media (Bethesda), mentre ad altri membri del Team Xbox è stato comunicato che sono in arrivo ulteriori tagli.

«L'improvvisa chiusura di diversi studi di videogiochi della divisione Xbox di Microsoft Corp. è il risultato di un'ampia iniziativa di riduzione dei costi che non è ancora terminata».

Secondo Jason Schreier, i dipendenti dell'organizzazione Xbox hanno saputo che sono in arrivo altri tagli. Al momento non è chiaro quali divisioni saranno colpite, né se si prevede la chiusura di altri studi.

Schreier ha riferito che, in un incontro interno il capo di ZeniMax Media Jill Braff ha dichiarato che l'obiettivo è quello di concentrare Bethesda su un minor numero di progetti più grandi, in quanto è difficile sostenere nove studi in tutto il mondo con un team centrale snello e con una lista sempre più grande di cose da fare. 

Arkane Austin e Tango Gameworks potrebbero essersi trovati semplicemente nel posto sbagliato al momento sbagliato, in quanto avevano appena consegnato dei giochi e non avevano ancora iniziato a lavorare al progetto successivo, mentre Microsoft cercava di consolidare la propria posizione.

È interessante notare che Schreier parla anche di Xbox Game Pass (che trovate su Amazon), che negli ultimi anni ha ristagnato, con una spesa per i servizi di abbonamento ai giochi cresciuta solo dell'1% nell'ultimo anno.

Il giornalista lascia intendere che questo potrebbe essere il motivo dei licenziamenti di Xbox.

Quando Game Pass era al centro dell'attenzione, Microsoft aveva bisogno di un flusso costante di esclusive per alimentarlo. Se il Game Pass non è più l'obiettivo principale, forse ha più senso concentrarsi su AAA più grandi, in modo da poter competere con concorrenti come Sony.

Inutile dire che questo potenzialmente non è di buon auspicio per sviluppatori come Double Fine, Compulsion Games e Ninja Theory, che sono stati acquistati in gran parte per fornire titoli più piccoli e adatti al Game Pass.

Vi terremo aggiornati nel caso vi fossero novità ufficiali al riguardo (che ci auguriamo comunque di non leggere).

La notizia delle chiusure di martedì è trapelata in origine tramite una mail interna del responsabile di Xbox Game Studios Matt Booty, prima di essere confermata sui canali di alcuni degli studi.

Inutile dire come anche i fan Xbox non abbiano preso bene la cosa, con un'ovvia frustrazione sfogata sui social di tutto il mondo

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