La Cina limita i videogiochi, ma qualcuno ha già trovato una soluzione

Tutto il mondo è paese.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

La Cina ha un rapporto molto controverso con i videogiochi, per usare un eufemismo, e proprio in questi giorni ce ne stiamo accorgendo con le ultime notizie.

Da un lato ci sono aziende come Tencent Games, dei veri e propri colossi che sono partecipate in aziende come Riot Games e franchise importanti come League of Legends.

Dall'altro c'è il governo cinese, che ha un rapporto molto tumultuoso con questo medium e ciò che lo circonda, arrivando a creare delle misure a dir poco controverse.

Lo stesso popolo che invece stravede per prodotti come Genshin Impact, i cui sviluppatori hanno di recente ringraziato i fan per il supporto con un regalo imponente.

Proprio qualche giorno fa vi avevamo raccontato delle stringenti misure riguardanti i videogiocatori cinesi, le quali hanno fatto il giro del mondo.

Ora i videogiocatori minorenni potranno giocare per un’ora, dalle 20.00 alle 21.00, solo al venerdì, sabato, domenica e nei festivi, mentre non avranno accesso ai videogiochi online durante la settimana. Come era facilmente prevedibile, qualcuno ha subito trovato un escamotage per aggirare queste restrizioni, come riporta Kotaku.

Proprio Tencent, che ha quote in League of Legends ma non solo, si è ritrovata a dover rincorrere, e denunciare, oltre venti siti di e-commerce e piattaforme di scambio account. Queste, infatti, tramite il noleggio di account destinati ad adulti riuscivano a fornire degli strumenti per aggirare le restrizioni del governo cinese.

Se le restrizioni prevedono infatti che i minori debbano accedere con il proprio nome reale, all'interno di un apposito client, prima di iniziare le loro ore di gioco, queste non valgono per gli account registrati dai maggiorenni.

Tencent si è ritrovata quindi in estrema difficoltà, vedendo che il proprio Honor of Kings (un giocatissimo moba popolare in Cina) era al centro di questo scambio che l'avrebbe messa nei guai con le istituzioni. Gli account venivano noleggiati a cinque dollari per due ore di utilizzo, così che qualunque minorenne potesse approfittarne per giocare al di fuori degli orari consentiti.

Ovviamente il noleggio di account sta continuando, e sicuramente verranno fuori altri modi per aggirare le misure del governo cinese. Il tutto per colpa di quegli stessi adulti che, secondo il Telegraph, non dovrebbero neanche giocare ai videogiochi.

A proposito di prodotti cinesi, Genshin Impact di recente riceverà un corposo aggiornamento che porta tante novità, avete recuperato la nostra notizia?

E chissà che succederà quando in Occidente arriverà Black Myth Wu Kong, gioco che ha fatto molto parlare di sé e che sembra davvero un ottimo esponente della next-gen.

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